Di Redazione William Hill News
18 Luglio 2022
Si è corsa ieri, domenica 17 luglio, la quindicesima tappa del Tour de France 2022, la Rodez-Carcassone, di 202,5 chilometri. A conquistarla è stato Jasper Philipsen, corridore belga dell’Alpecin Deceuninck, che ha tagliato il traguardo in 4h27’27” davanti a Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo). La maglia gialla resta sulle spalle di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), rimasto coinvolto in una serie di cadute, con protagonista anche il suo compagno di squadra, il belga Tiesj Benoot. La caduta del danese è arrivata a circa 57 chilometri dalla fine della tappa: nonostante ciò, il corridore ha cambiato bici ed è ripartito senza conseguenze. È stata una tappa, la quindicesima, non particolarmente fortunata per diversi ciclisti: Primoz Roglic, infatti, è stato costretto a dare forfait a causa dei noti problemi alla spalla e alla zona lombare. Brutta giornata anche per Steven Kruijswijk – corridore olandese del Team Jumbo Visma ed ex vincitore del Giro d’Italia – caduto a 70 chilometri dal traguardo e portato in ospedale per accertamenti con sospetta frattura della spalla. Assenti anche il danese Magnus Cort Nielsen (EF Education) e l’australiano Simon Clarke (Israel PT), entrambi risultati positivi al Covid. Gli italiani Luca Mozzato e Andrea Pasqualon chiudono rispettivamente all’ottavo e al nono posto. Oggi giornata di riposo: si riprende domani, con la Carcassonne-Foix di 178,5 chilometri.
Tour de France, la top 30 provvisoria
1 VINGEGAARD Jonas Jumbo-Visma 59:58:28
2 POGAČAR Tadej UAE Team Emirates 2:22
3 THOMAS Geraint INEOS Grenadiers 2:43
4 BARDET Romain Team DSM 3:01
5 YATES Adam INEOS Grenadiers 4:06
6 QUINTANA Nairo Team Arkéa Samsic 4:15
7 MEINTJES Louis Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux 4:24
8 GAUDU David Groupama – FDJ ,,
9 PIDCOCK Thomas INEOS Grenadiers 8:49
10 MAS Enric Movistar Team 9:58
11 VLASOV Aleksandr BORA – hansgrohe 10:32
12 LUTSENKO Alexey Astana Qazaqstan Team 11:23
13 POWLESS Neilson EF Education-EasyPost 18:11
14 JUNGELS Bob AG2R Citroën Team 23:19
15 MADOUAS Valentin Groupama – FDJ 27:10
16 SÁNCHEZ Luis León Bahrain – Victorious 27:44
17 PINOT Thibaut Groupama – FDJ 27:48
18 KONRAD Patrick BORA – hansgrohe 31:16
19 MAJKA Rafał UAE Team Emirates 35:17
20 CARUSO Damiano Bahrain – Victorious 44:45
21 KUSS Sepp Jumbo-Visma 44:49
22 TEUNS Dylan Bahrain – Victorious 55:06
23 MOLLEMA Bauke Trek – Segafredo 59:04
24 PARET-PEINTRE Aurélien AG2R Citroën Team 59:50
25 MCNULTY Brandon UAE Team Emirates 1:00:05
26 KÄMNA Lennard BORA – hansgrohe 1:00:28
27 JORGENSON Matteo Movistar Team 1:01:04
28 URÁN Rigoberto EF Education-EasyPost 1:02:56
29 FROOME Chris Israel – Premier Tech 1:05:34
30 IZAGIRRE Ion Cofidis 1:07:49
Tour de France 2022, il programma settimanale
Dopo il lunedì di riposo, il Tour de France riprende domani (sedicesima tappa) con la Carcassonne-Foix di 178,5 chilometri, vinta nell’ultima occasione (2019) dal britannico Simon Yates. Una tappa particolarmente impegnativa, specie negli ultimi 60 chilometri. Nella prima parte i corridori affronteranno subito il Côte de Saint-Hilarie, con 1500 metri di salita al 6,6% di pendenza media, seguito, dopo 20 chilometri circa, dal Col de l’Espinas, con 5.3 chilometri al 5% di pendenza. Una gara destinata a infiammarsi nella seconda parte, con le due salite più dure di questa frazione: si parte con il Port de Lers, una ascesa di 11.4 chilometri, con una pendenza media del 7% pressoché costante, ad esclusione di un primo tratto al 10% di pendenza. Dopo la discesa, il gruppo dovrà affrontare la salita del Mur de Péguère, con ascesa di 9,3 chilometri e pendenza media del 7,9%, con tratti che arrivano al 18% negli ultimi 3000 metri. Superata la vetta, la strada scende per i successivi 27 chilometri, fino al traguardo di Foix.
Mercoledì 20 luglio inizia il rush finale del Tour de France 2022, con la diciassettesima tappa, la Saint Gaudens-Peyragudes di 129,7 chilometri. Si tratta di una frazione breve, ma con pianura praticamente del tutto assente nella seconda parte. I corridori, infatti, dovranno scalare in rapida successione quattro GPM, tre dei quali di prima categoria: il Col d’Aspin (12 chilometri, con pendenza medica 6,5% e punte del 9,5%), l’Horquette d’Ancizan (8,2 chilometri con pendenza media 5,1% e punte al 9%), il Col de Val Louron-Azet (10,7 chilometri con pendenza media 6,8% e punte al 9%) e infine la salita finale verso il traguardo di Peyragudes, che misura (8 chilometri con pendenza media del 7,8%, ma con punte del 16% proprio nel finale).
Il giorno dopo, giovedì 21 luglio, è tempo della diciottesima tappa, la Lourdes-Hautacam di 143,5 chilometri. Si tratta dell’ultima frazione di alta montagna per la Grande Boucle, caratterizzata da tre GPM pirenaici molto impegnativi, ma che potrebbero rappresentare l’ultima opportunità per i corridori di cambiare radicalmente la classifica generale. Dopo 60 chilometri di pianura, negli ultimi 80 i corridori incontreranno prima il Col d’Aubisque (16,4 chilometri con pendenza media 7,1%), poi il Col de Spandelles (10,3 chilometri con pendenza media 8,3%) prima della scalata finale verso Hautacam.
La diciannovesima tappa, la Castelnau-Magnoac-Cahors di 188,5 chilometri, si corre venerdì 22 luglio. Una tappa dal profilo altimetrico poco impegnativo, a differenza delle precedenti: i ciclisti, infatti, si troveranno davanti due soli GPM di quarta categoria.
La tappa numero 20, la Lacapelle-Marival-Rocamadour (cronometro individuale) di 40,7 km andrà in scena sabato 23 luglio e rappresenterà quasi una sorta di ultima possibilità per chi dovrà cercare di recuperare tempo, così come sarà l’ultima vera prova di forza per chi si presenterà in maglia gialla. La lunga cronometro, infatti, non presenta particolari difficoltà altimetriche, ad eccezione di due tratti in leggera ma costante salita negli ultimi chilometri.
Il Tour de France 2022 chiude i battenti domenica 24 luglio (ventunesima tappa), con la Parigi La Défense Arena-Parigi Champs-Élysées di 116 km. Una tratta pianeggiante e poco impegnativa, con la passerella conclusiva, la volata attesissima e il podio finale sui Campi Elisi.
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