Si conclude alle semifinali la cavalcata di Matteo Berrettini agli Australian Open. In finale ci va Rafa Nadal, che ha battuto l’azzurro con il punteggio di 6-3, 6-2, 3-6, 6-3 dopo una contesa durata quasi tre ore. Nei primi due set non c’è stato praticamente nulla da fare, con lo spagnolo che ha impartito una vera e propria lezione al 25enne romano. Nel terzo set, il calo del 35enne iberico e un Berrettini più libero mentalmente e di braccio hanno portato alla conquista di un parziale che però si è rivelata una vana illusione. Nel quarto e ultimo set, il ritorno del campione di Manacor, che non ha dato scampo all’azzurro. Al termine della partita, Nadal ha commentato così: “Non mi aspettavo di essere qui, voglio godermela. Berrettini ha un grande futuro, è un giocatore solido e con carisma. C’è stato da combattere”. “Io sono entrato in campo un po’ sfasato poi sono cresciuto. Con un fenomeno come Rafa non puoi sbagliare”, ha ammesso dal canto suo l’italiano.

Dopo essersi fermato per 6 mesi nel 2021, Nadal conquista così la sua sesta finale agli Australian Open, la 29ª in uno Slam. Se domenica dovesse vincere, si tratterebbe per lui del 21° Major, diventando così il tennista più titolato della storia superando Federer e Djokovic. Per Berrettini, la consolazione di aver ottenuto la terza semifinale di uno Slam e di aver scalato altre posizioni nel ranking. Da lunedì, infatti, sarà numero 6 della classifica ATP, superando Andrey Rublev.

Australian Open, la finale maschile

30.01. 09:30 Nadal R. (Esp)-Medvedev D. (Rus)

Contro Nadal in finale ci sarà Daniil Medvedev, che conquista l’ultimo atto a Melbourne per il secondo anno consecutivo. Il tennista russo, numero 2 del ranking, ha superato in semifinale il greco Stefanos Tsitsipas, protagonista di un grande torneo fino a questo turno. Il 23enne ateniese ha retto solo fino al secondo set (7-6(5), 4-6, 6-4, 6-1 il punteggio finale), poi è letteralmente crollato in quello che è stato il rematch della semifinale dello scorso anno. Non sono mancati, come da tradizione tra questi due contendenti, i momenti di tensione. Sul finire del secondo set, infatti, il russo si è reso protagonista di uno show contro l’arbitro. Ad innervosire Medvedev la continua comunicazione tra Tsitsipas e il padre allenatore, che ha portato il numero due del ranking a protestare contro il giudice di gara Jaume Campistol. “Suo padre parla a ogni punto! Suo padre parla a ogni punto! Sei stupido? Tsitsipas parla con il padre ad ogni punto, ma non ha mai ricevuto un warning per coaching. Sei davvero pessimo. Com’è possibile questo in una semifinale Slam? Guardami quando ti parlo!”, le parole riportate da Gazzetta.it. “Se succede ancora e non lo fai sei un… come si dice…un gattino”, ha aggiunto. In seguito, effettivamente, per Tsitsipas è arrivato il warning a causa di un nuovo suggerimento da parte del papà-coach.

Quello di domenica sarà il 5° scontro tra Nadal e Medvedev: nei 4 precedenti si contano 3 vittorie dello spagnolo e una del russo, arrivata nell’ultimo precedente a Torino nel novembre del 2020.

Australian Open, la finale femminile

29.01. 09:30 Barty A. (Aus)-Collins D. R. (Usa)

Sabato si disputerà anche la finale femminile degli Australian Open. Di fronte la numero uno al mondo, Ashleigh Barty, e la statunitense Danielle Collins. L’australiana è stata protagonista fin qui di una cavalcata incontrastata, che l’ha vista in semifinale rifilare un netto 6-1, 6-3 alla statunitense Madison Keys (numero 51 del ranking). Dall’inizio del torneo, la Barty ha ceduto alle sue avversarie solo 21 game, diventando così la prima giocatrice di casa a raggiungere una finale degli Australian Open dopo 42 anni (l’ultima è stata Wendy Turnbull). In caso di vittoria, invece, sarebbe la prima dopo il trionfo di Evonne Goolagong del 1977. La sua avversaria sarà la 28enne statunitense Danielle Collins, che raggiunge la prima finale di uno Slam della sua carriera. Chiusa in un’ora e 28 minuti la pratica contro la polacca Iga Swiatek, settima testa di serie del seeding, battuta per 6-4, 6-1. Con la prima finale di uno slam, la due volte campionessa universitaria entra (a partire da lunedì) anche per la prima volta nella top 10 del ranking.