Alexander Zverev conquista il suo secondo titolo di ‘Maestro‘ Alle ATP Finals 2021. Dopo il successo del 2018 a Londra, il tennista tedesco, numero 3 del ranking, si ripete alle Finals di Torino battendo il campione in carica Daniil Medvedev ed entrando così nella storia della competizione. Qualcuno parla di “Maestro bis” o “Big Maestro”, sta di fatto che Sascha Zverev è protagonista di una grande finale contro il numero due del ranking, dopo aver eliminato in semifinale, lo ricordiamo, il numero uno Novak Djokovic.

ATP Finals 2021, Zverev-Medvedev 2-0 (6-4 6-4)

Il 24enne nato ad Amburgo ma di origini russe, impiega appena 75 minuti per avere la meglio su Medvedev, che era dato favorito per la vittoria finale al Pala Alpitour dopo l’eliminazione di Djokovic. Il match finisce con un doppio 6-4 nei confronti del quale il russo può davvero poco. Zverev mette in campo tre prime su quattro con una percentuale dell’83%. La vittoria acquisisce un valore più importante se si pensa che il numero due del ranking era reduce da 9 vittorie consecutive alle Finals. Zverev, dicevamo, vince dunque il suo secondo titolo di Maestro e lo fa battendo sia il numero uno sia il numero 2 del mondo. Non succedeva dal 1990, quando riuscì nell’impresa un certo Andre Agassi. Come se non bastasse, per il tedesco si è trattato della 59ª vittoria in stagione, sesto titolo ATP e la chiusura di un’annata spettacolare, in cui si segnala anche l’oro dei Giochi Olimpici a Tokyo (anche in quel caso vittoria in semifinale contro Djokovic).

Djokovic salta gli Australian Open?

A Zverev ora manca solo una vittoria negli Slam e tra meno di due mesi si disputeranno a Melbourne gli Australian Open. Al torneo potrebbe non partecipare proprio Djokovic, per via della decisione annunciata dal CEO di Tennis Australia, Craig Tiley, di rendere obbligatori i vaccini per tutti i tennisti partecipanti. Il serbo, che non si è sottoposto a vaccinazione, dovrà decidere se allinearsi o rinunciare alla rassegna. E non sarebbe in questo caso un ottimo inizio di stagione per il numero uno del ranking che ad un certo punto della stagione sembrava potesse centrare addirittura il Grande Slam. Invece, il sogno gli è rimasto strozzato in gola, così come la medaglia d’oro alle Olimpiadi e queste ATP Finals.

Ha pagato probabilmente di presunzione, invece, Medvedev, che prima di battere in semifinale Ruud, si era reso protagonista di alcuni gesti poco sportivi nei confronti del “nostro” Jannik Sinner. Infierire su un avversario fingendo di sbadigliare rappresenta una caduta di stile oltre che un gesto di supponenza che probabilmente il russo ha pagato in finale.

Sinner, il futuro è tuo

A proposito di Sinner, il 20enne altoatesino ha disputato un torneo ad handicap comportandosi molto bene. Il ragazzo di San Candido ha avuto solo due match a disposizione, essendo subentrato dopo il primo turno e dopo aver battuto anche facilmente Hurkacz, è stato protagonista di una battaglia campale contro Medvedev. A parte il primo set che il russo ha vinto per 6-0, l’altoatesino ha vinto il secondo e infine perso il terzo giocandosela però punto a punto. Un altro piccolo step in avanti in vista di un 2022 che secondo gli addetti ai lavori lo vedrà protagonista.

Prima però, ci sarà la parentesi della Coppa Davis, che vedrà Sinner e gli altri azzurri convocati da capitan Volandri contro Stati Uniti e Colombia. Non farà parte della spedizione Matteo Berrettini, che ha deciso di rinunciare dopo aver ceduto proprio il posto a Sinner in questa edizione delle ATP Finals. Il tennista romano è incappato in un infortunio all’esordio contro Zverev e dopo aver abbandonato la corsa al titolo di Maestro in quel di Torino, su consiglio dei medici, si fermerà in modo da preparare meglio la prossima stagione. Un vero peccato, perché l’attuale numero 7 del ranking era in un buon momento e lo stop è arrivato nel momento meno opportuno.

Complimenti a Ruud

Quanto agli altri partecipanti alle ATP Finals, tanti complimenti vanno anche a Casper Ruud, 22enne norvegese che si è qualificato per le semifinali a sorpresa ma meritatamente. Contro Medvedev non ha avuto praticamente chance, ma anche per lui si tratta di un’esperienza positiva che gli sarà utile in vista della prossima stagione sportiva.