Non si deve tralasciare nulla in questi momenti rossoneri molto complicati. Un mio amico, il 28 ottobre, si è rivolto anche ai Santi, a quel San Giuda Taddeo, conosciuto e benedetto patrono delle cause difficili e disperate. È venuta, dunque, la prima vittoria della gestione Pioli, grazie alla rete di Suso, “il Cardellino”, che è tornato a far sentire il suo suono melodioso nell’aria di San Siro nel match contro la Spal. Chissà che il #susoout possa diventare presto un #susoin, alla vigilia di un trittico da brividi contro Lazio, Juventus e Napoli. Soprattutto anche grazie al suo splendido, coraggioso e onesto post su Instagram, dove riconosce quanto siano state giuste e meritate le recenti critiche nei suoi confronti, chiudendo con un “Sempre Forza Milan!”.

Concludo il discorso sulla sfida di giovedì sera, ribadendo di non essere d’accordo su molte valutazioni e giudizi nei confronti di Paquetà, che finalmente mi sembra abbia intrapreso il giusto cammino verso una sua consacrazione, anche se la strada appare ancora molto lunga. Dopo il solito primo tempo più ombre che luci, ancora alterno e pallido, nella ripresa il brasiliano ha offerto una prestazione più incisiva, continua, ricca di spunti, protagonista in ogni parte del campo. Ha sbagliato certo un paio di buone opportunità in area, ma il fatto di trovarsi al vertice della tensione mi sembra già un significativo passo avanti.
Contro la arrembante Lazio di questi tempi, il Milan comunque dovrà presentarsi con un altro ritmo e con un’altra qualità, per riuscire a regalare una serata spettacolare e un risultato di prestigio che i tifosi attendono da ormai molte settimane.

Vorrei toccare però un altro tema che tocca più il futuro che il presente, il contratto di Donnarumma. Un esito felice della trattativa confermerebbe le intenzioni della proprietà, illustrate dall’Amministratore Delegato Ivan Gazidis nell’ultima assemblea degli azionisti. Quelle di un Fondo che voglia costruire qualcosa di grande, magari non nel brevissimo tempo, ma certamente non in dieci anni, tempi troppo lunghi per qualsiasi progetto. In questo senso, sono smentite le voci di contatti con il gruppo LVHM, il marchio del lusso guidato da Bernard Arnault, che qualche indiscrezione sostiene interessato all’acquisizione del Milan.

Tornando all’assemblea degli azionisti, le parole di Ivan Gazidis devono essere però comprovate dai fatti. Molto si capirà nelle prossime settimane, quando entrerà nel vivo, appunto, la trattativa legata al rinnovo di Gigio Donnarumma, l’unico e vero prospetto di fuoriclasse nella rosa rossonera. Sono già trapelate indiscrezioni circa la richiesta del suo agente Mino Raiola, che parlano di ingaggio quadriennale stabilito in otto milioni di euro dal 2021, anno della scadenza del suo contratto, al 2025. Queste cifre cozzano pesantemente con le intenzioni del Club di Via Aldo Rossi, che vorrebbe invece ridurre il suo ingaggio, oggi di sei milioni di euro, portandolo a 4.5, ma estendendolo di un anno.

Dallo Zenit al Nadir insomma, con il pericolo che la trattativa sfoci in un nulla di fatto e che il Milan veda, giorno dopo giorno, scendere il valore di Gigio, in scadenza nel giugno 2021. Insomma, ripeto, il mancato accordo e il dunque possibile addio di Donnarumma smentirebbero di fatto le promesse del fondo Elliott, che, cedendo il suo gioiello più prezioso, sarebbe indiziato di voler ridimensionare il progetto invece di rilanciarlo. Quando Gazidis parla di un monte ingaggi troppo sovradimensionato potrebbe anche avere ragione, ma sono altri giocatori in rosa che forse non valgono il lauto compenso a loro attribuito.

Donnarumma è uno dei top player mondiali e, come tutte le stelle del firmamento calcistico internazionale, deve essere onorato con il giusto riconoscimento economico. Il Barcellona e il Tottenham sembra abbiano già sondato Raiola, ma, nel panorama dei portieri, molti club, in generale, hanno il problema di un rapido ricambio. Nessun giovane pare mostrare però le immense qualità di Gigio, che vorrebbe comunque fortemente rimanere al Milan. La sua volontà, insomma, è quella di continuare la sua meravigliosa avventura in maglia rossonera, ma la proprietà deve onorare la volontà del suo Campione, migliorando la rosa quanto a competitività e ambizioni. Altrimenti da parte del Fondo Elliott sarebbero solo parole, che si perdono nel vento dove potrebbe perdersi anche un grande Campione, Gigio Donnarumma!