Sfuma in finale il sogno di Jannik Sinner, che si deve inchinare a un immenso Novak Djokovic, capace di infligge al giovane tennista italiano un doppio 6-3 che non ammette repliche. Il numero 1 al mondo continua a battere record su record e, con il settimo sigillo dopo quelli nel 2008, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2022, stacca Roger Federer fermo a 6. Per Nole è il 98° titolo ATP in carriera, di cui 24 dello Slam (altro primato). Sinner chiude dunque la stagione da n°4 del mondo, con 61 partite vinte (mai nessun italiano così) e con la sensazione di essere lì, con i migliori, pronto a giocarsi i tornei più importanti.

Dopo aver vinto il sorteggio, Djokovic inizia il match al servizio. Proprio questo fondamentale risulta decisivo nell’economia della partita. Il serbo è subito molto aggressivo, spostando l’avversario da una parte all’altra del campo con precisi colpi da fondo campo. Sinner entra in partita scaldando il Pala Alpitour con una palla corta perfetta, ma Nole replica con un delizioso pallonetto. Il break decisivo arriva al terzo game, dopo un diritto chiamato fuori del giovane azzurro. Come mostrato dal video, invece, la palla era dentro il campo ma non viene chiesto il ‘challenge’ che poteva modificare la decisione del giudice di sedia. Djokovic ne approfitta e gestisce il vantaggio chiudendo sul 6-3 il primo parziale, in 38 minuti di gioco. Il copione del secondo set non cambia. Sinner non riesce a invertire l’inerzia della partita e cede subito il servizio. Il Pala Alpitour prova a spingere il campione altoatesino, ma dall’altra parte della rete il serbo continua a comandare il gioco con la solita autorevolezza. Il box di Sinner – con i tecnici Simone Vagnozzi e Darren Cahill in prima fila – prova a scuotere il giovane azzurro, che sembra aver subito il colpo. Ma sul 3-2 arrivano un po’ inaspettatamente due palle break per Sinner, che però Djokovic annulla con il servizio. Il settimo gioco, con l’azzurro alla battuta, è il più combattuto del match: alla fine Sinner tiene a fatica il servizio, portandosi sul 3-4 e tenendo vivo un lumicino di speranza.

Il serbo, però, non fa una piega e smorza subito gli entusiasmi del pubblico torinese: nell’ottavo game, sotto 0-30, recupera grazie agli errori di Jannik e allunga ancora. Il match finisce qui, con il serbo che chiude anche il secondo set sul 6-3. Tanta delusione sugli spalti ma anche la consapevolezza che Sinner è entrato definitivamente a far parte dell’elite mondiale, con un grande futuro davanti. Il giovane altoatesino tornerà in campo per le Finals di Coppa Davis, in programma dal 21 al 26 novembre a Malaga.

Il primo avversario sarà l’Olanda nei quarti di finale; poi, se l’Italtennis passerà il turno, in semifinale affronterà la vincente di Serbia-Gran Bretagna, e Jannik potrebbe di nuovo trovarsi di fronte Djokovic (il bilancio aggiornato è di quattro vittorie del serbo su cinque match). Il successo di Nole, infine, conferma una curiosa statistica delle Atp Finals: su 20 volte che due giocatori si sono affrontati prima nel girone di qualificazione e poi in finale, per ben 12 il successo è andato a chi era stato sconfitto nel primo match.

Le parole di Jannik Sinner

“Sei una ispirazione per tutti ma soprattutto per noi giocatori. Fai vedere la professionalità che hai tu e tutto il tuo team. Congratulazioni Nole per questa settimana e non solo. Hai iniziato la stagione vincendo e la chiudi vincendo”. Con queste parole Jannik Sinner ha reso omaggio a Novak Djokovic dopo la finale delle Atp Finals. “Oggi si è visto – ha aggiunto – che possiamo migliorare tanto. Siamo partiti a inizio anno che ero un giocatore e ora sono un altro. Dopo le Next Gen 2019 non pensavo di essere qui dopo poco a giocare forse il torneo più bello. E ora speriamo di fare bene in Coppa Davis”.

Le parole di Novak Djokovic

Queste le parole del tennista serbo dopo aver alzato al cielo il settimo trofeo conquistato alle ATP Finals: “Una delle migliori stagioni della mia carriera, coronata con una vittoria sull’eroe di casa che ha giocato un grandissimo tennis questa settimana ed è fenomenale. Sono orgoglioso delle performance di questi ultimi due giorni: Sinner e Alcaraz sono i migliori due al mondo, per il modo in cui stanno giocando mi hanno costretto a migliorare, a vincere io le partite e non aspettare loro. Questa è stata una vittoria anche tattica, una settimana fenomenale. Sono stati bravissimi i bimbi (i figli di Djokovic), gli ultimi due giorni sono venuti a guardare le partite. Ho sempre voluto gareggiare davanti a loro perché capissero cosa faccio. Ora è il massimo perché tutti e due sono consapevoli di quello che sta succedendo. Sono orgoglioso di essere papà di questi due angeli”.