Il Mondiale 2020 della MotoGP ha un inizio sempre più incerto. Ora sono ufficialmente due le gare cancellate, ossia quella del Qatar, che si sarebbe dovuta correre domenica prossima, e quella in Thailandia, che in calendario era prevista per il 22 marzo. Il motivo è legato ovviamente al diffondersi del coronavirus. Ieri è stato ufficializzato l’annullamento del primo appuntamento della stagione in Qatar, mentre oggi è stato il vicepremier thailandese Anutin Charnvirakul, che è anche ministro della Salute, ad annunciare la cancellazione della gara sul circuito di Buriram.

Il ministro thailandese ha comunicato: “Dobbiamo prima concentrarci sulla pandemia. Dobbiamo rimandare la gara fino a nuovo avviso. È nell’interesse del Paese e dei partecipanti”. Poco dopo sul sito ufficiale della MotoGP è comparso un breve comunicato nel quale viene precisato che FIM, IRTA e Dorna valuteranno se è possibile recuperare il gran premio in Thailandia alla fine di questa stagione.

La motivazione ufficiale della cancellazione del gran premio del Qatar e del rinvio di quello della Thailandia è espressamente legata non solo alla diffusione del coronavirus, ma nello specifico viene fatto anche riferimento ai tanti italiani presenti nei paddock. Infatti nel comunicato diffuso ieri, è scritto esplicitamente: “A causa delle restrizioni ai viaggi in Qatar in vigore per i passeggeri provenienti dall’Italia, la classe regina non correrà a Losail”.

Nella nota di FIM, IRTA e Dorna si è poi aggiunto: “Tutti i passeggeri che arrivano a Doha con voli diretti dall’Italia o che sono stati in Italia nelle ultime due settimane saranno portati direttamente in quarantena per un minimo di 14 giorni. L’Italia ha chiaramente un ruolo vitale nel campionato e nella classe MotoGP, sia in pista sia fuori pista, e quindi è stata presa la decisione di annullare la competizione della classe regina”.

Sono arrivate immediatamente le prime reazioni da parte dei piloti. Valentino Rossi della Yamaha ha detto: “La cancellazione della classe MotoGP per il Qatar è una pessima notizia difficile da accettare. Eravamo pronti a iniziare la stagione, ora non sappiamo quanto dovremo aspettare prima di cominciare a correre”, ma poi ha anche aggiunto che, ovviamente, è giusto che salute e sicurezza siano messi al primo posto. Il suo compagno di paddock Maverick Viñales ha commentato: “È un peccato per noi che non si corra in Qatar e Thailandia, perché sono piste che mi piacciono molto e penso di essere molto forte lì. Avevamo sensazioni positive dopo i test, eravamo pronti per la prima gara. Capisco perfettamente la situazione critica che stiamo vivendo col coronavirus, speriamo che la situazione torni alla normalità”.

Intanto ricordiamo che il mondo dei motori ha visto annullare anche altre gare, e partire dal Gran Premio di Formula 1 in Cina, che era in programma il 19 aprile a Shanghai, e l’E-Prix di Formula E a Sanya, sull’isola cinese di Hainan, che era previsto per il 21 marzo. Da sottolineare, invece, che le gare di Moto2 e Moto3 in Qatar si disputeranno regolarmente.

Perché Moto2 e Moto3 corrono in Qatar

Nella stessa nota ufficiale in cui viene spiegato che non si disputerà la gara di MotoGP a Losail a causa delle restrizioni per i passeggeri italiani, sottolineando l’ampia presenza di nostri connazionali nei paddock della classe regina, viene anche annunciato che, invece, le gare di Moto2 e Moto3 si svolgeranno senza intoppi. Il motivo è molto semplice: i team e i piloti delle due classi intermedia e leggera sono già arrivati in Qatar, senza alcuna restrizione (ossia non devono stare in quarantena per due settimane) svolgendo i test ufficiali per tre giorni all’inizio di questa settimana.

Gli italiani della Moto2 e Moto3, in sostanza, sono arrivati prima che entrassero in vigore le misure prese dal governo del Qatar in relazione agli arrivi dall’Italia e quindi non saranno sottoposti ad alcuna restrizione e non dovranno affrontare la quarantena che spetta, invece, a chi dall’Italia raggiunge il Qatar da ieri in poi. Dal 6 all’8 marzo, dunque, assisteremo alle prove libere, alle qualifiche e alla gara di Moto2 e Moto3 e lo stesso vale anche per l’Idemitsu Asia Talent Cup, che avrà due gare durante il GP del Qatar come era previsto fin dall’inizio.