Jasmine Paolini entra nella storia del tennis italiano: dopo Francesca Schiavone e Sara Errani, la 28enne lucchese è la terza azzurra a centrare la finale del Roland Garros conquistando per la prima volta in carriera un traguardo del genere in uno Slam. La toscana batte per 6-3, 6-1 la russa Mirra Andreeva, crollata nel secondo set dopo una serie di errori in rovescio, e approda in finale dove affronterà la polacca Iga Swiatek, la numero uno del ranking.

Parte bene la Paolini che continua a mostrare il gioco convincente che gli ha permesso di superare Elena Rybakina e che mette in difficoltà anche la giovane Andreeva, imprecisa con il dritto. L’italiana strappa il servizio sul 2-1 e lo conserva subito dopo nonostante tre palle per il contro-break annullate a causa delle imprecisioni della russa.

Nuovo rischio nel sesto fame, quando la Paolini recupera sullo 0-30 Andreeva presentandosi addirittura con un’altra palla break e soprattutto dimostrando di poter condurre il match non appena alza il ritmo. Tuttavia la 17enne di Krasnojarsk si salva complice anche un rovescio sotto rete uscito di poco per l’azzurra e un ace che chiude i conti. La russa si guadagna altre due opportunità di riprendersi il servizio con Paolini costretta a salvarsi sul rovescio su cui insiste Andreeva prima di salvare la situazione. Da qui in avanti l’azzurra non sbaglia più a differenza di Andreeva che continua a esser imprecisa in risposta e così il set si chiude 6-3 per la Paolini.

Nel secondo set la russa crolla e non trova più il bandolo della matassa perdendo anche il controllo della sfida da un punto di vista mentale. Una serie di imprecisioni in rovescio la portano a subire il break già al terzo game prima di capitolare definitivamente al quinto, con Paolini che non lascia nulla all’avversaria chiudendo il secondo parziale 6-1.

L’altra finalista, come detto, sarà la numero uno al mondo Iga Swiatek, che ha superato la numero 3 Coco Gauff 6-2, 6-4. Per la Paolini l’appuntamento con la storia è per sabato 8 giugno alle 15.