Al termine di una spettacolare sfida è Djokovic a laurearsi campione del Masters 1000 di Cincinnati, conquistato grazie alla vittoria in finale contro Carlos Alcaraz in quella che si può etichettare come la “finale da sogno”, remake del leggendario ultimo atto giocato un mese fa a Wimbledon. Il match, durato 3 ore e 48 minuti (è stata la finale più lunga fra quelle giocate al meglio dei tre set nella storia dell’ATP Tour) è stato vinto dal serbo con il punteggio di 5-7, 7-6, 7-6 al termine di una battaglia fisica e psicologica. Una delle vittorie più belle della carriera del serbo che ha dovuto fare i conti non soltanto con le qualità e la prestanza atletica del n° 1 al mondo, ma anche con le difficoltà fisiche accusate per lunghi tratti tra il primo e il secondo set a causa delle alte temperature. Djokovic, però, ha vissuto un match in crescendo e non ha mai mollato, anche quando si è ritrovato sotto di un parziale e di un break, oltre ad aver annullato un match point nel tie break del secondo set.

La cronaca del match

La sfida parte con Alcaraz che cerca di prendere l’iniziativa, assumendosi diversi rischi, mentre Djokovic gioca più sulla difensiva. Tra il sesto e il settimo gioco, Nole guadagna il break di vantaggio con un game perfetto in risposta, ma poi mette poche prime in campo e subisce l’immediato controbreak di Alcaraz. Lo spagnolo prende slancio e comincia a comandare il gioco, complice il calo del serbo che inizia a irrigidirsi sui colpi per via del caldo eccessivo. Alcaraz strappa nuovamente il servizio nell’undicesimo gioco, chiudendo il set dopo un’ora. Nel secondo parziale l’equilibrio si spezza già nel terzo game, quando Djokovic commette tre doppi falli consecutivi.La partita sembra in pugno per lo spagnolo, ma l’inerzia cambia con il controbreak di Nole nell’ottavo gioco. Djokovic sale di colpi, mentre Alcaraz accusa un passaggio a vuoto. Si arriva così al tie break, vinto 9-7 dal serbo dopo aver annullato un match point.  A questo punto l’inerzia torna dalla parte del serbo. Djokovic, infatti, guadagna il break di vantaggio nel settimo game e inanella complessivamente quattro match point tra il nono e il decimo gioco, tutti annullati da Alcaraz che trascina la finale al tie break. Qui ha la meglio il serbo che chiude dopo 3 ore e 48 minuti di gioco, ritornando campione a Cincinnati a tre anni di distanza dall’ultimo successo.

I numeri di Djokovic

Nole vince il 95° titolo della sua infinita carriera, il 57° Masters 1000 e il terzo trofeo a Cincinnati dopo il 2018 e il 2020. Djokovic, inoltre, diventa il vincitore più anziano del torneo dell’Ohio, battendo il record detenuto finora da Ken Rosewall. Numeri incredibili per il serbo, che alla vigilia degli US Open si riavvicina alla prima posizione del ranking mondiale che adesso dista una manciata di punti. Per Alcaraz, invece, è la prima sconfitta in finale in un Masters 1000 dopo 4 vittorie consecutive.