Di Redazione William Hill News
20 Luglio 2020
I protagonisti del weekend dei motori, nel bene e nel male, sono sempre loro, i campioni del mondo in carica, i cannibali rispettivamente di Formula 1 e MotoGP. Da una parte Lewis Hamilton si conferma il padrone incontrastato dell’Hungaroring, dall’altra Marc Marquez fa il buono, ma anche il cattivo tempo, a Jerez de la Frontera, nel primo gran premio stagionale vinto da Fabio Quartararo.
I due piloti che stanno segnando un’epoca nei rispettivi motorsport hanno avuto un fine settimana dall’esito molto diverso, ma entrambi hanno confermato di essere anche quest’anno i migliori e gli uomini da battere.
Formula 1: Hamilton domina all’Hungaroring, Verstappen ottimo secondo, Ferrari doppiate
Se un perfezionista come Lewis Hamilton ammette che quella di ieri è stata una delle gare più belle di tutta la sua carriera, vuol dire che ha fatto qualcosa di davvero eccezionale. E infatti il britannico non solo è riuscito a vincere per l’ottava volta, la terza consecutiva, il Gran Premio d’Ungheria, ma lo ha fatto da dominatore e conquistando anche l’unico record che gli mancava su questa pista: il giro veloce.
Partito dalla pole position, Hamilton non ha avuto problemi a restare in prima posizione per tutta la gara; poi, a cinque giri dalla fine, lui e il suo team hanno deciso di cambiare le gomme e montare le soft per poter ottenere anche il giro veloce, ottenuto in 1:16.627. Max Verstappen, secondo con la sua Red Bull, nonostante una prestazione eccellente, non è stato comunque in grado di impensierire il campione del mondo.
L’olandese ha ammesso che la seconda piazza ottenuta ieri è per lui come una vittoria per il modo in cui è arrivata. Infatti ha avuto un problema di aderenza nel giro di ricognizione ed è andato a sbattere contro una barriera. I meccanici della Red Bull sono riusciti a sistemare la monoposto in tempi record permettendo a Max di fare la sua gara e di farla da protagonista, riuscendo addirittura a tenere dietro di sé l’altra Mercedes, quella di Valtteri Bottas, che alla fine si è dovuto accontentare del terzo posto.
Hamilton ha vinto con oltre otto secondi di vantaggio su Verstappen e più di nove su Bottas, dietro di loro l’abisso. Al quarto posto si è piazzato Lance Stroll della Racing Point, quella che secondo molti è “una Mercedes verniciata di rosa”, tanto che sono in corso degli accertamenti per capire quanto le monoposto di Stroll e Sergio Perez (ieri settimo) siano uguali alle Frecce d’Argento (diventate Frecce Nere per il supporto alla causa “Black Lives Matter”). Il ritardo di Stroll è stato di oltre 57 secondi, quello di Alexander Albon della Red Bull, quinto, di oltre 78, poi, dal sesto posto in poi, sono stati tutti doppiati.
La migliore delle Ferrari è stata quella di Sebastian Vettel, sesto, mentre Charles Leclerc è arrivato undicesimo pagando una strategia sbagliata del Cavallino, che ha deciso di montare gomme medie al tedesco e soft al monegasco che, a causa di questa scelta, ha sofferto per tutta la gara e ha dovuto fare un secondo pit-stop che lo ha costretto a restare nelle retrovie. Leclerc, nonostante tutto, è riuscito a dare spettacolo come al solito ingaggiando duelli con Carlos Sainz della McLaren e con Bottas, duelli che però questa volta ha perso.
Lewis Hamilton ora ha completamente cancellato quel quarto posto del primo GP in Austria e si è preso la testa della classifica dei piloti che vediamo qui di seguito.
