Oggi, 26 aprile 2022, festeggia i suoi 84 anni Nino Benvenuti, uno dei più grandi pugili italiani nella storia della boxe. Oro olimpico ai Giochi di Roma del 1960, è stato campione del mondo nei pesi superwelter e medi nella seconda metà degli anni Sessanta, consacrandosi tra i migliori interpreti della nobile arte sul ring. In occasione del suo 84° compleanno, lo andiamo a celebrare al meglio ripercorrendone carriera e principali successi.

L’alba della carriera da pugile di Nino Benvenuti 

La passione per il pugilato per Nino è una questione di famiglia e lui la eredita dal padre. Nato a Isola d’Istria il 26 aprile del 1938, inizia il suo percorso nella boxe ad appena 13 anni. Già verso la fine degli anni Cinquanta dimostra che, dietro alla passione per questo sport, c’è anche parecchia sostanza, come certificato dai due ori europei, vinti da dilettante, nel 1957 e nel 1959.

Dopo aver conquistato il Vecchio Continente, Nino pianta la bandiera tricolore anche alle Olimpiadi di Roma, nel 1960, dove aggiunge un’altra medaglia d’oro alla sua collezione. Ha soli 22 anni, quando sale sul gradino più alto del podio dopo aver vinto tutti e quattro gli incontri previsti per la categoria pesi welter. Ai Giochi della Capitale, Nino sarà preferito anche ad una leggenda come Cassius Clay, al quale soffierà la Coppa Val Barker, assegnata al pugile migliore del torneo dal punto di vista tecnico.

La grande rivalità con Emile Griffith

Un anno dopo il trionfo olimpico, Benvenuti fa il suo esordio tra i professionisti. L’apice di questa nuova avventura verrà raggiunto con quella che passerà alla storia come la “trilogia”, ossia i tre incontri contro il pugile afroamericano Emile Griffith, detentore della cintura nella categoria pesi medi.

Dopo aver vinto il primo combattimento e perso il secondo, la corsa al titolo si risolverà in favore di Benvenuti nel terzo incontro tenutosi il 4 marzo del 1968, a New York, nel tempio del Madison Square Garden. Il pugile italiano avrà la meglio ai punti diventando il nuovo campione del mondo.

Oltre alla rivalità con Griffith, resta storica anche quella con Sandro Mazzinghi. Tra i più grandi successi di Nino Benvenuti nella boxe c’è anche la cintura dei Pesi superwelter conquistata proprio ai danni dell’avversario italiano il 18 giugno 1965 di fronte al pubblico di San Siro. Il 17 dicembre dello stesso anno, ma al Palazzo dello Sport di Roma, riuscirà a difendere il titolo vinto sei mesi prima battendo ancora Mazzinghi.

L’epilogo della carriera da pugile di Nino Benvenuti

La fine della carriera di Benvenuti sul ring sarà una sorta di passaggio di consegne ad un atleta considerato allora un outsider, ma che avrebbe scritto pagine importanti nel pugilato. Si tratta dell’argentino Carlos Monzón, capace di battere Benvenuti nel suo momento più alto e a casa sua, a Roma, il 7 novembre del 1970. Anche la rivincita, disputata a Montecarlo sei mesi più tardi, sarà dell’argentino e segnerà di fatto l’epilogo del lungo viaggio sportivo di Benvenuti.

Il pugile di Isola d’Istria si congederà dal ring con un bilancio di 82 vittorie, di cui 35 per ko e appena sette sconfitte.

Oggi Benvenuti figura tra i più grandi pugili di tutti i tempi sia per la World Boxing Hall of Fame sia per la International Boxing Hall of Fame. E non potrebbe essere diversamente per uno dei più alti rappresentanti della nobile arte nella storia di questo sport.