La Coppa Davis 2019, nella nuova ed assai discussa formula, entra nel vivo. Ieri sera si è giocato il primo quarto di finale tra Australia e Canada, vinto da quest’ultimo per 2-1 grazie ai successi di Vasek Pospisil su John Millman (7-6; 6-4) e a quello nel doppio della coppia Shapovalov/Pospisil contro Peers/Thompson (6-4; 6-4). In semifinale i canadesi se la vedranno contro una tra Serbia e Russia, la cui sfida inizierà questa mattina alle ore 10:30. Nel pomeriggio, invece, si giocheranno gli altri due quarti di finale: Gran Bretagna-Germania e Argentina-Spagna.

Il restyling della massima competizione mondiale a squadre del tennis maschile ha turbato gli appassionati e gli addetti ai lavori. Anche se si è deciso di far disputare i match al meglio dei 3 set anziché dei classici 5, il programma troppo ricco ha costretto alcune squadre a fare gli straordinari a causa dei vari slittamenti. Per fare un esempio basta citare la sfida tra Italia e Stati Uniti – che ha sancito l’eliminazione degli azzurri – finita alle ore 4:18 del mattino. 

Comprimere questo torneo in una sola settimana si è rivelato decisamente folle. Ovviamente l’Italia non è stata eliminata a causa di una sfida giocata nella notte, visto che la stessa condizione assurda l’hanno dovuta subire anche gli statunitensi. Allo stesso tempo, però, si può affermare che giocare in piena notte, in un giorno feriale, è una cosa priva di senso sia per i tennisti che per gli appassionati di questo sport.

Sarebbe stato più razionale spalmare questo torneo su 10 giorni o anche su due settimane per consentire alle 18 squadre e al pubblico di godersi realmente l’atmosfera e la magia di questa competizione. Una sintesi perfetta dell’attuale stato di salute della Coppa Davis l’ha offerta il capitano azzurro Corrado Barazzutti: “Ho le lacrime agli occhi nel vedere come hanno massacrato una competizione che necessitava solo di qualche correzione! Di bello ha solo il nome”.

Anche interpreti autorevoli di questo sport come Novak Djokovic e Rafa Nadal hanno espresso giudizi molto critici, invitando tutti al buon senso in vista del futuro. Entrambi i campioni hanno inoltre invitato l’ATP e l’ITF a sedersi intorno ad un tavolo per ragionare seriamente sul futuro delle competizioni a squadre.

A gennaio 2020, tra poco più di un mese, farà infatti il suo esordio l’Atp Cup, che altro non è che la risposta dell’Association of Tennis Professionals all’International Tennis Federation. L’Atp ha infatti organizzato il suo torneo internazionale a squadre, che si svolgerà in Australia subito prima degli Australian Open. A partecipare saranno 24 squadre nazionali – Italia compresa – e il torneo si svolgerà per la durata di 10 giorni in 3 città australiane. Sarà una sorta di doppione della Coppa Davis.

Molti dei big risponderanno presente anche a questo appuntamento, pur riconoscendo alla Coppa Davis un prestigio e un fascino maggiore. Arrivare ad un punto d’incontro tra ATP e ITF è oggettivamente fondamentale per cercare di garantire la presenza di un unico ed autorevole torneo a squadre nel già affollatissimo calendario tennistico internazionale.

Sperando che i “capi” del tennis riescano a trovare un punto d’incontro accogliendo questi appelli unanimi, passiamo ore ad analizzare i quarti di finale della Coppa Davis.

Serbia-Russia

La Serbia è approdata ai quarti arrivando prima nel Gruppo A davanti a Francia e Giappone. I balcanici, capitanati da Nenad Zimonjić, hanno vinto nettamente il confronto con i nipponici imponendosi per 3-0: Filip Krajinović su Yūichi Sugita (6-2; 6-4); Novak Djokovic su Yoshihito Nishioka (6-1; 6-2); Tipsarević/Troicki su McLachlan/Uchiyama (7-6; 7-6). 

Nella seconda partita i serbi hanno invece battuto 2-1 la Francia grazie ai successi in singolare di Filip Krajinović e Novak Djokovic, rispettivamente contro Jo-Wilfried Tsonga (7-5; 7-6) e Benoît Paire (6-3; 6-3). Nel match di doppio, invece, i freschi vincitori delle Atp Finals, Herbert e Mahut, hanno battuto 2-0 (6-4; 6-4) il duo Tipsarević-Troicki.

