Oggi, 23 maggio, Rubens Barrichello festeggia i suoi 49 anni. L’ex pilota brasiliano ha fatto da seconda guida a Michael Schumacher alla Ferrari durante gli anni d’oro del Cavallino Rampante, tra il 2000 e il 2004, in cui la Rossa portò a caso cinque mondiali piloti e cinque titoli costruttori consecutivi. In occasione del compleanno di Barrichello, andiamo a ripercorrere le tappe principali della carriera e i maggiori successi dell’ex pilota brasiliano.

Dagli esordi all’approdo in Formula 1 di Rubens Barrichello

Nato a San Paolo in Brasile il 23 maggio del 1972, Rubens Barrichello, come molti piloti delle quattro ruote, comincia la sua carriera sui kart quando è ancora molto giovane. Il suo talento si traduce presto in vittorie. Porta a casa cinque titoli kart brasiliani prima di fare il grande salto con il trasferimento in Europa nel 1990.

Nel Vecchio Continente, vince un campionato di Formula Opel Lotus e un campionato britannico di Formula 3000, quest’ultimo al termine di un bel duello con David Coulthard. I risultati in pista certificano che i tempi sono maturi per approdare nella classe regina delle monoposto da corsa.

Nel 1993 Barrichello viene ingaggiato dalla Jordan per correre in Formula 1. Con la scuderia irlandese disputerà quattro stagioni, ottenendo il miglior risultato al secondo anno, nel 1994, con il sesto posto iridato. Nel 1997 passa poi alla Stewart dove correrà fino al 1999, collezionando un tredicesimo, un dodicesimo e un settimo posto.

L’epopea di Schumacher e Barrichello alla Ferrari

L’alba del nuovo secolo si apre con il trasferimento a Maranello: a partire dal 2000, infatti, la nuova coppia Ferrari è quella formata da Rubens Barrichello e Michael Schumacher. In rosso il pilota brasiliano vivrà gli anni migliori della sua carriera in Formula 1. Nella stagione d’esordio con la Ferrari vince la sua prima gara di Formula 1 in carriera, il Gran Premio di Germania sul tracciato di Hockenheim, undicesima tappa della corsa iridata del 2000. Chiuderà la stagione al quarto posto con Schumacher e la Ferrari sul tetto del mondo.

Per il miglior risultato personale in carriera, Barrichello dovrà attendere il 2002 quando arriverà secondo con 77 punti dietro a Schumacher, campione del mondo per la terza volta consecutiva. Bisserà il secondo posto iridato due anni più tardi, al penultimo anno in Ferrari, migliorando anche il bottino di punti finale: nel 2004 saranno, infatti, 114 frutto di 14 podi (cinque terzi posti, sette secondi posti e due successi). Nel 2005 Barrichello saluterà la Ferrari, dopo sei anni con la Rossa, con un ottavo posto. Il 2006 sarà l’anno del trasferimento alla Honda.

Rubens Barrichello oggi

Dopo l’esperienza in Ferrari, Barrichello correrà in Formula 1 per altri sei anni, con la Honda per tre stagioni, con la Brawn per una e con la Williams gli ultimi due anni. Proprio con la Brawn otterrà il miglior risultato di questa sua seconda parte di carriera in F1, con il terzo posto nel Mondiale del 2009.

Barrichello, in seguito, non lascerà il mondo delle corse, ma ripartirà dalla IndyCar nel 2012 con il team KV Racing Technology per poi passare alle Stock Car con cui gareggerà fino al 2017. Oggi Barrichello compie 49 anni, la maggior parte dei quali passati in pista, a testimonianza di una passione che non solo resiste al tempo, ma si rinnova con esso.