Domenica alle 15:00 sul centrale di Wimbledon si affronteranno per la finalissima Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, rispettivamente numero 2 e 1 del ranking mondiale. Niente da fare, dunque, per Jannik Sinner e Daniil Medvedev, che hanno provato a limitare i danni contro avversari letteralmente ingiocabili nelle semifinali di ieri. È durata 2 ore e 47 minuti la partita tra il serbo e l’altoatesino, che nei primi due set si è trovato di fronte un Nole ai limiti della perfezione, mentre nel terzo parziale se l’è giocata maggiormente, commettendo però errori imperdonabili al tie break sul 4-1. Finisce 6-3, 6-4, 7-6 (7-4) per Djokovic, che ora va a caccia dell’ottavo successo a Wimbledon, che gli consentirebbe di eguagliare il record di Roger Federer. Applausi per Sinner all’uscita dal campo, ma anche il serbo ha avuto parole al miele per l’altoatesino: “Le semifinali sono sempre partite incerte, combattute. Il punteggio non racconta la realtà di quello che è successo sul campo. È stato un match super combattuto, il terzo set l’avrebbe potuto vincere lui, ma ha sbagliato qualcosa e mi ha concesso di arrivare al tie-break. C’è stata molta pressione: io sono partito bene all’inizio, ma lui ha dimostrato perché è uno dei leader della nuova generazione – sottolinea Djokovic – La mia generazione? È bello farne parte, i 36 anni sono i nuovi 26. Se sto giocando il mio miglior tennis? Mi piacerebbe crederlo, il nostro è uno sport individuale, devi metterti quindi nelle migliori condizioni mentali e fisiche. Cerco di non guardare l’età come una cosa che mi disturba. Io ho tanta motivazione, gioco uno sport che amo e che mi ha dato tanto. Provo gratitudine e voglio ricambiare il favore a questo sport giocando più che posso”. Questa la replica di Sinner: “Sono state due settimane positive, ho giocato ogni partita come se fosse una finale – le parole riportate da Sky – Mi sono sentito meglio rispetto allo scorso anno, dal punto di vista fisico e tecnico. Ora mi sento più vicino ai migliori al mondo”.

Nell’altra semifinale, invece, Carlos Alcaraz ha letteralmente bombardato Daniil Medvedev, che è uscito dal campo sconfitto in tre set con il punteggio di 6-3, 6-3, 6-3 in 1 ora e 50 minuti di gioco. Si tratta della prima finale a Wimbledon per il 20enne spagnolo, che dimostra di essere cresciuto tantissimo anche sull’erba. La finale, di domenica sarà dunque uno scontro tra due generazioni, con il vecchio leone che non ha alcuna intenzione di cedere lo scettro nonostante i 36 anni, mentre il 20enne iberico vuole confermarsi numero uno del ranking ATP.

Quello tra Djokovic e Alcaraz sarà il terzo incrocio con i precedenti al momento in parità: vittoria per lo spagnolo nel 2022 a Madrid (2-1), successo per Nole in semifinale al Roland Garros di quest’anno per 3-1.

Il percorso dei due finalisti di Wimbledon nel tabellone ufficiale

Wimbledon 2023: la finale femminile è Vondrousova-Jabeur

Si giocherà oggi, sabato 15 luglio 2023, la finale femminile del torneo di Wimbledon 2023. La prima tennista a raggiungere l’ultimo atto dei Championships, è Marketa Vondrousova, che è entrata nel tabellone come numero 42 del ranking WTA ed è indubbiamente la sorpresa assoluta. Battuta l’ucraina Elina Svitolina, che aveva ottenuto una wild card dopo un anno di stop per via della maternità. La contesa si conclude con un doppio 6-3 in un’ora e 15 minuti di gioco, con la Vondrusova che ottiene il terzo successo di fila contro Svitolina, che invece aveva superato la ceca nei tre precedenti incroci.

Dall’altra parte della rete alle 15:00 ci sarà la tunisina Ons Jabeur, numero 6 del ranking WTA che a sua volta ha dovuto faticare non poco per superare in rimonta Aryna Sabalenka (numero 2 al mondo) in tre set: 6-7, 6-4, 6-3. Si tratta del secondo successo per Jabeur contro la Sabalenka, che aveva vinto i tre precedenti più recenti. Sono in tutto 5 gli scontri passati tra Vondrousova e Jabeur, con il bilancio che attualmente premia la prima per 3-2, con entrambi gli ultimi precedenti favorevoli alla ceca.

Il cammino delle finaliste nel tabellone femminile