Di Redazione William Hill News
9 Settembre 2021
La prima volta della Renault in Formula 1 risale al campionato mondiale del 1977 quando la scuderia francese fece il suo esordio ufficiale nella corsa al titolo iridato. Dopo il primo ritiro del 1985, è poi tornata all’alba degli anni Duemila per mettere in bacheca i suoi primi trofei. Oggi la Renault ha cambiato denominazione e partecipa in questo campionato 2021 per la prima volta come Alpine F1 Team. Dall’esordio nella classe regina delle monoposto da corsa a oggi, ecco le origini, la storia e i principali protagonisti della Renault in F1.
L’approdo della Renault in F1 e i primi successi
La Renault fece il suo esordio in Formula 1 introducendo per la prima volta nella storia di questa categoria il motore con turbocompressore. Nell’edizione 1977, la prima a cui prese parte la scuderia francese, il team disputò quattro gare con la sola monoposto guidata da Jean Pierre Jabouille. Fu un’annata particolarmente difficile in quanto il nuovo motore, per quanto innovativo, si dimostrò piuttosto inaffidabile in pista, tanto che Jabouille non riuscì a finire nessuna delle quattro gare alle quali partecipò. Non andò meglio nemmeno nel 1978, mentre l’anno successivo la Renault riuscì a completare finalmente un mondiale di buon livello conquistando il sesto posto nella classifica finale costruttori.
L’arrivo di Alain Prost nel 1981 segnò la svolta visto che in quella edizione e nella stagione successiva la Renault si piazzò al terzo posto della classifica costruttori in entrambi i casi, migliorando anche il bottino di punti. Il 1983, infine, fu la migliore stagione della scuderia francese in questa prima fase della sua storia in F1. Alain Prost sfiorò il mondiale piloti arrivando secondo ad appena due punti dal campione iridato Nelson Piquet e la Renault chiuse come scuderia vicecampione del mondo dietro alla Ferrari.
I Mondiali della scuderia Renault nei primi anni Duemila
A distanza di 17 anni dall’ultima partecipazione, nel 2002 la Renault tornò a partecipare a un campionato del mondo di Formula 1. Questo ritorno, guidato dal direttore esecutivo Flavio Briatore, già campione del mondo F1 con la Benetton, portò i primi titoli anche nella bacheca della scuderia francese. Ci sarebbero voluti tre anni per salire sul tetto del mondo. Merito, oltre che di Briatore, di uno straordinario Fernando Alonso, ingaggiato proprio nel 2002 come collaudatore.
Il pilota spagnolo dominò il Mondiale 2005 e, oltre a prendersi il titolo, regalò alla Renault il suo primo mondiale costruttori in F1. La casa francese bissò entrambi in successi nel 2006, al termine di una corsa iridata, questa volta, decisamente più combattuta. Alonso trionfò nel testa a testa con Michael Schumacher, complice il ritiro del pilota tedesco al penultimo GP in Giappone e la concomitante vittoria dello spagnolo, mentre la Renault si laureò per la seconda volta consecutiva campione del mondo ai danni della Ferrari, giunta seconda con appena 5 punti di distacco.
L’Alpine Renault e il nuovo corso in F1 della casa francese
Dopo gli anni d’oro, la scuderia francese entrò in una crisi tecnico-sportiva che neanche il ritorno di Alonso, uno dei piloti più forti della storia della Renault, sarebbe riuscito a contrastare. E con la cessione di una fetta maggioritaria delle azioni del team alla Lotus nel dicembre del 2010 si concluse anche la seconda avventura della Renault in F1.
Il team transalpino è tornato ufficialmente in F1 a partire dal campionato del mondo 2016. Oggi la scuderia corre con la nuova denominazione di Alpine F1 Team. Al volante di una delle due monoposto c’è ancora Fernando Alonso che, ormai, si è preso di diritto un posto di assoluto riguardo nel gotha dei più grandi protagonisti nella storia della scuderia francese.
Accanto a lui Esteban Ocon, classe 1996, studia per diventare grande e ripercorrere le sue gesta. Non è un caso che il giovane pilota francese abbia conquistato, nello scorso GP di Ungheria, il primo successo della nuova Renault Alpine, a distanza di 13 anni dall’ultima volta, quando fu proprio Fernando Alonso a festeggiare sotto la bandiera a scacchi in Giappone.
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