L’anno scorso ha concorso per il titolo di Rookie of the Year, che però è andato (giustamente) a Lando Norris, mentre quest’anno, dopo un’altra lunga serie di sacrifici a bordo di una monoposto che non riesce ad arrivare nemmeno in zona punti, finalmente ha avuto la sua occasione e ha dimostrato di non essere da meno rispetto agli altri suoi fenomenali coetanei: George Russell è pronto per il grande salto. La positività di Lewis Hamilton al Coronavirus ha dato al 22enne di King’s Lynn la possibilità di misurarsi con un’auto davvero veloce e, con soli due giorni di pratica, nonostante la Mercedes sia completamente diversa dalla Williams, ha sfiorato la pole position. Infatti per soli 26 millesimi il primo posto in griglia di partenza nel GP di Sakhir va a Valtteri Bottas, che è con la scuderia tedesca dal 2017 e che ora comincia a sentire il fiato sul collo del giovane rivale.

Dunque, anche senza Hamilton e con titoli iridati già conquistati sia tra i piloti sia tra i costruttori, la Mercedes si impossessa ancora una volta dell’intera prima fila della griglia di partenza. Tuttavia questo non deve far pensare che il risultato della gara di oggi sia scontato, perché i piloti hanno a che fare con un tracciato che fanno fatica a digerire e che può riservare molte sorprese, ma soprattutto un tracciato in cui la prudenza non sarà mai troppa. Anche se la pista è la stessa della settimana scorsa, il Bahrain International Circuit, il tracciato questa volta è diverso, è l’Outer Track, più corto e più veloce, perché ha meno curve.

F1, GP di Sakhir: la differenza nel tracciato rispetto al GP del Bahrain

Differenza pista Bahrain e Outer Track

La settimana scorsa Lewis Hamilton ha vinto su un tracciato lungo 5.412 km, che è stato ripetuto 57 volte per un totale di 308,238 km, ma che aveva soprattutto un secondo settore movimentato da curve che richiedevano di rallentare visibilmente. Questa settimana, invece, il secondo settore è completamente diverso, il tracciato è diventato un semi-ovale lungo solo 3,543 km e sarà ripetuto per 87 giri per un totale di 307,995 km. Come ha detto Sebastian Vettel, “quando inizi il giro sai che hai già finito”, perché, appunto, la pista è troppo corta. Le curve presenti sono cieche e pericolose, con il rischio di incidenti sempre in agguato, tenendo oltretutto presente che tutti hanno ancora negli occhi l’incredibile incidente occorso una settimana fa a Romain Grosjean.

Nel Mondiale di quest’anno questo è il tracciato più corto, visto che il GP di Monaco non si è disputato. Metterà a dura prova tutti i piloti, inclusi quelli della Mercedes, perciò potrebbe rappresentare una chance per le altre scuderie per guadagnarsi un podio o addirittura una vittoria. E forse il vero uomo da battere potrebbe essere più George Russell, che vuole certamente dimostrare il suo valore e conquistare i suoi primissimi punti in Formula 1 (non ne ha ottenuto nessuno né nel 2019 né nel 2020), di Vatteri Bottas che parte in pole position ed è alla ricerca della sua terza vittoria stagionale e dell’undicesimo podio su sedici gran premi. L’appuntamento è alle ore 18:10 con la penultima gara del 2020.

George Russell show fin dalle prove libere

Nonostante a parole abbia detto di aver trovato qualche difficoltà ad abituarsi all’abitacolo e al volante della Mercedes, con i fatti George Russell è sembrato in grado di adattarsi subito, tanto che nelle prime due sessioni di prove libere è stato il più veloce di tutti: nella FP1 ha girato in 54.546, molto meglio di Bottas (+0.322s) battuto anche dalle due Red Bull di Max Verstappen e Alexander Albon (rispettivamente +0.176s e +0.265s rispetto a Russell). Le Ferrari, invece, hanno ottenuto l’ottavo tempo con Sebastian Vettel (+0.735s) e il decimo con Charles Leclerc (+0.903s).

