Oggi si parte con la settima giornata di campionato che, al di là del tanto atteso derby d’Italia di domenica sera, offre match particolarmente interessanti, che potrebbero decidere il futuro di alcuni allenatori di Serie A.

Spal-Parma: duello salvezza a Ferrara

Si parte con la Spal, in netta difficoltà in questo inizio di stagione, che ospita un Parma finora senza “mezze misure”, capace di ottenere tre vittorie e tre sconfitte in queste prime sei gare di campionato. Alle ore 15 la squadra di Semplici dovrà dunque vedersela con Gervinho e compagni, galvanizzati dalla vittoria all’ultimo respiro ottenuta al Tardini contro il Torino. I ferraresi, invece, arrivano da una sconfitta per due reti a zero all’Allianz Stadium, contro una Juventus che, al netto delle occasioni create, avrebbe potuto chiudere la partita con un punteggio più largo. Solo un super Berisha, infatti, ha evitato una clamorosa debacle e ha concesso ai suoi compagni di andar via da Torino con un risultato più che dignitoso. La squadra di Semplici, però, ha estrema necessita di uscire dallo Stadio Mazza con un successo, in virtù di una classifica che, al momento, non lascia spazio a interpretazioni: la Spal, che fin qui ha ottenuto tre soli punti (contro la Lazio) si trova infatti all’ultimo posto in classifica (insieme alla Sampdoria), con un totale di tredici reti subite e solo cinque realizzate.

Secondo le ultime indiscrezioni di formazione, i padroni di casa dovrebbero partire con Sala titolare a centrocampo, mentre sono ancora da valutare le condizioni di Kurtic e Valoti. In casa Parma, invece, si rivede Darmian dopo l’infortunio. Due possibili novità negli ospiti rispetto all’ultimo match: Kucka a centrocampo e Inglese al centro dell’attacco. Le due squadre dovrebbero dunque partire con i seguenti assetti iniziali:

Spal (3-5-2): Berisha; Tomovic, Vicari, Cionek; Sala, Murgia, Valdifiori, Missiroli, Reca; Floccari, Petagna. Allenatore: Semplici.

Parma (4-3-3): Sepe; Darmian, Iacoponi, Bruno Alves, Pezzella; Kucka, Hernani, Barillà; Kulusevski, Inglese, Gervinho. Allenatore: D’Aversa.

Verona-Sampdoria per allontanarsi dalla zona calda

Alle ore 18, al Bentegodi, altro match delicatissimo (soprattutto per gli ospiti) tra Hellas Verona e Sampdoria. Partiamo dai padroni di casa, che con una vittoria, tre pareggi e due sconfitte arrivano alla partita con i blucerchiati con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per giocarsi fino alla fine la permanenza in Serie A. Sei punti arrivati grazie a una difesa fin qui molto solida, che ha subito solo cinque reti (come la Juventus, tanto per intenderci). L’attacco, però, resta il punto debole della squadra di Juric: le quattro misere marcature messe a segno, infatti, collocano i veronesi al secondo posto nella speciale classifica dei “peggiori” reparti offensivi (dietro all’Udinese e alla pari con il Milan e la Sampdoria). Proprio per la Sampdoria, questa partita, avrà un sapore speciale, e in particolare per il suo nuovo tecnico, Eusebio Di Francesco. Dopo l’esonero dalla Roma nel corso della passata stagione, la sua posizione è nuovamente in bilico. La squadra ligure, infatti, si trova sul fondo della classifica e una sconfitta in quel di Verona potrebbe “far saltare” la sua panchina. Sono i numeri stessi a giustificare l’ultimo posto in classifica dei blucerchiati: tre soli punti, peggior difesa del campionato (con quattordici reti subite) e un attacco sterile (quattro reti realizzate). Il gioco, inoltre, latita e Quagliarella sembra aver perso lo smalto delle passate annate. Per quanto riguarda il match di oggi, Juric dovrebbe riconfermare la squadra che è scesa in campo contro il Cagliari, con un solo probabile cambio: Kumbulla al posto di Gunter. Di Francesco, invece, dovrebbe affidarsi al 3-5-2, con Jankto che torna titolare e Caprari in panchina. Gabbiadini è recuperato, ma non partirà tra i titolari. Questi, dunque, gli undici che dovrebbero scendere in campo dall’inizio:

Verona (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Gunter, Dawidowicz; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Zaccagni, Verre; Stepinski. Allenatore: Juric.

Sampdoria (3-5-2): Audero; Bereszynski, Colley, Murillo; De Paoli, Vieira, Ekdal, Jankto, Murru; Rigoni, Quagliarella. Allenatore: Di Francesco.

Genoa-Milan: ultima chiamata per Giampaolo

Arriviamo ora al match clou di questo sabato di campionato. Alle ore 20.45, allo Stadio Luigi Ferraris, va in scena Genoa-Milan. Una sfida nella sfida: già, perché entrambi gli allenatori rischiano di dover lasciare anzitempo la loro panchina in caso di mancato successo. Se Andreazzoli piange, Giampaolo non ride. I genoani, infatti, con cinque punti in classifica, si trovano a una sola lunghezza di distanza dai rossoneri, in virtù di un inizio di campionato drammatico, sportivamente parlando. I padroni di casa, capaci di ottenere quattro punti nelle prime due giornate (pareggio esterno contro la Roma e vittoria casalinga con la Fiorentina), hanno poi collezionato solo sconfitte, se si esclude il pareggio a reti bianche dello scorso 25 settembre contro il Bologna. Il netto 4-0 patito contro la Lazio nell’ultima giornata di campionato, però, ha alterato la dirigenza genoana, che potrebbe non tollerare un altro scivolone di quel genere. In casa Milan, invece, regna la tensione. Giampaolo, mai davvero entrato nel cuore della tifoseria rossonera, sa di essere appeso a un filo. Le tre sconfitte consecutive (contro Inter, Torino e Fiorentina) hanno messo in mostra un Milan con poche idee e senza quel carattere che, viceversa, aveva caratterizzato la squadra di Gennaro Gattuso nella passata stagione. Le sole quattro reti realizzate (di cui due su rigore), inoltre, evidenziano una pressoché totale mancanza di pericolosità dei ragazzi di Giampaolo: questo, forse, è al momento l’aspetto che preoccupa di più la dirigenza rossonera che, al termine del match di Genova, avrà le idee più chiare sul futuro dell’ex tecnico della Sampdoria. Nel frattempo, Andreazzoli può (solo in parte) sorridere: Zapata e Schone sono pienamente recuperati e dovrebbero partire dal primo minuto. In attacco ballottaggio Pinamonti-Sanabria per affiancare Kouamé. Pochi dubbi davanti per Giampaolo: giocherà Piatek, che ritrova così il suo passato. In difesa dovrebbe toccare a Duarte, che sostituirà lo squalificato Musacchio, mentre Biglia dovrebbe prendere il posto di Bennacer in cabina di regia. Questi i probabili undici iniziali:

Genoa (3-5-2):  Radu; Romero, Zapata, Criscito; Ghiglione, Schone, Radovanovic, Lerager, Pajac; Kouamé, Pinamonti. Allenatore: Andreazzoli.

Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Duarte, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie, Biglia, Calhanoglu; Suso, Piatek, Leao. Allenatore: Giampaolo.