Formula 1: classifica piloti dopo il GP d’Ungheria 2020
1) Lewis Hamilton (Mercedes) 63 punti
2) Valtteri Bottas (Mercedes) 58
3) Max Verstappen (Red Bull) 33
4) Lando Norris (McLaren) 26
5) Alexander Albon (Red Bull) 22
6) Sergio Perez (Racing Point) 22
7) Charles Leclerc (Ferrari) 18
8) Lance Stroll (Racing Point) 18
9) Carlos Sainz (McLaren) 15
10) Sebastian Vettel (Ferrari) 9
11) Daniel Ricciardo (Renault) 8
12) Pierre Gasly (AlphaTauri) 6
13) Esteban Ocon (Renault) 4
14) Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 2
15) Daniil Kvyat (AlphaTauri) 1
16) Kevin Magnussen (Haas) 1
17) Kimi Räikkönen (Alfa Romeo) 0
18) Nicholas Latifi (Williams) 0
19) Romain Grosjean (Haas) 0
20) George Russell (Williams) 0
Formula 1: classifica costruttori dopo il GP d’Ungheria 2020
1) Mercedes 121 punti
2) Red Bull Racing Honda 55
3) McLaren Renault 41
4) Racing Point BWT Mercedes 40
5) Ferrari 27
6) Renault 12
7) AlphaTauri Honda 7
8) Alfa Romeo Racing Ferrari 2
9) Haas Ferrari 1
10) Williams Mercedes 0
MotoGP: Marquez tenta l’impresa, ma si frattura l’omero. Trionfa Quartararo
Fabio Quartararo (Petronas Yamaha SRT), Maverick Viñales (Monster Energy Yamaha), Andrea Dovizioso (Ducati Team): è questo il podio del primo gran premio della stagione della MotoGP. A Jerez, però, il vero protagonista del GP di Spagna, senza nulla togliere ai tre “festeggiati”, è stato Marc Marquez.
Il campione del mondo in carica, che nelle qualifiche ha ottenuto il terzo tempo, alla guida della sua Honda ha catturato l’attenzione dal primo al 21° giro. Lo spagnolo, infatti, dopo un primo giro di pista aveva già guadagnato una posizione e al terzo si era portato al comando e stava incrementando il margine sugli inseguitori, ma ha voluto strafare ed è finito nella ghiaia perdendo aderenza sulla gomma anteriore alla curva 4.
Ripartito dalla sedicesima posizione, Marquez ha dato il via a una lunga serie di sorpassi, mettendo in scena una incredibile rimonta che ha distolto l’attenzione dalla lotta per le prime posizioni. L’otto volte campione del mondo non è nuovo a imprese del genere: basti ricordare quelle del 2012 in Moto 2 a Motegi (dalla 28esima alla prima posizione) e a Valencia (dall’ultimo al primo posto).
Ieri a Jerez, però, dopo aver rimontato fino al terzo posto, mentre era in lotta per il secondo piazzamento con Viñales, Marquez, al 21° giro, sempre alla curva 4, ha di nuovo perso aderenza e ha fatto un volo spettacolare ma terribile nelle conseguenze per il pilota. La sua gara è finita lì, ma quel che è peggio è che si è procurato un trauma diretto al braccio destro con una frattura dell’omero e c’è anche la preoccupazione che sia coinvolto il nervo radiale. Domani sarà operato a Barcellona, poi si dovrà capire quanto tempo ci vorrà per rientrare in pista.
Si parla di due-tre settimane di stop totale che costringerebbero Marquez a perdersi il Gran Premio di Andalusia (sempre a Jerez) del prossimo weekend, quello di Brno del 9 agosto e probabilmente anche quello d’Austria del 16 agosto, ma anche il secondo GP in Austria, quello della Stiria del 23 agosto potrebbe essere a rischio.
Tornando a Jerez, quella di ieri non è stata una gran giornata neanche per Valentino Rossi (Petronas Yamaha SRT), che con la sua moto ha avuto problemi a gestire le gomme e non è riuscito a finire la gara ritirandosi a sette giri dal termine, dopo aver navigato tra la nona e la settima posizione. In top-ten, oltre a Dovizioso, ci sono altri tre italiani: Franco Morbidelli (Petronas Yamana SRT) quinto, Francesco Bagnaia (Pramac Racing) settimo e Danilo Petrucci (Ducati Team) nono.
MotoGP: classifica piloti dopo il GP di Spagna
1) Fabio Quartararo (Yamaha) 25 punti
2) Maverick Viñales (Yamaha) 20
3) Andrea Dovizioso (Ducati) 16
4) Jack Miller (Ducati) 13
5) Franco Mobidelli (Yamaha) 11
6) Pol Espargaro (KTM) 10
7) Francesco Bagnaia (Ducati) 9
8) Miguel Oliveira (KTM) 8
9) Danilo Petrucci (Ducati) 7
10) Takaaki Nakagami (Honda) 6
11) Johann Marco (Ducati) 5
12) Alex Marquez (Honda) 4
13) Brad Binder (KTM) 3
14) Tito Rabat (Ducati) 2
15) Bradley Smith (Aprilia) 1
16) Marc Marquez (Honda) 0
17) Iker Lecuona (KTM) 0
18) Valentino Rossi (Yamaha) 0
19) Aleix Espargaro (Aprilia) 0
20) Joan Mir (Suzuki) 0
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