Di Redazione William Hill News
14 Maggio 2020
Maggio è sinonimo di Internazionali d’Italia e quest’anno la nostalgia per il bel tennis a Roma si fa sentire moltissimo. Non c’è niente di meglio, allora, che fare un tuffo nel passato e andare a scovare uno dei match più belli di sempre tra due dei tennisti che si contendono il titolo di Greatest of All Time nel loro sport. Stiamo parlando di Rafael Nadal e Roger Federer, che proprio il 14 maggio del 2006 hanno giocato il match più lungo della loro storica rivalità.
Fino a quel momento lo svizzero e lo spagnolo si erano sfidati soltanto cinque volte in carriera e Nadal era in vantaggio 4-1 (oggi è in vantaggio 24-16). La prima sfida risaliva al 2004 e li aveva visti scontrarsi nei sedicesimi di finale del Masters 1000 di Miami, sul cemento. Il match si era concluso con una vittoria del giovanissimo Nadal con un doppio 6-3. L’anno dopo i due si erano incontrati nello stesso torneo, ma in finale, e la vittoria era andata a Federer per 2-6, 6-7(4), 7-6(5), 6-3, 6-1. Sempre nel 2005 c’era stato l’incontro nella semifinale del Roland Garros, vinto 6-3, 4-6, 6-4, 6-3 da Nadal che poi era andato anche ad aggiudicarsi il suo secondo Open di Francia consecutivo.
Nel 2006, prima della sfida nella finalissima degli Internazionali di Roma, Federer e Nadal si erano incontrati altre due volte, sempre in finale. La prima a febbraio a Dubai e la seconda a Monte Carlo a metà aprile e, in entrambi i casi, il mancino di Manacor aveva avuto la meglio: negli Emirati Arabi Uniti aveva rimontato e si era imposto con un doppio 6-4 dopo aver ceduto il primo set 6-2, nel Principato, invece, aveva vinto 6-2, 6-7(2), 6-3, 7-6(5).
Le vittorie di Nadal e Federer nel 2006 prima di Roma
Nei primi mesi del 2006 Federer aveva ancora 24 anni (ne avrebbe compiuti 25 l’8 agosto) e Nadal 19 (avrebbe festeggiato i 20 il 3 giugno). Due giovanissimi che dominavano in lungo e in largo nel circuito ATP, rispettivamente numero 1 e 2 del mondo. Lo svizzero arrivava a Roma dopo aver vinto a inizio stagione l’Open del Qatar, gli Australian Open, Indian Wells e il Masters 1000 di Miami e avendo giocato altre due finali, le già citate Dubai e Monte Carlo, entrambe perse contro Nadal.
Nadal aveva dovuto saltare gli Australian Open a causa dell’infortunio allo scafoide tarsale del piede sinistro che gli aveva fatto scoprire una malformazione al piede che, secondo alcuni esperti, lo avrebbe potuto costringere a ritirarsi dal tennis. Ma, fortunatamente, lo spagnolo ha trovato poi una speciale soletta per la scarpa sinistra, grazie alla quale può giocare senza troppi problemi, anche se quella malformazione resta responsabile di alcuni suoi acciacchi, in particolare alle ginocchia.
Appena tornato in campo Nadal era riuscito a imporsi subito in diversi tornei: oltre a Dubai e Monte Carlo, infatti, aveva vinto anche a Barcellona, battendo in finale il connazionale Tommy Robredo con un nettissimo 6-4, 6-4, 6-0. A Roma tornava da campione in carica grazie al successo del 2005 in finale contro l’argentino Guillermo Coria. Prima della finale di Roma, Nadal aveva conquistato 52 vittorie consecutive sulla terra e con la 53esima avrebbe eguagliato il record di Guillermo Vilas, un primato in realtà poi assolutamente annientato visto che lo ha portato a ben 81 successi consecutivi da Monte Carlo 2005 ad Amburgo 2007.
