Djokovic accede all’ultimo atto di Parigi, dove giocherà la 34ª finale Slam in carriera. Il serbo batte Alcaraz in una sfida attesa, ma combattuta a metà: lo spagnolo, infatti, accusa i crampi all’inizio del terzo set e rimane in campo solo per l’onore. In finale Nole si troverà di fronte Ruud, che ha sconfitto Sasha Zverev in tre set nell’altra semifinale. Nei quattro precedenti tra Djokovic e Ruud solo vittorie del serbo, che non ha mai concesso all’avversario neanche un set.

Alcaraz-Djokovic 1-3 (3-6, 7-5, 1-6, 1-6)

Nel primo parziale Alcaraz paga un inizio contratto: Djokovic guadagna il break di vantaggio nel quarto game e annulla complessivamente quattro palle per il controbreak, giocate male dallo spagnolo. L’inerzia, però, cambia nel secondo set quando Alcaraz sale di livello, nonostante qualche errore di troppo con il rovescio, mentre Djokovic accusa un piccolo calo. Lo spagnolo chiude 7-5 e tutto lascia pensare a una sfida equilibrata che si può protrarre fino al quinto set, ma l’incontro si conclude sostanzialmente all’inizio del terzo parziale quando Alcaraz si ferma per un crampo al polpaccio destro, trattato due volte dal fisioterapista ma senza rimedi. Lo spagnolo resta in campo per onore, ma senza potersi muovere e giocando solo a braccio sciolto. “Stavo benissimo fisicamente – le parole dell’iberico in conferenza stampa post match – ho iniziato a sentire i crampi alle braccia verso la fine del secondo set. Nel terzo li sentivo in tutto il corpo. Chi dice di non essere nervoso quando affronta Djokovic, dice una bugia”. Due set vinti senza difficoltà per il serbo, che domenica giocherà quindi la 34ª finale Slam e andrà a caccia del 23° Major, che gli consentirebbe di staccare Rafa Nadal nella classifica all-time.

Ruud-Zverev 3-0 (6-3, 6-4, 6-0)

Nell’altra semifinale, il norvegese Casper Ruud, numero 4 del tabellone, ha letteralmente demolito, con il risultato di 6-3, 6-4, 6-0, il tedesco Sasha Zverev. Uno score, forse, troppo severo per il 26enne di Amburgo, che sarà tormentato dai rimpianti per i tanti errori commessi nei momenti decisivi del match. Per il norvegese è la seconda finale consecutiva al Roland Garros: nel 2022 fu battuto nettamente 6-3, 6-3, 6-0 in 2 ore e 18 minuti di gioco da Nadal, recordman del torneo con 14 successi.

Come dicevamo, sono quattro i precedenti tra Ruud e Djokovic, tutti vinti dal campionissimo di Belgrado, l’ultimo nella finalissima delle ATP Finals di Torino, lo scorso novembre: 7-5, 6-3 il risultato finale.