Insieme al Gran Premio d’Italia, il GP della Gran Bretagna è l’unico a essere stato sempre presente nel campionato mondiale di Formula 1. Ripercorriamo insieme la storia di questa competizione e scopriamo le caratteristiche del celebre circuito di Silverstone.

GP Inghilterra: la storia

Dopo due edizioni nel 1926 e nel 1927, il Gran Premio d’Inghilterra come gara di Formula 1 è stato disputato per la prima volta nel 1948 ed entrò a far parte del Campionato Mondiale a partire dal 1950. Le prime gare di automobilismo in Gran Bretagna furono organizzate sul circuito di Brooklands dal pilota britannico Henry Segrave, diventato famoso per aver vinto negli anni precedenti sia il Gran Premio di Francia che quello di Spagna.

In seguito, l’organizzazione passò alla Royal Automobile Club e in alcune edizioni la competizione fu disputata su altri circuiti inglesi di Formula 1, come quello di Aintree e quello di Brands Hatch; il tracciato ufficiale è poi sempre stato quello di Silverstone.

Negli anni 2000, a causa di una controversia tra il proprietario dell’impianto, il British Racing Drivers’ Club, e gli organizzatori del Campionato, ci sono stati diversi problemi per i quali il GP della Gran Bretagna ha rischiato di essere escluso dal calendario o di disputarsi altrove, a Donington Park, un altro dei circuiti inglesi di Formula 1; alla fine, tuttavia, è stata trovata una soluzione e la gara è ancora ospitata a Silverstone, senza mai saltato un’edizione.

GP Silverstone: storia e caratteristiche del circuito

Se questa gara viene spesso chiamata anche come Gran Premio di Silverstone è perché, sebbene il Gran Premio sia stato disputato anche su altri circuiti inglesi di Formula 1, la maggior parte delle edizioni di questa gara sono state organizzate proprio nella struttura che si trova nella contea di Northamptonshire, in Inghilterra.

Prima del GP, Silverstone era in realtà un aeroporto militare comprensivo di tre piste disposte a triangolo, come in tutti gli altri aeroporti britannici durante la Seconda Guerra Mondiale. Le prime gare automobilistiche furono disputate proprio su quelle che in origine erano le piste di decollo, collegate a delle curve aggiunte appositamente. In questo modo fu creato un tipo di circuito molto veloce e per questo molto amato dai piloti; in seguito, dopo alcuni lavori di ammodernamento, la configurazione del tracciato divenne più lenta e alcune curve vennero modificate o eliminate.

Il circuito utilizzato per il GP d’Inghilterra resta unico nel suo genere per vari fattori: innanzitutto, si estende addirittura su due contee, metà in quella del Buckinghamshire e l’altra nel Northamptonshire; poi la sua posizione su un altopiano sferzato dai venti è causa di una grande variabilità delle condizioni atmosferiche. Oggi il circuito di Silverstone è lungo 5.891 metri e comprende 18 curve; il record per il miglior tempo, pari a 1’30’’621, appartiene a uno dei più grandi piloti degli ultimi anni, ossia Lewis Hamilton, che lo ha stabilito nel Gran Premio d’Inghilterra del 2017.

GP Gran Bretagna: curiosità e vincitori

Sfogliando l’albo d’oro del Gran Premio d’Inghilterra, non si può non ricordare che proprio a Silverstone nel 1951 la Ferrari ottenne la sua prima vittoria nel Campionato del mondo. Quella del 1979, invece, fu la prima vittoria della Williams.

Nella classifica delle vittorie per costruttore, la scuderia di Maranello è in prima posizione con ben 17 vittorie, seguita dalla McLaren con 14 e dalla Williams con 10. Nella classifica dei piloti con il maggior numero di trofei vinti al GP d’Inghilterra, invece, troviamo al primo posto a pari merito Jim Clark, Alain Prost e Lewis Hamilton con 5 vittorie, al secondo posto Nigel Mansell, Jack Brabham, Niki Lauda e Michael Schumacher con 3, e al terzo posto a pari merito con 2 sole vittorie all’attivo ben 10 piloti, tra i quali l’italiano Alberto Ascari e poi altri grandi campioni come Jacques Villeneuve, Fernando Alonso e Sebastian Vettel.

È stato proprio il pilota tedesco ad aggiudicarsi il trofeo nell’ultima edizione, quella del 2018, alla guida della Ferrari; sul podio insieme a lui sono saliti al secondo posto Lewis Hamilton con la Mercedes e al terzo Kimi Räikkönen sempre con la Ferrari.