Italia-Sudafrica è una sfida che porta con sé, allo stesso tempo, i ricordi del più bel trionfo e della peggiore sconfitta nella storia della nazionale azzurra di rugby. Per la prima volta domani, giovedì 4 ottobre 2019, questo match si disputerà ai Mondiali e sarà decisivo per la qualificazione ai quarti di finale della manifestazione iridata che sta andando in scena in Giappone. Si gioca a Shizuoka quando in Italia saranno le ore 11:45 del mattino. La partita sarà trasmessa in diretta tv su Raidue e si potrà vedere anche in streaming tramite RaiPlay.

A guardare adesso la classifica del Girone B ci si potrebbe esaltare, perché l’Italia è beatamente prima con 10 punti, seguita dalla Nuova Zelanda con 9 poi il Sudafrica con 5 e Namibia e Canada ferme a zero punti. Ma è tutta una questione di calendario. Gli azzurri, infatti, hanno avuto un inizio “facile” contro le due squadre più deboli, contro le quali hanno potuto rimediare anche il bonus offensivo (che spetta a chi segna almeno quattro mete).

Nel match d’esordio contro la Namibia il 22 settembre i ragazzi di Conor O’Shea si sono imposti 47-22, poi contro il Canada hanno fatto anche meglio vincendo 48-7. Il Sudafrica, invece, ha avuto un inizio duro contro la principale pretendente al titolo iridato, la Nuova Zelanda. Gli All Blacks si sono imposti per 23-13, ridimensionando un po’ le aspirazioni degli Springboks, che poi si sono subito ripresi sconfiggendo la Namibia per 57-3. Ricordiamo che ai quarti si qualificheranno solo le prime due classificate di ogni girone e per il gruppo B le indiziate sono proprio Nuova Zelanda (che l’Italia incontrerà il 12 ottobre) e Sudafrica.

Italia-Sudafrica, precedenti

Tra Italia e Sudafrica ci sono 14 precedenti e quello di domani sarà dunque il loro quindicesimo incontro, ma il primo in Coppa del Mondo. Finora il bilancio è di 13 vittorie per gli Springboks e un solo successo per gli azzurri. Le mete messe a segno sono state 89 per i sudafricani e 14 per gli italiani, mentre per quanto riguarda i punti segnati il Sudafrica guida 652 a 171.

La primissima volta che si sono affrontate è stato il 12 novembre 1995 a Roma, quando il Sudafrica arrivò nella Capitale da campione del mondo in carica e si impose per 40-21. Tra i successivi 13 incontri ce ne sono due da annotare: quello del 19 giugno 1999 a Durban e quello del 19 novembre 2016 a Firenze. Nel primo caso il Sudafrica vinse per 101-0, un risultato umiliante per la nazionale italiana, il peggiore della sua storia. Gli Springboks erano guidati da Nick Mallet, che poi, otto anni dopo, arrivò proprio sulla panchina azzurra.

Nel novembre 2016, invece, allo stadio Artemio Franchi di Firenze, arrivò uno dei successi più inaspettati e gloriosi della storia del rugby italiano. Gli azzurri, guidati dall’attuale capitano Sergio Parisse e allenati solo da pochi mesi da Conor O’Shea, si imposero per 20-18. Da allora si sono incontrati solo un’altra volta, il 25 novembre 2017, e il Sudafrica si è potuto prendere la rivincita per la sconfitta di Firenze, vincendo per 35-6.

Italia-Sudafrica: il XV degli azzurri

Per il match contro il Sudafrica il ct azzurro, l’irlandese Conor O’Shea, effettua solo tre cambi rispetto alla formazione che ha vinto contro il Canada. Prima di tutto, torna in campo il capitano Sergio Parisse, che va a occupare il posto di terza linea centro e sarà fondamentale, come sempre, per le rimesse laterali, mentre Negri torna in panchina. La seconda novità è Tebaldi come mediano di mischia, che ha il duro compito di fare la guardia sul temibile de Klerk. E poi c’è Morisi che va a occupare il posto di secondo centro, mentre Bisegni finisce in tribuna e Campagnaro sarà schierato su un’ala per affrontare il fortissimo Kolbe. Benvenuti è l’altra ala, Minozzi è l’estremo, l’apertura Pollard ha il compito di distribuire i calci, Hayward è primo centro e dovrà placcare de Allende, mentre Allan è il mediano di apertura e si occuperà dei calci. In pratica il ct ha deciso di affidarsi al “cuore” della Benetton Treviso, da cui provengono ben 14 dei giocatori divisi tra formazione titolare e panchina, mentre quattro sono delle Zebre e gli altri cinque giocano in campionati stranieri.

