Il primo verdetto può già arrivare: sabato, con quattro giornate d’anticipo, l’Empoli potrebbe già festeggiare il ritorno in Serie A. Serve però un incastro di risultati: la squadra di Dionisi deve vincere ad Ascoli, e contemporaneamente la Salernitana deve perdere a Monza. In realtà, per la certezza “quasi” matematica, all’Empoli potrebbe bastare un pareggio dei campani (ma sempre con il successo contro l’Ascoli): infatti, in caso di arrivo a pari punti tra le due, varrebbero gli scontri diretti e all’andata gli azzurri hanno sconfitto la Salernitana per 5-0. Questo significa che alla squadra di Castori servirebbe un 6-0 alla penultima per poter superare l’Empoli e, considerando che la capolista ha perso solo una partita in stagione, la circostanza sembra altamente improbabile. Ma potrebbe anche essere il giorno della matematica retrocessione dell’Entella, ultima da mesi e senza vittorie da gennaio. Ecco comunque il programma completo: tutte le partite si giocheranno in contemporanea.

Sabato 1 maggio, ore 14

Ascoli-Empoli

Brescia-Spal

Cosenza-Pescara

Cremonese-Reggina

Frosinone-Pisa

Lecce-Cittadella

Reggiana-Pordenone

Salernitana-Monza

Venezia-Chievo

Entella-Vicenza

Numeri e curiosità

Per la 20ª volta Ascoli ed Empoli si affronteranno al Del Duca. La sfida si è disputata 4 volte in Serie A, 9 in Serie B e 6 in C. Tra le mura amiche, i bianconeri hanno vinto 8 volte – di cui tre in B – con 7 pareggi e 4 successi dell’Empoli. Al momento, l’Ascoli sarebbe matematicamente salvo perché, nonostante il quintultimo posto, i cinque punti di vantaggio sul Cosenza quartultimo non permetterebbero lo svolgimento dei playout. È però un vantaggio che va mantenuto per quattro giornate intere, e un mezzo passo falso potrebbe costringere i bianconeri agli spareggi: per questo, nonostante la difficoltà della gara, la squadra di Sottil deve cercare la vittoria. All’andata al Castellani finì 1-1, con vantaggio di Bajic e pareggio di Moreo. L’ultima volta, nel 2018, vinse l’Empoli (poi promosso a fine campionato) per 2-1 con gol di Krunic e Ninkovic.

È una sfida importante per la zona playoff Brescia-Spal, due squadre che l’anno scorso si sono affrontate in Serie A. È anche una sfida di tanti pareggi, soprattutto al Rigamonti: in 19 precedenti, ben 11 sono i pari, con 6 vittorie dei lombardi e 3 dei ferraresi. L’ultima sfida a Brescia è del luglio 2020, 2-1 dei padroni di casa con doppietta di Zmhral per ribaltare l’iniziale vantaggio di Dabo. All’andata vinse il Brescia al Mazza per 2-3: per la Spal doppietta di Valoti, per le Rondinelle andarono a segno Jagiello, Donnarumma e Bjarnason. La Spal è settima a 50 punti e viene dalla sconfitta interna contro l’Ascoli, il Brescia dopo un ottimo momento è ora decimo a 44 punti, a -5 dalla zona playoff ed è reduce dal k.o. per 4-2 contro l’Empoli.

Fondamentale per la zona salvezza Cosenza-Pescara. I calabresi devono vincere per sfruttare al massimo il contemporaneo impegno dell’Ascoli contro l’Empoli, ma anche agli abruzzesi servono necessariamente i tre punti per agganciare proprio il Cosenza a 32. È un periodo complicato per entrambe: la squadra di Occhiuzzi è reduce da tre sconfitte di fila, l’ultima delle quali contro il Pisa per 3-0. Quella di Grassadonia, penultima, invece viene dal pareggio acciuffato in extremis contro l’Entella nel recupero di martedì (1-1), un’occasione sprecata per mettere in classifica punti fondamentali per la salvezza. I precedenti sono 28, con 13 successi dei calabresi, 11 pari e 4 vittorie del Pescara, ma i tre punti mancano al San Vito-Marulla, per i rossoblù, dal 2009. All’andata finì 0-0.

Per la Reggina di Baroni, la sfida contro la Cremonese sarà importantissima per continuare a sognare i playoff. Gli amaranto, infatti, hanno appena due punti in meno del Chievo, ottavo, e sono ampiamente in corsa per un posto tra le prime otto. Difficile pensarlo quando, a dicembre, l’ex tecnico del Benevento prese la squadra quartultima. I precedenti, poi, sono a favore dei calabresi, che hanno vinto 8 volte con la Cremonese contro i 3 successi lombardi (4 i pareggi). La Reggina viene da cinque risultati utili di fila (tre vittorie, due delle quali consecutive) mentre la Cremonese, risollevatasi dopo un periodo difficile, è dodicesima a 43 punti, ma è reduce dalla sconfitta per 2-1 contro il Monza. All’andata finì 1-0 per gli amaranto con gol di Folorunsho.

