Sfuma ad un passo dal traguardo quella che sarebbe stata un’impresa storica per il tennis italiano: nel Masters 1000 di Miami Jannik Sinner si arrende in finale, sconfitto in due set 7-6, 6-4 dal polacco Hubert Hurkacz. Un ko che nulla toglie al percorso di assoluto prestigio del giovane azzurro, che è il secondo italiano a raggiungere la finale di un Masters 1000 dopo Fabio Fognini, che nel 2019 vinse a Monte Carlo. La finale vale inoltre all’altoatesino un balzo di 9 posizioni nel ranking ATP, passando dal numero 31 al numero 23 al mondo (ed è entrato nella top8 della Race, la classifica dei risultati annuali che qualifica per i Masters di Torino). L’Open di Miami è stato l’ultimo grande evento sul cemento, ora l’attenzione si sposta sulla terra battuta: nel circuito ATP prendono il via in questa settimana l’Andalucia Open e il Sardegna Open, mentre per quanto concerne il femminile riflettori accesi sul WTA 500 di Charleston e sul WTA 250 di Bogotà.

Masters 1000 Miami: Sinner si arrende in finale

Un percorso di livello assoluto, a cui è mancata la zampata finale. Jannik Sinner ha raggiunto la finale di Miami a 19 anni e 7 mesi, 4° under 20 di sempre a raggiungere l’ultimo atto di questo che è uno dei tornei più prestigiosi del circuito tennistico: prima di Jannik ci erano riusciti i mostri sacri Andre Agassi (che vinse nel 1990), Rafa Nadal (sconfitto da Federer nel 2005) e Nole Djokovic (vincitore nel 2007).

Dopo una semifinale vinta contro Bautista (5-7, 6-4, 6-4), che ha rappresentato il punto più alto nel percorso dell’altoatesino in Florida, per qualità di gioco e tenuta mentale, il sogno si è infranto in finale, quando era diventato certamente lecito sperare nella grande impresa. Sinner ha messo in campo una partita decisamente più opaca di quelle che hanno preceduto la finale, trovando da parte di Hubert Hurkacz (amico di Jannik fuori dal terreno di gioco) un’ottima lettura dei momenti chiave della partita.

Il polacco ha saputo imprimere il cambio di passo nei momenti di maggiore difficoltà dell’italiano, capitalizzando al meglio gli spazi (molti in questo caso) concessi da Sinner, che ha servito per il set perdendo il game a zero sul 6-5. L’azzurro ha subito il colpo sotto il piano mentale, inanellando numerosi errori che sono costati l’allungo fatale da parte Hurkacz, che ha dapprima raggiunto e vinto il tie-break, poi scavato il solco decisivo verso la vittoria finale allungando sul 4-0 nel secondo set sfruttando il peggior momento di Sinner. Jannik ha rialzato la tesa nella seconda parte del set ma, dopo 1 ora e 43 dall’inizio del match, l’Open di Miami è andato al polacco, che sale così al 16° posto nel ranking ATP.

Andalucia Open Marbella

Il torneo spagnolo prende il via con l’ufficialità del forfait da parte di Alexander Zverev, causa infortunio. La wild card precedentemente assegnata al tedesco viene quindi dirottata sul tennista di casa Carlos Alcaraz (uno degli 8 atleti spagnoli in tabellone, tra cui Pablo Carreno Busta, 15° nel ranking ATP e testa di serie numero 1). Entrerà in gioco dal secondo turno il nostro Fabio Fognini, testa di serie numero 2: per l’azzurro, reduce dalla delusione di Miami dove si è arreso a Korda, quella di Marbella sarà una tappa fondamentale per preparare il torneo di Monte Carlo, dove da campione in carica sarà chiamato a difendere il titolo vinto nel 2019 (nel 2020 il torneo non è stato disputato causa pandemia).

