Saranno Novak Djokovic (2) e Daniil Medvedev (3) a sfidarsi nella finalissima degli US Open 2023. Termina in semifinale la favola del beniamo di casa Ben Shelton, sconfitto dal serbo in 2 ore e 39 minuti di gioco, dopo una grande battaglia nel terzo set: 6-3, 6-2, 7-6 i parziali. Servono quattro set, invece, al russo per eliminare Carlos Alcaraz (1) in 3 ore e 19 minuti: 7-6, 6-1, 3-6, 6-3 il punteggio finale. Domenica andrà in scena quindi il remake della finale del 2021, vinta dal russo in tre set con un triplo 6-4. Djokovic insegue lo Slam numero 24.

Shelton – Djokovic 0-3 (3-6, 2-6, 6-7)

Il primo set è equilibrato solo in avvio, col servizio ad altissime velocità del 20enne Shelton (222km/h) che mette in difficoltà Nole. Il momento decisivo è sul 4-2, quando il serbo ruba il servizio al rivale ed inizia ad approfittare dei suoi errori gratuiti, arrivando a un passo dalla vittoria del set. Shelton prolunga il match con un’ace da 225.3km/h, ma cade sul 6-3. Nel secondo parziale la superiorità tecnica e tattica di Djokovic è ancora evidente, col rivale che sente la tensione nonostante il pubblico sia tutto dalla sua parte: 6-

Si arriva così al terzo e decisivo parziale, dove tutto sembra mettersi in discesa per Nole: Shelton è discontinuo e scivola in svantaggio sul 4-2. Lo statunitense ha però una reazione d’orgoglio e dimostra ancora lucidità negli scambi lunghi. Nasce così l’inattesa rimonta fino al 5-4, che porta Djokovic a servire per restare nel match. Il serbo barcolla, ma rimonta fino al 40-40 e porta lo sfidante ai vantaggi, riuscendo a pareggiare i conti con molta fatica sul 5-5 grazie a un ace. Shelton rischia grosso sul 6-5, ma annulla un match point e riesce a portare il rivale al tie-break. Qui Djokovic vola sul 5-1 e sembra poter chiudere il discorso agevolmente, ma il tennista di Atlanta rientra di prepotenza fino al 5-4 con una serie di errori di Nole. Non c’è spazio però per la favola perchè il serbo si ritrova e vince 7-4. La partita si chiude così sul punteggio di 6-3, 6-2, 7-6 (7-4) per il serbo, che da lunedì tornerà al primo posto del ranking ATP. Shelton si consola con l’ingresso nella top-20 mondiale.

Alcaraz – Medvedev 1-4 (6-7, 1-6, 6-3, 3-6)

Nella seconda semifinale Alcaraz parte meglio mettendosi subito in mostra sfoggiando smorzate e grandi colpi, mentre il russo ci mette qualche minuto a carburare ed è inizialmente impreciso. Non appena si accende, però, Medvedev annulla quattro palle break e trascina il rivale in una battaglia colpo su colpo: si arriva così al tie-break, dove il numero tre del ranking piazza il primo mini-break e vince 7-3. Le ripercussioni negative di questo parziale sono evidenti su Alcaraz, che non ha più la fiducia mostrata in precedenza. Il secondo parziale termina 6-1 con un Medvedev a tratti ingiocabile.

Nel terzo ci si aspetta la reazione dell’ormai ex numero uno al mondo, che puntualmente arriva. Il russo è aggressivo col dritto, ma Alcaraz riesce a scappare sul 3-1 ed inverte i ruoli, dominando gli scambi prolungati. Lo spagnolo chiude così il terzo set sul 6-3. L’ultimo set vede la reazione del russo, che si difende e strappa la battuta al rivale, evitando di farsi riacciuffare sul 3-3. Il numero tre del seeding vola fino al 5-2, e poi chiude il match con un altro 6-3 dopo 3 ore e 19 minuti di gioco. Irreale l’ultimo game, in cui Daniil cancella tre palle del contro-break approfittando di errori madornali di Alcaraz col dritto, ma spreca tre match-point prima di chiudere la sfida (uno con doppio fallo). Saranno dunque Medvedev e Djokovic a giocarsi il titolo a Flushing Meadows.