Anche nella FP2, subito dietro Russell che ha girato in 54.713, si è piazzato Verstappen (+0.128s), mentre Sergio Perez della Racing Point ha ottenuto il terzo tempo (+0.153s), Bottas solo l’undicesimo (+0.608s), Vettel il sedicesimo (+1.117s) e Leclerc non ha proprio registrato alcun tempo a causa della rottura del semi asse della sua Ferrari. Infine nella terza e ultima sessione di libere Verstappen ha ottenuto il miglior tempo in 54.064 davanti a Bottas (+0.206s) e Pierre Gasly dell’AlphaTauri (+0.363s), mentre Russell è stato più lento di 0.600s rispetto all’olandese, ottenendo il settimo tempo. Ancora male le Ferrari con Leclerc tredicesimo (+0.790s) e Vettel quindicesimo (+0.794s).

Nelle qualifiche i primi a uscire in Q1 sono stati Pietro Fittipaldi, nipote di Emerson e sostituto di Grosjean per la Haas, Kimi Räikkönen dell’Alfa Romeo Racing, Jack Aitken, sostituto di Russell per la Williams, il suo compagno di scuderia Nicholas Latifi e l’altro pilota Haas, Kevin Magnussen. In Q2, invece, sono stati eliminati Lando Norris della McLaren, Antonio Giovinazzi dell’Alfa Romeo, Sebastian Vettel della Ferrari, Alexander Albon della Red Bull ed Esteban Ocon della Renault.

Nella Q3 è arrivata la pole di Bottas in 53.377 davanti a Russell che ha girato in 53.403. Il finlandese è stato il più veloce anche in Q1 (53.904) e Q2 (53.803). Verstappen si è dovuto accontentare del terzo tempo (53.433) e oggi partirà dalla seconda fila insieme con Charles Leclerc, che ha trovato un insperato quarto posto in griglia grazie al suo tempo di 53.613. Terza fila per Sergio Perez e l’AlphaTauri di Daniil Kvyat, quarta per la Renault di Daniel Ricciardo e la McLaren di Carlos Sainz. In quinta fila l’altra AlphaTauri di Pierre Gasly e l’altra Racing Point di Lance Stroll che hanno completato la top-ten della Q3 con tempi superiori a quelli che avevano ottenuto in Q2.

Quella ottenuta ieri da Valtteri Bottas è la sedicesima pole position in carriera per il finlandese che oggi proverà a conquistare il suo decimo gran premio. Per George Russell, invece, il miglior risultato ottenuto finora sono stati i due undicesimi posti conquistati l’anno scorso in Germania e quest’anno al Mugello. Il britannico non dovrebbe avere difficoltà a fare meglio di quanto fatto con la Williams, anche se ha tutti gli occhi puntati addosso ed è uno dei piloti più attesi della giornata. Bottas, comunque, ha già rinnovato il suo contratto con Mercedes per un anno, quindi, nonostante tutto, può disputare la sua gara con una certa tranquillità anche se farsi battere dal nuovo arrivato non sarebbe certamente facile da digerire. La pista, comunque, lascia ampie possibilità agli outsider di andare a conquistare una vittoria a sorpresa.

F1, GP di Sakhir: la griglia di partenza

Prima fila:
1) Valtteri Bottas (Mercedes)
2) George Russell (Mercedes)

Seconda fila:
3) Max Verstappen (Red Bull)
4) Charles Leclerc (Ferrari)

Terza fila:
5) Sergio Perez (Racing Point)
6) Daniil Kvyat (Alpha Tauri)

Quarta fila:
7) Daniel Ricciardo (Renault)
8) Carlos Sainz Jr. (McLaren)

Quinta fila:
9) Pierre Gasly (Alpha Tauri)
10) Lance Stroll (Racing Point)

Sesta fila:
11) Esteban Ocon (Renault)
12) Alexander Albon (Red Bull)

Settima fila:
13) Sebastian Vettel (Ferrari)
14) Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo)

Ottava fila:
15) Lando Norris (McLaren)
16) Kevin Magnussen (Haas)

Nona fila:
17) Nicholas Latifi (Williams)
18) Jack Aitken (Williams)

Decima fila:
19) Kimi Raikkonen (Alfa Romeo)
20) Pietro Fittipaldi (Haas)