Il percorso di Federer e Nadal agli Internazionali di Roma 2006
Agli Internazionali d’Italia 2006 Roger Federer e Rafael Nadal sono rispettivamente le teste di serie numero 1 e numero 2 del torneo. Lo svizzero 24enne ha già conquistato sette titoli dello Slam, lo spagnolo, a soli 19 anni, ha già vinto il suo primo Roland Garros e infranto il record di 24 vittorie consecutive per un teenager, che era detenuto da André Agassi. Proprio a Roma Rafa batterà anche il record di 16 vittorie in un torneo ATP per un under 20 appartenuto fino a quel momento a Björn Borg.
Ovviamente Federer e Nadal capitano uno nella parte alta e l’altro nella parte bassa del tabellone degli Internazionali. Lo svizzero supera in sequenza l’argentino Juan Ignacio Chela per 6-2, 6-1, poi la wild card di casa Potito Storace per 6-3, 7-6(2); al terzo turno fa fuori per 6-1, 6-4 la testa di serie numero 14, il ceco Radek Stepanek, ai quarti ha la meglio sul qualificato spagnolo Nicolás Almagro per 6-3, 6(2)-7, 7-5, mentre in semifinale batte l’argentino David Nalbandian per 6-3, 3-6, 7-6(5).
Nadal, invece, comincia contro il suo amico fraterno Carlos Moyá e lo batte 6-1, 2-6, 6-2, poi vince 6-1, 6-2 contro l’azzurro Filippo Volandri e al terzo turno si sbarazza con un doppio 6-2 del britannico Tim Henman. Ai quarti di finale Rafa si aggiudica la sfida contro la testa di serie numero 10, il cileno Fernando González, per 6-4, 6-3, poi in semifinale si impone con un doppio 6-2 sul francese Gaël Monfils. Approda dunque in finale avendo ceduto un solo set all’ex numero 1 del mondo Moyá, che è sempre stato anche il suo mentore.
Roma 2006: la finale decisa al tie-break del 5° set
Difficile dire quale sia davvero la sfida più bella della storica rivalità tra Roger Federer e Rafael Nadal, ma quella degli Internazionali di Roma 2006 è certamente nella top 3, battuta forse solo dalle finali di Wimbledon del 2007 e del 2008. Di certo, però, la finale del Foro Italico di 14 anni fa è la più lunga delle partite tra questi due incredibili tennisti. Ci sono volute infatti ben cinque ore (e cinque minuti) per decidere il match. È Federer a cominciare meglio riuscendo ad avere nella prima frazione due set point sul servizio dell’avversario, ma alla fine la spunta solamente al tie-break, aggiudicandoselo per 7-0. Nel secondo set resta un sostanziale equilibrio: Nadal ha un primo set-point che viene annullato da un bel rovescio dello svizzero e alla fine anche in questo caso serve il tie-break, solo che questa volta è Rafa ad aggiudicarselo per 7-5.
A questo punto il maiorchino prende slancio e nel terzo set riesce a chiudere sul 6-4. Tuttavia la reazione di Federer è immediata e micidiale e nel quarto parziale è lui ad avere la meglio per 6-2, riuscendo a superare le difficoltà che nei primi game del set lo hanno costretto a ritrovarsi ad annullare numerose palle break all’avversario. Si rende dunque necessario il decisivo quinto set: grazie a un break Federer si porta subito sul 3-1 e in seguito addirittura sul 4-1; poi contesta una chiamata, ma quando è a un solo punto dal 5-2 Nadal riprende le redini del gioco e riesce sempre ad avere la meglio sugli scambi più lunghi. Il maiorchino pian piano rimonta, serve sul 5-6 e Federer ottiene due match point, ma li annulla da solo con due dritti troppo lunghi. Sul 40 pari Nadal, con il suo ottimo rovescio, si aggiudica il game e costringe Federer a giocare il tie-break. Lo svizzero conduce a lungo mantenendo il +2 fino al 5-3, poi Nadal accorcia la distanza, pareggia sul 5-5 grazie a un dritto in rete di Federer, che poi sbaglia un’altra palla mandandola oltre la riga di fondo e regalando a Nadal un match point che il maiorchino sfrutta costringendo ancora una volta lo svizzero all’errore gratuito. 6-7, 7-6(5), 6-4, 2-6, 7-6(5) è dunque il risultato finale per Rafa che resta il Re di Roma e a pochi giorni dal sul 20° compleanno conquista così il 16° titolo in carriera.
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