Sfida valida per la seconda metà della classifica Frosinone-Pisa. I ciociari non vincono da sette partite (2-1 al Cosenza lo scorso 6 marzo) e non hanno mai trovato i tre punti con Fabio Grosso, subentrato ad Alessandro Nesta il 23 marzo: in quattro partite, l’ex tecnico del Brescia ha raccolto solamente due punti, e viene dalla sconfitta per 2-o subita sul campo del Pordenone. Il Pisa, dopo tre k.o. consecutivi, ha raccolto quattro punti nelle ultime due con il successo sul Cosenza e il pari col Pordenone. I nerazzurri sono undicesimi a 44, a -5 dall’ottavo posto del Chievo. Curiosità: a parte il 3-1 per il Pisa del novembre 2008, in Serie B tra le due squadre è sempre finita in pareggio: negli altri sei incontri, quattro sono stati gli 0-0 (compreso quello dell’andata) e due gli 1-1.

Si gioca tanto il Lecce nella sfida interna col Cittadella. I salentini sono secondi, a +1 sulla Salernitana, mentre i veneti sono sesti a 50 punti, appena tre in più della Reggina nona. Per i granata, quindi, sarà importante non perdere per non rischiare di scivolare fuori dalla zona playoff, e anche per i giallorossi i tre punti sono obiettivo fondamentale per non rischiare l’eventuale sorpasso della Salernitana. Con la vittoria sul Vicenza nell’ultimo turno, la squadra di Corini ha ripreso a fare punti dopo la sconfitta a sorpresa contro la Spal al Via del Mare, mentre il Cittadella ha vinto il derby contro il Chievo ed è reduce da tre risultati utili consecutivi. La squadra di Venturato è una vera e propria bestia nera per il Lecce: su cinque precedenti, i giallorossi non hanno mai vinto, collezionando due pari e tre sconfitte. E che sconfitte: 0-3, 1-5, 1-4. All’andata finì 2-2, con doppietta di Coda e gol di Ogunseye e Tavernelli.

Un’altra gara importante per la zona salvezza è Reggiana-Pordenone. I ramarri vengono dal pari col Pisa nel recupero di martedì e, con Domizzi in panchina, hanno ripreso a fare punti dopo un girone di ritorno molto complicato: ora, sono tredicesimi a 41 punti, a +9 sul quartultimo posto. Gli emiliani, invece, sono scivolati al terzultimo posto a 31 punti, una posizione che al momento vuol dire retrocessione diretta. All’andata è finita 3-0 per il Pordenone con gol di Zammarini, Diaw e Ciurria (il migliore dei suoi nelle ultime giornate).

Come accennato in apertura, Salernitana-Monza potrebbe essere decisiva per tante ragioni. Una mancata vittoria per i campani, infatti, potrebbe significare non solo Serie A diretta per l’Empoli, ma anche una mini-fuga del Lecce al secondo posto. La squadra di Castori, quindi, deve vincere assolutamente per proseguire il testa a testa con i salentini e una lotta al secondo posto che significherebbe Serie A diretta. Nelle ultime cinque uscite, i granata ne hanno vinte quattro, tranne proprio lo scontro diretto col Lecce. Il Monza, invece, ha perso tanto terreno con le prime due posizioni: ne ha perse tre delle ultime cinque e ha raccolto solo due punti contro Entella e Pescara, ultime due della classifica. Il successo sulla Cremonese dell’ultimo turno ha riportato Brocchi al quarto posto, a +2 sul Venezia (e a -5 proprio dalla Salernitana), ma la promozione diretta sembra ormai troppo lontana. Su undici precedenti all’Arechi il bilancio è di 6 vittorie granata, quattro pareggi e solo un successo brianzolo, ma all’andata ha vinto il Monza per 3-0.

Derby in ottica playoff quello tra Venezia e Chievo. I lagunari hanno perso l’ultima contro la Salernitana in pieno recupero (al 90′ erano avanti 1-0, prima della doppietta di Cedric Gondo). Così, ora la squadra di Zanetti è quinta a 53 punti, a -7 dai campani e a -2 dal quarto posto del Monza, fondamentale per i playoff perché evita il turno preliminare. Contro, un Chievo che non vince da due partite (e che nel recupero di martedì ha fermato l’Empoli sul 2-2), ottavo e a rischio di scivolare fuori dalla griglia in caso di sconfitta. Le due squadre si sono affrontate in Serie A nel 2001/02 (due pareggi) e in B il bilancio è di una vittoria a testa, con un pari, quello dell’andata per 1-1.

Ha poco da chiedere al campionato l‘Entella, che ospita il Vicenza quattordicesimo. I liguri, nel recupero di martedì, hanno visto sfumare la vittoria sul Pescara, che comunque avrebbe significato poco per il campionato: per salvarsi, dovrebbero vincerle tutte di qui alla fine e sperare che l’Ascoli faccia pochi punti in 4 giornate, in modo da disputare i playout. Una situazione abbastanza disperata quindi. Contro, il Vicenza ha invece bisogno di punti per chiudere al più presto il discorso salvezza, visto che i biancorossi sono a 41 punti, quattro in più dell’Ascoli e nove in più del Cosenza.