Di Redazione William Hill News
16 Aprile 2020
Nel tennis quando si pensa ai giocatori spagnoli, uomini e donne, viene subito in mente la terra. Anche Rafael Nadal, capace di trionfare su tutte le superfici, ha comunque un feeling particolare soprattutto con la terra rossa e infatti conta dodici titoli al Roland Garros, mentre sul cemento ne ha vinti quattro agli US Open e uno agli Australian Open, e due titoli sull’erba a Wimbledon, nel 2008 e nel 2010. Ebbene, prima di lui in Spagna una sola persona era riuscita a conquistare l’ambita insalatiera sull’erba: stiamo parlando di Conchita Martínez, che ricordiamo proprio oggi, 16 aprile, perché è il giorno del suo 48° compleanno.
L’ex giocatrice spagnola, ora allenatrice, è diventata professionista pochi mesi prima di compiere 16 anni, a febbraio del 1988, ed è rimasta nel circuito WTA fino al giorno prima del suo 34° compleanno: si è ritirata, infatti, il 15 aprile 2006. Ha vinto in totale 33 tornei individuali (in patria solo Nadal ha vinto più di lei), è stata la prima spagnola a vincere medaglie in tre edizioni diverse delle Olimpiadi e ad aver vinto 71 match in una sola stagione (nel 1993). Inoltre è stata anche la prima tennista ad aver vinto con un doppio 6-0 contro una giocatrice della top-ten mondiale. Anche come allenatrice vanta un record, essendo stata la prima donna a guidare una squadra maschile di Coppa Davis.
Oggi compie 48 anni e cogliamo l’occasione per celebrare la sua gloriosa carriera. Dei 33 titoli vinti, oltre al già citato successo a Wimbledon, di cui parleremo nel prossimo paragrafo, non possiamo non citare i quattro successi consecutivi agli Internazionali d’Italia. Il primo è arrivato nel 1993, quando in finale ha battuto l’argentina Gabriela Sabatini 7-5, 6-1. Da quel momento Conchita Martínez è diventata padrona assoluta della competizione romana e nei tre anni successivi si è imposta nuovamente: nel 1994 in finale contro Martina Navrátilová 7-6(5), 6-4; nel 1995 contro la connazionale Arantxa Sánchez 6-3, 6-1; nel 1996 l’ultimo titolo contro Martina Hingis per 6-2, 6-3. Anche nel 1997 è arrivata in finale, ma ha perso 6-4, 6-0 contro la francese Mary Pierce.
Conchita Martínez e il titolo a Wimbledon nel 1994
A Wimbledon 1994, Conchita Martínez era la testa di serie numero 3 dietro a Steffi Graf, sorprendentemente eliminata al primo turno dall’americana Lori McNeil, e ad Arantxa Sánchez, che uscì al quarto turno per mano della testa di serie numero 13, la statunitense Zina Lynna Garrison. Conchita Martínez, invece, cominciò la sua avventura nella terza sezione del tabellone principale vincendo 6-1, 6-3 contro la canadese Rene Simpson-Collins, poi vinse 6-1, 7-6(3) contro la giapponese Nana Miyagi e nel terzo turno ebbe la meglio 6-1, 6-3 contro la francese Nathalie Tauziat. Agli ottavi di finale eliminò, in rimonta, l’australiana Kristine Radford 3-6, 6-3, 6-4.
Ai quarti di finale ci fu la difficilissima sfida contro la testa di serie numero 9 Lindsay Davenport, contro cui Conchita Martínez riuscì a imporsi in tre set 6-2, 6(4)-7, 6-3, mentre in semifinale vinse la durissima lotta contro la sempre più sorprendente Lori McNeil, in rimonta, 3-6, 6-2, 10-8. In finale arrivò un’altra affascinante sfida, quella contro Martina Navratilova, quell’anno testa di serie numero 4, ma una vera e propria regina a Wimbledon, avendo vinto il torneo per ben nove volte, le prime due nel 1978 e nel 1979, poi cinque titoli consecutivi dal 1982 al 1987, infine l’ultimo nel 1990.
Navratilova era arrivata in finale a Wimbledon altre due volte, nel 1988 e nel 1989, uscendone però sconfitta contro Steffi Graf, che l’aveva già battuta al Roland Garros 1987, prima di perdere altre due finali contro Navratilova, a Wimbledon e agli US Open, entrambe nel 1987. Conchita Martínez fu dunque l’ultima avversaria della leggendaria tennista ceca naturalizzata statunitense e la spagnola riuscì sorprendentemente a imporsi 6-4, 3-6, 6-3. Quella, però, fu anche l’unica finale di uno Slam vinta da Conchita Martínez, che arrivò anche all’ultimo atto degli Australian Open nel 1998 (battuta da Martina Hingis) e del Roland Garros nel 2000 (sconfitta da Mary Pierce), mentre agli US Open arrivò al massimo in semifinale (nel 1995 e nel 1996).
Conchita Martínez capitana della nazionale spagnola
Conchita Martínez in Spagna è una gloria nazionale. A rendere il suo palmares ancora più splendente, come abbiamo anticipato, ci sono anche le tre medaglie olimpiche conquistate in tre diverse edizioni dei Giochi, sempre in doppio: argento nel 1992 a Barcellona, in coppia con Arantxa Sánchez (sconfitte in finale dalle americane Gigi Fernández e Mary Joe Fernández), bronzo nel 1996 ad Atlanta, sempre con la stessa compagna, di nuovo argento nel 2004 ad Atene, in coppia con Virginia Ruano Pasqual, battute dalle cinesi Li Ting e Sun Tiantian.
Dopo il ritiro dal tennis giocato Conchita Martinez si è dedicata all’attività di allenatrice e il 26 gennaio 2013 viene scelta come capitana della nazionale spagnola di Federation Cup, poi, il 5 luglio 2015, diventa allenatrice della squadra spagnola di Coppa Davis, rimanendo poi molto delusa dal comportamento della Federazione quando, il 5 settembre 2017, decide di sollevarla dall’incarico. In occasione degli Australian Open di quest’anno, Conchita Martínez e Goran Ivanišević sono stati inseriti nella Hall of Fame del Tennis classe 2020. Sempre quest’anno la spagnola ha cominciato ad allenare Garbiñe Muguruza, attualmente alla posizione numero 16 del ranking.
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