Jannik Sinner scompie una vera e propria impresa e infrange uno degli ultimi tabù della sua giovane, ma già straordinaria carriera. Dopo tre sconfitte nei precedenti incroci, per la prima volta batte infatti il numero uno Novak Djokovic con il punteggio di 7-5, 6-7, 7-6 e vola così al comando del proprio raggruppamento.

In avvio i due hanno soltanto una palla break ciascuno, ma in entrambi i casi il servizio resiste. Il vero turning point del primo parziale arriva all’undicesimo game: Djokovic, dal 40-0, si fa rimontare sul 40-40, poi commette un doppio fallo e, infine, cede il turno in battuta a Sinner, che successivamente lascia il serbo a zero e chiude sul 7-5 il primo parziale.

Nel secondo set, non ci sono palle break: si va così al tie-break e il numero 4 al mondo va subito avanti, poi Nole, nel momento più critico, si conferma il solito campione nel sovvertire l’inerzia del match. Rimonta sul 6-4, poi l’altoatesino annulla il primo set point ma il secondo è quello buono per il numero uno al mondo: 7-6(5) e tutto da rifare per l’altoatesino. Si va così al terzo e decisivo set e, nel quinto game, Sinner ha due palle break: una meravigliosa risposta sul servizio del serbo gli consente di sfruttare la prima e volare sul 4-2. Come al solito, però, Djokovic gioca meglio sotto pressione e risponde subito, riprendendosi il servizio e tornando sul 4-4. Si va così ancora al tie-break, ma questa volta il padrone di casa domina e si porta sul 5-0, poi chiude al secondo match point sul 7-2, scatenando il delirio al Pala Alpitour di Torino.

Paradossalmente, questo successo non dà ancora a Sinner l’accesso matematico alle semifinali: ancora possibile, infatti, un arrivo a 2 punti insieme a Nole e a Rune e, a quel punto, sarà la differenza nel conto dei set a stabilire chi passerà il turno e Jannik dovrà, perciò, necessariamente vincere almeno un set contro il danese. Nole, invece, si giocherà tutto contro Hubert Hurkacz, sostituto di Stefanos Tsitsipas nell’ultimo match del Gruppo Verde.

Le parole di Sinner dopo il match

Non esiste un posto più bello di Torino per battere il n°1 del mondo. Era la storia simile a quella con Medvedev, che non riuscivo mai a battere. Abbiamo fatto un percorso, qui sono riuscito a giocare i punti importanti nel modo migliore. E’ stata dura dopo aver perso il 2° set, ma con il pubblico abbiamo vinto insieme. E’ un privilegio essere qui. E’ stata una partita tattica, anche se non scambiavamo molto. Nel tie-break non ho ragionato molto bene, ho cercato di reagire nel 3° set nei momenti importanti. Ci sono stati tanti alti e bassi, oggi siamo usciti vincitori“.