Il 1° maggio del 1994 scompare, a seguito di un tragico incidente sul circuito di Imola, una leggenda della Formula 1: Ayrton Senna. Oggi il campione brasiliano avrebbe compiuto 62 anni. Sono passati quasi 28 anni dalla sua morte, ma il ricordo di Senna è più vivo che mai in tutti gli appassionati di motori e non solo. In occasione dell’anniversario della sua nascita, andiamo allora a celebrarlo al meglio ripercorrendone le imprese in pista, tra record infranti, mondiali conquistati e, soprattutto, un talento enorme al volante.

Gli esordi di Senna 

Ayrton Senna da Silva nasce in Brasile, nella città di San Paolo, il 21 marzo del 1960. La sua famiglia, benestante e di origine italiana, asseconda la sua precoce passione per il mondo dei motori e lo inizia alle corse agonistiche sui kart. Siamo all’alba degli anni Settanta e il giovane Ayrton ha appena 13 anni. In questo periodo il pilota brasiliano affina il suo talento e lo consolida attraverso i successi in pista, cominciando ad accumulare un buon bagaglio di esperienza. Presto, però, apparirà chiaro a tutti che ci si trova davanti a un potenziale grandissimo campione. La prima scuderia a capirlo è la britannica Toleman che porta Senna nel suo team nel 1984 per farlo esordire nella categoria regina delle monoposto da corsa: la Formula 1.

Il passaggio di Senna in Formula 1

Nonostante la Toleman sia una scuderia non in grado di competere con i top team, Senna ottiene comunque buoni piazzamenti. Per ben tre volte nella stagione d’esordio in Formula 1, infatti, arriva a podio: un secondo posto sul circuito del Principato di Monaco e due terzi posti nel Regno Unito e in Portogallo all’ultima tappa del Mondiale. In classifica iridata chiuderà al nono posto con 13 punti. Le buone prestazioni in Toleman gli varranno la chiamata della Lotus che ingaggia Senna nel 1985. In tre anni il brasiliano conquisterà due quarti posti e un terzo posto iridati, cominciando progressivamente ad affermarsi come uno dei piloti più interessanti del momento.

Le vittorie della McLaren di Senna in F1

Nel 1988, al termine del triennio con la Lotus, la McLaren offre a Senna l’occasione di sbocciare definitivamente. Sarà l’alba di un connubio assolutamente vincente e già a partire dalla stagione d’esordio del brasiliano, che vincerà il titolo davanti al due volte campione iridato e compagno di squadra Alain Prost. Il francese si prenderà la rivincita la stagione successiva, ma dovrà ancora guardare Senna festeggiare sia nel 1990 (quando arriverà nuovamente secondo nella classifica iridata) sia nel 1991 (Prost finirà solo quinto). Le ultime due stagioni in McLaren per Senna sono orfane di vittorie: a salire sul tetto del mondo saranno prima Nigel Mansell e poi ancora Prost, ma questa volta a bordo della Williams. Questi anni proietteranno il duello tra Alain Prost e Ayrton Senna tra le sfide più belle nella storia di questo sport.

Ayrton Senna e l’incidente fatale di Imola

Al termine del percorso di Ayrton Senna alla McLaren, è proprio la Williams la destinazione successiva nel 1994. L’obiettivo è tornare a vincere e la scuderia sembra quella giusta per raggiungere questo traguardo. Purtroppo, come sappiamo, le cose andranno molto diversamente evolvendo nel tragico incidente del 1° maggio nel Gran Premio di San Marino. Ayrton Senna arriva a Imola, terzo appuntamento della stagione, con il peso di due ritiri e la pressione di chi sa che solo una vittoria può dare una sterzata decisiva al suo Mondiale. Il brasiliano sta conducendo il gran premio, ma al settimo giro esce di pista a grande velocità alla curva del Tamburello. L’impatto con il muro a bordo pista è fortissimo. Senna viene colpito dal braccetto della sospensione della monoposto, che penetra nel casco del pilota colpendolo sopra l’occhio destro e provocando lesioni che si riveleranno fatali. Il campione brasiliano si spegne all’Ospedale Maggiore di Bologna all’età di 34 anni.

Oggi ne avrebbe compiuti 62 e l’occasione è quella giusta per alimentare il suo ricordo e una leggenda che resterà immortale.