Formazione titolare:
#15 Matteo Minozzi (Wasps, 15 caps)
#14 Tommaso Benvenuti (Benetton Rugby, 61 caps)
#13 Luca Morisi (Benetton Rugby, 28 caps)
#12 Jayden Hayward (Benetton Rugby, 22 caps)
#11 Michele Campagnaro (Harlequins, 45 caps)
#10 Tommaso Allan (Benetton Rugby, 53 caps)
#9 Tito Tebaldi (Benetton Rugby, 34 caps)
#8 Sergio Parisse (Tolone, 141 caps) – capitano
#7 Jake Polledri (Gloucester, 12 caps)
#6 Abraham Steyn (Benetton Rugby, 35 caps)
#5 Dean Budd (Benetton Rugby, 25 caps)
#4 David Sisi (Zebre Rugby Club, 8 caps)
#3 Simone Ferrari (Benetton Rugby, 27 caps)
#2 Luca Bigi (Zebre Rugby Club, 23 caps)
#1 Andrea Lovotti (Zebre Rugby Club, 39 caps)

In panchina:
#16 Federico Zani (Benetton Rugby 12 caps)
#17 Nicola Quaglio (Benetton Rugby, 13 caps)
#18 Marco Riccioni (Benetton Rugby, 6 caps)
#19 Federico Ruzza (Benetton Rugby, 17 caps)
#20 Alessandro Zanni (Benetton Rugby, 116 caps)
#21 Sebastian Negri (Benetton Rugby, 21 caps)
#22 Callum Braley (Gloucester, 4 caps)
#23 Carlo Canna (Zebre Rugby Club, 38 caps)

Italia-Sudafrica: il XV degli Springboks

Il ct degli Springboks Rassie Erasmus schiera la sua formazione migliore perché la partita contro l’Italia non è da sottovalutare e perché c’è un disperato bisogno di vincere per mettere al sicuro la qualificazione ai quarti di finale. L’arbitro è il 40enne inglese Wayne Barnes, di professione avvocato, considerato uno dei migliori al mondo nonostante la svista dei mondiali 2007 che valse l’eliminazione ai quarti degli All Blacks contro la Francia. Questo, ormai, è il suo quarto mondiale.

Formazione titolare:
#5 Willie le Roux (Toyota Verblitz, 57 caps)
#14 Cheslin Kolbe (Stade Toulousain, 11 caps)
#13 Lukhanyo Am (Cell C Sharks, 11 caps)
#12 Damian de Allende (DHL Stormers, 42 caps)
#11 Makazole Mapimpi (Cell C Sharks, 10 caps)
#10 Handré Pollard (Vodacom Bulls, 43 caps)
#9 Faf de Klerk (Sale Sharks, 26 caps)
#8 Duane Vermeulen (Vodacom Bulls, 50 caps)
#7 Pieter-Steph du Toit (DHL Stormers, 51 caps)
#6 Siya Kolisi (DHL Stormers, 45 caps) – capitano
#5 Lood de Jager (Vodacom Bulls, 41 caps)
#4 Eben Etzebeth (DHL Stormers, 81 caps)
#3 Frans Malherbe (DHL Stormers, 33 caps)
#2 Bongi Mbonambi (DHL Stormers, 31 caps)
#1 Tendai Mtawarira (Cell C Sharks, 113 caps)

In panchina:
#16 Malcolm Marx (Emirates Lions, 28 caps)
#17 Steven Kitshoff (DHL Stormers, 42 caps)
#18 Vincent Koch (Saracens, 16 caps)
#19 RG Snyman (Vodacom Bulls, 18 caps)
#20 Franco Mostert (Gloucester, 34 caps)
#21 Francois Louw (Bath, 71 caps)
#22 Herschel Jantjies (DHL Stormers, 6 caps
#23 Frans Steyn (Montpellier, 62 caps)