Il campionato NBA 2019-2020 sta per archiviare la sua terza settimana di gare con una notte molto interessante in cui si annunciano come protagoniste le squadre di Los Angeles. Sia i Lakers sia i Clippers sono stati finora trai team più solidi, che hanno offerto un gioco concreto e ben organizzato e ora si apprestano ad affrontare due avversarie molto agguerrite.

Proprio i Lakers dominano la classifica della Western Conference con otto vittorie e solo due sconfitte in questa prima e intensa fase del campionato. Sono seguiti dagli Utah Jazz, che però hanno già disputato la loro undicesima partita, e contano otto successi e tre ko. I Clippers al momento sono terzi e hanno sette vittorie e tre sconfitte proprio come Denver Nuggets e Houston Rockets (gli avversari di questa notte).

Nella Eastern Conference, invece, troviamo gli scatenati Boston Celtics con otto vittorie e una sola sconfitta, che stanotte accolgono i Washington Wizards contro cui possono certamente consolidare il loro primato. La squadra della capitale, infatti, è solo penultima con ben sei ko su otto match disputati. Dietro i Celtics troviamo ben quattro squadre con sette vittorie e tre sconfitte: Milwaukee Bucks, Miami Heat, Toronto Raptors e Philadelphia 76ers, mentre gli Indiana Pacers hanno giocato già undici match e sono a quota sette successi e quattro sconfitte.

Houston Rockets – Los Angeles Clippers

C’è grande attesa intorno al match tra Rockets e Clippers e uno dei grandi interrogativi è se ci sarà o no Paul George. Il sei volte All-Star è stato il grande acquisto dei Clippers insieme con Kawhi Leonard, ma non ha ancora giocato neanche un match con la sua nuova squadra. Colpa dell’operazione alla spalla cui si è dovuto sottoporre per rimediare a una lesione al tendine che lo ha limitato nella sua ultima stagione con Oklahoma City Thunder. Negli ultimi giorni si era diffusa l’ipotesi che proprio contro i Rockets George potesse finalmente esordire con la maglia dei Clippers, ma il coach Doc Rivers è sembrato pessimista, per questo è probabile che l’atteso ritorno in campo slitti al match contro i Pelicans del 15 novembre.

Intanto i Clippers, anche senza George, se la sono cavata abbastanza bene finora con sette vittorie e tre sconfitte. Sono reduci da due successi consecutivi in casa: 107-101 contro Portland e 98-88 contro i campioni in carica dei Toronto Raptors. Dei tre ko rimediati, l’ultimo è stato in casa, lo scorso 7 novembre, contro Milwaukee (124-129), i primi due, invece, in trasferta contro Utah Jazz (110-96) e contro i Phoenix Suns (130-122). L’unico successo fuori casa è quello a San Francisco, contro i Golden State Warrios, con il risultato di 122-141, lo scorso 25 ottobre.

L’ultimo match giocato dai Rockets prima di ospitare i Clippers è stato quello vinto in trasferta a New Orleans per 122-116 contro i Pelicans in cui milita anche l’azzurro Nicolò Melli. È stata una partita particolarmente importante soprattutto per un giocatore: James Harden. Colui che è riconosciuto da tutti come una delle migliori guardie tiratrici di tutti i tempi ha raggiunto un risultato importante: nelle prime dieci partite di questa stagione (e quella contro i Pelicans è stata la decima) ha segnato 373 punti.

Da ben 50 anni, ossia nel dopo Wilt Chamberlain, nessuno era riuscito a segnare così tanto in NBA. Harden ha così superato la media di 36.9 di Michael Jordan nel 1986-87 e nel 1988-89. Ora può puntare a superare Air Jordan nella media stagionale: il record è di 37.1 punti nel campionato 1986-87. È un traguardo raggiungibile da Harden che è in forte crescita: ha infatti cominciato la stagione in sordina con “soli” 19 punti nel match d’esordio contro Milwaukee e 29 nella seconda giornata (prima sfida con i Pelicans), ma dalla quarta partita in poi è letteralmente esploso: basti pensare ai 59 punti contro Washington.

In questa stagione Rockets e Clippers si sono incontrati una volta sola a Los Angeles, durante la preparazione, e la squadra di Houston si è imposta per 109-96 lo scorso 4 ottobre. Nella passata stagione, ma sempre nel 2019, si sono affrontate il 4 aprile a Los Angeles e hanno vinto sempre i Rockets per 135-103. Nel 2018 ci sono state sei sfide, con tre vittorie a testa.

Los Angeles Lakers – Golden State Warriors

Settimana di sfide back-to-back per i Lakers che si ritrovano ad affrontare, in due serate consecutive, due match importanti. La scorsa notte hanno vinto 123-115 in casa dei Phoenix Suns, trascinati dai soliti Anthony Davis e LeBron James, ma anche da un ottimo Kyle Kuzma, autore di 8 punti decisivi nel finale. Per i gialloviola è stata forse la partita che ha consacrato il suo gioco di squadra, suggellato da 39 assist, che è il massimo raggiunto in oltre dieci anni. La squadra di Los Angeles ha inoltre mandato ben sei suoi giocatori in doppia cifra.

Ora ci sono poche ore di tempo per volare dall’Arizona alla California: i Lakers, infatti, questa notte tornano in campo contro i Golden State Warriors, la cui ultima sfida è stata invece quella di due sere fa, in casa, contro gli Utah Jazz. Per i finalisti delle ultime cinque edizioni dell’NBA è arrivata una cocente sconfitta per 108-122. La serie dei ko è già arrivata a nove a fronte di due soli successi.

Quell’ultima posizione nella Western Conference non rende giustizia ai vincitori di tre degli ultimi cinque campionati e forse non è neanche il problema più grave, visto che la franchigia di San Francisco si ritrova anche a dover affrontare infortuni gravi di giocatori molto importanti e per i quali i tempi di recupero sono ancora incerti.

Dopo Klay Thompson, che è alle prese con una lunga riabilitazione dopo la rottura del crociato del ginocchio rimediata durante le Finals della scorsa stagione, si è fermato anche Stephen Curry, che si è rotto la mano sinistra nel match contro i Phoenix Suns. La guardia dei Warriors aveva iniziato la stagione con una media di 20.3 punti a match, 6.5 assist e 5 rimbalzi, ma si è dovuto operare a inizio novembre e ora ha comunicato che servirà una nuova operazione a dicembre. Curry ha promesso che farà di tutto per tornare in campo entro la fine della stagione.

Lakers e Warriors in questa stagione si sono già incontrati quattro volte, ma solo nella fase di preparazione, sempre a ottobre: il 6 a San Francisco hanno vinto i Lakers 123-101, il 15 a Los Angeles ancora una vittoria hanno avuto la meglio i padroni di casa per 104-98, il 17 stesso posto, stessa squadra vincitrice, questa volta per 126-93, mentre il 19 hanno vinto i Warriors in casa per 124-103.