Il Motomondiale nel weekend sbarca nuovamente in Germania, sul circuito del Sachsenring, dopo la cancellazione dell’evento del 2020 a causa della pandemia. La MotoGP si ritrova in pista a due settimane di distanza dal GP di Catalogna e, come avvenuto per il Gran Premio d’Italia del Mugello, gli spalti dedicati tradizionalmente ai tifosi rimarranno vuoti.

Sachsenring, la storia del circuito tedesco

Quello teutonico è un tracciato storico che per tanti anni ha ospitato il GP della Germania dell’Est, mentre dal 1998 è diventato stabilmente il circuito del GP di Germania, dopo che lo stesso evento era stato ospitato da Nürburgring, Solitude, Schottenring e Hockenheimring. La pista ha iniziato comunque ad ospitare corse già prima della nascita del Motomondiale (1949), poiché l’inaugurazione avvenne addirittura nel 1927 e da lì in poi vennero ospitate diverse corse del Campionato d’Europa FICM.  Nel 1937, con il primo evento chiamato Gran Premio di Germania, il circuito assume la denominazione che detiene attualmente, ovvero Sachsenring. Le attività sulla pista si interrompono con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale e riprenderanno solo nel 1949. Dal 1958 il circuito ospiterà il Gran Premio della Germania dell’Est, che però fino al 1960 non avrà rilevanza mondiale. Dal 1961 al 1972, invece, la tappa entrerà a far parte del Motomondiale affiancandosi sostanzialmente all’altro GP di Germania. Nel 1990 si tiene l’ultimo evento sul tracciato originario di 8,7 chilometri con le tre categorie  125cc-250cc-500cc, cui si affiancano Sound of Singles e le Superbike. Tre incidenti mortali, uno per ciascuna classe, portano però allo stop degli eventi per migliorare la sicurezza di piloti e spettatori.

A partire dal 1998, dunque, il Sachsenring torna ad ospitare il Motomondiale su un tracciato di 3,5 chilometri. Da allora ad oggi il GP di Germania si è sempre disputato, con la sola eccezione del 2020, anno in cui, come detto, è stata la pandemia a cancellare la tappa sul tracciato teutonico. Ovviamente, oggi a correre sono Moto 2, Moto 3 e MotoGP al posto delle tre vecchie categorie; inoltre dal 2019 si è aggiunta anche la MotoE. In passato il circuito tedesco ha dato tante soddisfazioni ai piloti italiani: nel 2001 ci fu addirittura il tris con Sanna nella 125, Melandri in 250 e Biaggi in 500. Nell’ultimo decennio, però, a farla da padrone sono stati gli spagnoli in sella alle Honda con Dani Pedrosa prima e Marc Márquez poi.

MotoGP, i favoriti del GP di Germania

A proposito di Marquez, lo spagnolo vanta su questo circuito 10 vittorie consecutive dal 2010 al 2019 (ottavo titolo mondiale quell’anno): la prima, nel 2010, risale alla classe 125, mentre nel 2011 e 2012 sono arrivate le vittorie in Moto2. La pista sinistrorsa pare si adatti meglio alle Honda: basti pensare che nell’era MotoGP il 78% delle vittorie sono andate proprio a moto nipponiche con Pedrosa, Rossi, Gibernau e Biaggi. L’otto volte campione del mondo non ha ancora recuperato la sua forma fisica migliore, ma è in crescita e vuole migliorare lo score nella classifica mondiale, sia personale sia per quanto riguarda i costruttori.

In Germania, però, ci arriva da leader Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha), che non solo non ha mai vinto al Sachsenring, ma non è riuscito nemmeno a salire sul podio. Potrebbe essere la gara giusta, insomma, Ducati permettendo. Ad insidiare il francese saranno soprattutto tre alfieri della casa di Borgo Panigale, ovvero Johann Zarco (Pramac Racing), Jack Miller (Ducati Lenovo Team) e Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), che attualmente in classifica si trovano rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto. La pista tedesca non porta proprio fortuna alla Ducati, che negli ultimi 10 anni ha portato a casa solo 2 podi, ma in questa stagione la Desmosedici ha già sfatato diverse leggende metropolitane, ad esempio a Jerez e Le Mans.

Attenzione agli outsider Joan Mir (Team Suzuki Ecstar) e Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha), rispettivamente 5° e 6° nella classifica iridata: entrambi puntano al podio in Germania e non è da escludere che lottino per il titolo fino alla fine. Si è guadagnato il massimo rispetto, inoltre, Miguel Oliveira (Red Bull KTM Factory Racing), vincitore a sorpresa del precedente GP, quello della Catalogna. Il risultato ha consentito al centauro di salire dal 20° al 7° posto della classifica mondiale, anche se la KTM sul circuito tedesco non sembra essere propriamente a suo agio.

Tra gli italiani, cerca riscatto Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT), attualmente 10° nella classifica piloti, mentre sarà esordio al Sachsenring per i rookie, Enea Bastianini (Avintia Esponsorama), Luca Marini (SKY VR46 Avintia) e Lorenzo Savadori (Aprilia Racing Team Gresini). Si attende, inoltre, uno scatto d’orgoglio da parte di Valentino Rossi (Petronas Yamaha SRT), che nel 2018 qui in Germania ha conquistato il secondo posto.

MotoGP, GP di Germania 2021: orari e dirette TV

SKY E DAZN

Venerdì 18 giugno

ore 9.55-10.40, Prove libere 1, diretta

ore 14.10-14.55, Prove libere 2, diretta

Sabato 19 giugno

ore 9.55-10.40, Prove libere 3, diretta

ore 13.30-14.00, Prove libere 4, diretta

ore 14.10-14.25, Qualifica 1, diretta

ore 14.35-14.50, Qualifica 2, diretta

Domenica 20 giugno

ore 9.40-10.00, Warm Up, diretta

ore 14.00, Gara, diretta

TV8

Sabato 19 giugno

ore 13.30-14.00, Prove libere 4, diretta

ore 14.10-14.25, Qualifica 1, diretta

ore 14.35-14.50, Qualifica 2, diretta

Domenica 20 giugno

ore 14.00, Gara, diretta

MotoGP 2021: la classifica piloti

Quartararo 115

Zarco 101

Miller 90

Bagnaia 88

Mir 78

Vinales 75

Oliveira 54

A. Espargaro 44

Binder 43

Morbidelli 40

Nakagami 31

P. Espargaro 29

Bastianini 26

A. Marquez 25

Rins 23

Petrucci 23

Martin 19

M. Marquez 16

Rossi 15

Lecuona 13

Marini 13

Bradl 11

Savadori 4

Pirro 3

Rabat 1

MotoGP 2021: classifica costruttori

Ducati 221

Yamaha 204

Suzuki 202

KTM  200

Honda 144

Aprilia 51

MotoGP 2021: classifica team

Suzuki Ecstar Team 310

Petronas Yamaha SRT 248

Red Bull KTM Factory Racing 222

Ducati Team 213

Pramac Racing Ducati 183

Monster Energy MotoGP Yamaha 178

Red Bull KTM Tech 3 152

Lucio Cecchinello Racing Honda 148

Repsol Honda Team 101

Esponsorama Racing Ducati 87

Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 54