Siamo arrivati alla giornata conclusiva della Coppa Davis 2019. A giocarsi la vittoria finale saranno i padroni di casa della Spagna ed il Canada, squadra rivelazione di questa edizione che per la prima volta è riuscita ad arrivare a disputare una finale; fatto mai avvenuto prima in ben 118 anni di storia.

La Spagna, invece, vanta 5 vittorie in Coppa Davis, quattro delle quali (2004, 2008, 2009, 2011) portano la firma indelebile di Rafa Nadal, che ancora una volta è stato il grande trascinatore della sua squadra.

Il percorso del Canada

Contro ogni pronostico il Canada di Frank Dancevic è arrivato fino in fondo in questa competizione. I canadesi hanno iniziato questo torneo vestendo i panni di squadra meno quotata del Gruppo F, nel quale avrebbe dovuto essere l’Italia a farla da padrone considerando l’exploit di Berrettini in questa stagione e la contemporanea presenza di un giocatore esperto come Fabio Fognini

I canadesi, invece, hanno prima battuto l’Italia e poi anche gli Stati Uniti, concedendosi in questa seconda sfida il lusso di rinunciare a disputare il doppio avendo già vinto le prime due partite in singolare. Tutto questo il Canada è riuscito a farlo puntando esclusivamente su due soli giocatori: Vasek Pospisil e Denis Shapovalov. Il primo occupa attualmente il 150esimo posto nella classifica ATP, mentre il secondo è l’attuale numero 15 al mondo ed è uno dei più promettenti tennisti del panorama internazionale ad appena 20 anni di età.

In questa fase finale è invece rimasto a guardare l’altro fenomeno del tennis canadese, il 19enne Félix Auger-Aliassime – vincitore di un Atp500 e due Atp250 in questa stagione – in quanto non al meglio della condizione. 

Nonostante questa importante defezione, il Canada non si è fermato dopo i gironi eliminatori. Nei quarti di finale ha eliminato l’Australia, una delle squadre meglio attrezzate, e in semifinale ha fatto fuori l’altra sorpresa di questa Coppa Davis: la Russia, arrivata quasi fino in fondo nonostante il pesantissimo forfait di Daniil Medvedev.

Adesso, di fronte a loro, i canadesi si troveranno la Spagna, la squadra favorita per eccellenza per qualità oltreché per il fattore campo. Riusciranno in un’altra impresa? Difficile, ma arrivati a questo punto niente è impossibile.

Girone di qualificazione: Italia-Canada 1-2

1 – Fabio Fognini – Vasek Pospisil 0-2 [(5)6-7; 5-7]             

2 – Matteo Berrettini – Denis Shapovalov 1-2 [(5)6-7; 7-6(3); (5)6-7]

3 –  Matteo Berrettini / Fabio Fognini –  Vasek Pospisil / Denis Shapovalov 2-1 [6-2; 3-6; 6-3]     

Girone di qualificazione: USA-Canada 1-2

1 – Reilly Opelka – Vasek Pospisil 0-2 [(5)6-7; (7)6-7]

2 – Taylor Fritz – Denis Shapovalov 0-2 [(6)6-7; 3-6]

3 – Doppio non disputato: punto assegnato agli USA

Quarti di finale: Australia-Canada 1-2

1 – John Millman – Vasek Pospisil 0-2 [(7)6-7; 4-6]

2 – Alex de Minaur – Denis Shapovalov 2-1 [3-6; 6-3; 7-5]

3 – John Peers / Jordan Thompson – Vasek Pospisil / Denis Shapovalov 0-2 [4-6; 4-6]

Semifinale: Russia-Canada 1-2

1 – Andrey Rublev – Vasek Pospisil 2-0 [6-4; 6-4]

2 – Karen Khachanov – Denis Shapovalov 1-2 [4-6; 6-4; 4-6]

3 – Karen Khachanov / Andrey Rublev – Vasek Pospisil / Denis Shapovalov 1-2 [3-6; 6-3; (5)6-7]

Il percorso della Spagna

La Spagna di Sergi Bruguera ha rispettato il pronostico ed è arrivata fino all’ultimo atto della Coppa Davis. Alla vigilia del torneo era considerata un po’ da tutti la squadra complessivamente più forte e non ha tradito le attese dei tifosi di casa. Nel girone di qualificazione gli iberici hanno vinto 2-1 contro la Russia e 3-0 contro la Croazia campione uscente. Nei quarti di finale gli spagnoli hanno invece avuto la meglio sull’Argentina, sconfitta 2-1 senza eccessivi affanni. In semifinale è invece stato il turno della Gran Bretagna, battuta 2-1 grazie ad un Nadal stellare.

In questo torneo Bruguera ha utilizzato tutti i componenti della squadra: Rafa Nadal ha disputato 7 partite (4 singolari e 3 doppi), Marcel Granollers 3 partite (1 singolare e 2 doppi), Feliciano López 3 partite (1 singolare e 2 doppi), Roberto Bautista Agut 2 partite (2 singolari) e Pablo Carreño Busta 1 partita (1 singolare). 

Avendo adottato questa tattica, sicuramente la Spagna sarà complessivamente più fresca del Canada, che invece ha fatto ruotare due soli giocatori per tutta la settimana. L’unico che non ha rifiatato e che non lo farà neanche oggi è Rafa Nadal: il numero 1 al mondo, fino ad ora, non ha concesso alcun set in singolare ed è stato più che decisivo nelle sfide di doppio, in modo particolare nel match conclusivo della semifinale contro la Gran Bretagna.

Girone di qualificazione: Spagna-Russia 2-1

1 – Roberto Bautista Agut – Andrey Rublev 1-2 [6-3; 3-6; (0)6-7]

2 – Rafael Nadal – Karen Khachanov 2-0 [6-3; 7-6(7)]

3 – Marcel Granollers / Feliciano López – Karen Khachanov / Andrey Rublev 2-0 [6-4; 7-6(5)]

Girone di qualificazione: Croazia-Spagna 0-3

1 – Nikola Mektić – Roberto Bautista Agut 0-2 [1-6; 3-6]

2 – Borna Gojo – Rafael Nadal 0-2 [4-6; 3-6]

3 – Ivan Dodig / Mate Pavić – Marcel Granollers / Rafael Nadal 0-2 [3-6; 4-6]

Quarti di finale: Argentina-Spagna 1-2

1 – Guido Pella – Pablo Carreño Busta 2-1 [(3)6-7; 7-6(4); 6-1]

2 – Diego Schwartzman – Rafael Nadal 0-2 [1-6; 2-6]

3 – Máximo González / Leonardo Mayer – Marcel Granollers / Rafael Nadal 1-2 [4-6; 6-4; 3-6]

Semifinale: Gran Bretagna-Spagna 1-2

1 – Kyle Edmund – Feliciano López 2-0 [6-3; 7-6(3)]

2 – Daniel Evans – Rafael Nadal 0-2 [4-6; 0-6]

3 – Jamie Murray / Neal Skupski – Rafael Nadal / Feliciano López 0-2 [(3)6-7; (8)6-7]