Wimbledon 2021 giunge all’atto finale. Si disputa oggi alle 15:00 la finale femminile che vedrà di fronte la 25enne australiana Ashleigh Barty e la ceca Karolína Plíšková (29 anni). La Barty, attuale numero uno del ranking Wta, è stata la prima a qualificarsi eliminando giovedì la tedesca Angelique Kerber: 6-3, 7-6 (3) nei confronti della numero 28 del mondo e vincitrice dell’edizione 2018 di Wimbledon, per un totale di 90 minuti di gioco. Per l’australiana sarà la prima presenza nella finale del prestigioso torneo britannico, la seconda a livello di Major, dopo la vittoria ottenuta nel 2019 al Roland Garros. Se la dovrà vedere, però, con Karolína Plíšková, attuale numero 13 del ranking Wta, che in semifinale ha avuto la meglio sulla bielorussa Aryna Sabalenka (4) dopo circa due ore di gioco: 5-7 6-4 6-4 il punteggio finale. Per l’ex numero uno del ranking si tratta della seconda finale di un torneo dello Slam dopo gli Us Open del 2016.

Barty-Pliskova: i precedenti

La Pliskova e la Barty si affronteranno oggi alle ore 15:00 (diretta TV in Italia su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e Sky Wimbledon) per l’ottava volta in carriera nel circuito WTA. Nei 7 precedenti si contano 5 vittorie per l’australiana, che parte anche per questo con i favori del pronostico, mentre per due volte è uscita dal campo vincitrice la tennista ceca, l’ultima agli ottavi di finale degli Us Open nel 2018.

Wimbledon: Berrettini primo italiano in finale

Matteo Berrettini è nella storia del tennis italiano: è la prima volta, infatti, che un azzurro raggiunge la finale di Wimbledon. In semifinale battuto Hubert Hurkacz in quattro set: 6-3, 6-0, 6-7, 6-4. Nel primo Berrettini – che sale all’8° posto del ranking ATP – strappa due break e conclude abbastanza agevolmente. Il secondo parziale non ha storia con Hurkacz costretto a subire i colpi del 25enne romano, che chiude 6-0. Nel terzo set il polacco si ridesta momentaneamente e strappa il parziale al tie break, ma nel quarto set Berrettini apre subito con un break e chiude i conti.

È stata la partita perfetta per il tennista capitolino, che ha chiuso con un bottino di 60 vincenti contro 18 errori non forzati. Nessun turno di servizio perso, 2 sole palle break concesse a Hurkacz, 86% di punti vinti con la prima e la differenza totale di 126 contro 97 punti. Nessuno prima di lui, dicevamo, aveva mai conquistato una finale di Wimbledon, mentre nell’Era Open, solo Adriano Panatta era riuscito a raggiungere l’ultimo atto e poi a vincere il Roland Garros (1976). Il 25enne capitolino è dunque il secondo azzurro a giocarsi una finale Major, il quarto in assoluto dopo Giorgio De Stefani, Nicola Pietrangeli e appunto Panatta. Quella di domani sarà anche la settima finale slam con un italiano a livello maschile, con il bilancio che è al momento di 3 vittorie e 3 sconfitte. Considerando anche il circuito femminile, l’Italia ritrova la finale di un Major dopo lo US Open 2015 tutto azzurro vinto da Flavia Pennetta contro Roberta Vinci.

Djokovic-Berrettini: i precedenti

Domenica (diretta su Sky alle ore 15:00), a poche ore dalla finale degli Europei 2020 che vedrà impegnata l’Italia contro l’Inghilterra a pochi chilometri di distanza, Berrettini si giocherà quindi la finale di Wimbledon contro Novak Djokovic, numero uno del ranking, che ha superato nell’altra semifinale Denis Shapovalov con il punteggio di 7-6 (3), 7-5, 7-5. È stato un match molto combattuto, con il serbo che ha vinto il primo set al tie break approfittando di un calo del tennista canadese. Nel secondo set entrambi tengono i rispettivi servizi, con Shapovalov che si lascia sfuggire qualcosa come cinque chance per strapparlo al più titolato avversario e poi capitola con il punteggio di 7-5. Nel terzo set il canadese ha l’occasione per riaprire la partita procurandosi tre palle break nel secondo game ma, quando il gioco si fa duro, il più forte al mondo non ha rivali e comincia a martellare, nonostante la generosità dell’avversario, e con il suo istinto da “killer” chiude anche il terzo set e l’incontro con un 7-5. Contro Berrettini, dunque, Nole andrà a caccia del titolo numero 6 sull’erba di Wimbledon e di un altro mattoncino verso il Grande Slam, impresa che dopo Rod Laver (1969) non è mai più riuscita ad altri. Campione in carica e già vincitore di 5 appuntamenti a Wimbledon, Djokovic parte nettamente favorito rispetto all’azzurro, che ha peraltro incontrato già due volte in carriera.

Djokovic e Berrettini si sono già sfidati, infatti, alle ATP Finals del 2019 e ai quarti di finale del Roland Garros di questa stagione: in entrambi i casi a vincere è stato il tennista serbo.