La Russia, invece, non ha superato il turno come prima del girone ma come una delle migliori seconde classificate. Nel match d’esordio contro la Croazia, Andrey Rublev e Karen Khachanov hanno battuto rispettivamente Borna Gojo (6-3; 6-3) e Borna Ćorić (6-7; 6-4; 6-4). Sempre Rublev e Khachanov hanno disputato anche il match di doppio battendo 2-0 (7-6; 6-4) Ivan Dodig e Nikola Mektić. 

Nella sfida contro la Spagna, Rublev ha battuto Roberto Bautista Agut (3-6; 6-3; 7-6) e poi Rafa Nadal ha pareggiato i conti vincendo contro Khachanov (6-3; 7-6). Ad assegnare la vittoria alla Spagna è stata la coppia Granollers-López che ha vinto 2-0 (6-4; 7-6) contro Khachanov e Rublev.

Per il passaggio del turno è favorita la Serbia, seppur di poco. Anche se Khachanov e Rublev stanno lottando con onore, è troppo pesante l’assenza di un pezzo da novanta come Daniil Medvedev, che avrebbe senz’altro potuto fare la differenza nei match del singolare.

Chi vincerà questa sfida affronterà il Canada in semifinale.

Gran Bretagna-Germania

Tra le migliori 8 squadre al mondo è riuscita a rientrare anche la Gran Bretagna, che ha chiuso al primo posto il Gruppo E davanti a Kazakistan e Olanda. I britannici hanno battuto 2-1 entrambe le avversarie presenti nel loro girone. Andy Murray ha affrontato e battuto Tallon Griekspoor (7-6; 4-6; 7-5), mentre Daniel Evans ha perso contro Robin Haase (6-3; 6-7; 4-6). Decisiva è stata la vittoria nel doppio di Jamie Murray e Neal Skupski contro Wesley Koolhof e Jean-Julien Rojer (6-4; 7-6).

Anche la seconda vittoria contro il Kazakistan, decisiva per le sorti del girone, è arrivata grazie ai doppisti Jamie Murray e Neal Skupski che hanno regolato in due set Alexander Bublik e Mikhail Kukushkin (6-1; 6-4), dopo che nei singolari erano arrivate la vittoria di Kyle Edmund contro Kukushkin (6-3; 6-3) e la sconfitta di Daniel Evans contro Alexander Bublik (5-7; 6-4; 6-1).

Anche la Germania ha vinto il suo girone battendo sia l’Argentina che il Cile. Contro l’albiceleste i tedeschi hanno vinto 3-0: Philipp Kohlschreiber –  Guido Pella (1-6; 6-3; 6-4); Jan-Lennard Struff – Diego Schwartzman (6-3; 7-6); Krawietz/Mies – González/Mayer (6-7; 7-6; 7-6).

Successo, invece, per 2-1 contro il Cile: Philipp Kohlschreiber – Nicolás Jarry (6-4; 6-3); Jan-Lennard Struff – Cristian Garín (7-6; 6-7; 6-7); Krawietz/Mies – Barrios Vera/Tabilo (7-6; 6-3).

Sfida equilibrata anche questa, con la Germania leggermente favorita per l’accesso alle semifinali. La squadra vincente affronterà una tra Argentina e Spagna.

Spagna-Argentina

La Spagna padrona di casa è arrivata prima nel Gruppo C arrivando davanti alla succitata Russia e alla Croazia. La sfida contro i russi è stata vinta per 2-1 come spiegato in precedenza, mentre contro la Croazia gli iberici hanno chiuso la pratica con 3 vittorie in due set: Roberto Bautista Agut su Nikola Mektić (6-1; 6-3); Rafa Nadal su Borna Gojo (6-4; 6-3); Granollers/Nadal su Dodig/Pavić (6-3; 6-4).

L’Argentina, invece, ha superato il turno come una delle migliori seconde. Oltre a perdere contro la Germania come detto in precedenza, i sudamericani hanno battuto 3-0 il Cile: Guido Pella su Nicolás Jarry (6-4; 6-3); Diego Schwartzman su Cristian Garín (6-2; 6-2); González/Mayer su Jarry/Podlipnik-Castillo (6-3; 7-5).

Sulla carta gli spagnoli, padroni di casa, sono nettamente favoriti per il passaggio del turno.