Bye anche per le teste di serie numero 3 e 4 Casper Ruud e Albert Ramos-Vinolas. Per lo spagnolo ci sarà uno tra Lucas Pouille e Ricardas Berankis, mentre il norvegese se la vedrà con il vincente tra Mikhail Kukushkin (102 al mondo) e il nostro Gianluca Mager, reduce dalla vittoria nel Challenger 80 proprio a Marbella. Il tennista ligure ha battuto in 3 set (2-6, 6-3, 6-2) il padrone di casa Jaume Munar regalando ai colori azzurri un nuovo record: per la prima volta l’Italia può vantare 10 giocatori nella top 100 del ranking mondiale (Berettini, Fognini, Sinner, Sonego, Travaglia, Caruso, Musetti, Mager, Cecchinato, Seppi).

Sardegna Open a Cagliari

Saranno ben 7 gli italiani in tabellone nel Sardegna Open che si disputerà al Tennis Club di Cagliari: Lorenzo Sonego col suo n.34 ATP è la testa di serie numero 3 del torneo (davanti a lui il britannico Daniel Evans, n.29 ATP, e lo statunitense Taylor Fritz, n.32 ATP) e partirà dal secondo turno, dove affronterà il vincitore della sfida tra Stefano Travaglia, n.70 del ranking, e il francese Gilles Simon, n.69.

Derby tricolore quello tra Marco Cecchinato (n.93 ATP) e Thomas Fabbiano (n.178): i due si sono incontrati 3 volte in carriera, e Fabbiano conduce per 2-1. Lorenzo Musetti fresco di best ranking con il suo n.90 maturato dopo la semifinale nel 500 di Acapulco, si troverà contro l’austriaco Dennis Novak. Per Federico Gaio, in tabellone grazie ad una wild card, c’è il serbo Laslo Djere, mentre Giulio Zeppieri (anche lui wild card) debutterà contro lo sloveno Aljaz Bedene.

WTA 500 di Charleston

Archiviata la stagione sul cemento, che ha visto nel Miami Open il suo ultimo appuntamento, parte la stagione sulla terra anche per le donne: nella verde del WTA 500 Volvo Car Open di Charleston, al via da oggi lunedì 5 aprile, guida il tabellone l’attuale numero 1 del mondo Ashleight Barty, fresca vincitrice a Miami (superata in finale la Andreescu, ritiratasi sul 4-0 nel secondo set dopo il 6-3 per l’australiana nel primo). Come Barty entrano in gioco al secondo turno anche le altre 7 teste di serie: Kenin, Kvitova, Bertens, Bencic, Muguruza, Mertens e Keys (campionessa in carica).

Due le italiane in gara, entrambe nella parte bassa del tabellone: Camila Giorgi, numero 86 del ranking, affronterà la 19enne Hailey Baptiste, statunitense numero 236 WTA (che partecipa al torneo grazie ad una wild card); Martina Trevisan (n.92) sarà contrapposta alla tunisina Ons Jabeur, 12ª testa di serie del torneo grazie al 30° posto nel ranking. Entrambe le sfide saranno inedite. Qualora riuscissero a vincere (proibitiva l’impresa per Martina Trevisan) le due giocatrici italiane si incontrerebbero nel turno successivo.

WTA 250 di Bogotà

Il WTA 250 di Bogotà, giunto alla propria 23ª edizione, risente della contemporaneità con il WTA 500 di Charleston, che ha attirato le tenniste nella parte alta del ranking: testa di serie numero 1 del tabellone, in Colombia, sarà quindi la cinese Saisai Zheng, numero 53 del mondo. Anche in questo caso sono due le italiane in tabellone, Sara Errani e Jasmine Paolini: accoppiamento sfortunato per la Errani, che nel primo turno si troverà contrapposta alla testa di serie numero 2, Sara Sorribes Tormo. Nonostante la Errani sia forte di una tradizione vincente nei precedenti – ha infatti vinto tutti i 3 match disputati contro la spagnola – dovrà guardarsi da un’avversaria che ha dato dimostrazione di essere in gran forma, con la vittoria del WTA 250 di Guadalajara e i quarti di finale nel WTA 1000 di Miami. Jasmine Paolini (n.101 WTA, testa di serie numero 6 del torneo) inizierà la propria avventura contro Kristie Ahn, 28enne statunitense, numero 121 del ranking. Le due tenniste non si sono mai affrontate in carriera.