Il Motomondiale si prepara a scendere in pista per l’undicesima tappa della stagione 2025, il Liqui Moly Grand Prix di Germania, un appuntamento che si preannuncia cruciale e ricco di spunti tecnici ed agonistici. Dopo la parentesi olandese, il circus si sposta sull’iconico tracciato del Sachsenring, un circuito unico nel suo genere che darà il via a un intenso “back-to-back” con il Gran Premio della Repubblica Ceca, l’ultimo sforzo prima della meritata pausa estiva. La tappa tedesca arriva in un momento topico del campionato: da un lato, la leadership sempre più solida di Marc Márquez, dall’altro, il dramma sportivo che ha colpito il suo primo inseguitore e fratello, Alex Márquez, vittima di un infortunio che potrebbe rimescolare le carte non solo per la vittoria finale, ma anche per la lotta al secondo posto. Il tutto, su un asfalto che da oltre un decennio è considerato il feudo indiscusso di un solo uomo, il “Re del Sachsenring”.

La situazione del campionato: i fratelli Márquez e la rincorsa di Bagnaia

Dopo dieci round stagionali, la classifica iridata parla chiaro, delineando gerarchie precise ma non per questo prive di colpi di scena, l’ultimo dei quali avvenuto nel rocambolesco Gran Premio d’Olanda ad Assen.

La stagione 2025 sembra aver trovato il suo dominatore in Marc Márquez. Il pilota del Ducati Lenovo Team arriva in Germania con un bottino di 307 punti, frutto di una stagione quasi perfetta che lo ha visto conquistare sei vittorie nei Gran Premi, inclusa l’ultima ad Assen, e una costanza di rendimento impressionante.

L’incidente di Assen si è rivelato un potenziale punto di svolta per l’intera stagione. L’episodio ha causato uno scossone di 68 punti nella classifica tra i due fratelli, trasformando quello che era un avvincente duello familiare in un potenziale assolo per Marc. La frattura alla mano sinistra di Alex, che ha richiesto un intervento chirurgico, mette a serio rischio la sua presenza in Germania o, nel migliore dei casi, lo costringerà a correre in condizioni fisiche non ottimali.

Alle sue spalle, la situazione è infatti diventata incandescente. Alex Márquez (BK8 Gresini Racing MotoGP) occupa la seconda posizione con 239 punti, ma il suo futuro immediato è avvolto nell’incertezza. Questo scenario apre le porte a Francesco Bagnaia. Il pilota ufficiale Ducati, terzo con 181 punti, diventa ora il principale contendente per la piazza d’onore. Tuttavia, la sua stagione non è stata priva di difficoltà, segnata da una complessa fase di adattamento alla nuova Desmosedici GP25.

La classifica piloti aggiornata vede Marc Márquez in testa con 307 punti. Suo fratello Alex Márquez è secondo con 239 punti. Al terzo posto troviamo Francesco Bagnaia con 181 punti. Completano la top five i due piloti del team Pertamina Enduro VR46, Franco Morbidelli con 139 punti e Fabio Di Giannantonio con 136.

Classifica costruttori: il dominio Ducati e la battaglia europea

Anche nella classifica riservata ai costruttori, il leitmotiv non cambia. Ducati domina incontrastata con 356 punti, un vantaggio che testimonia la superiorità tecnica della casa di Borgo Panigale. La vera battaglia si consuma alle sue spalle per il titolo di “migliore degli altri”. In questa lotta tutta europea, Aprilia detiene al momento la seconda posizione con 145 punti, tallonata da vicino da KTM a quota 137. Sorprende vedere Honda al quarto posto con 128 punti, davanti a una Yamaha in difficoltà, fanalino di coda con 98 punti.

Il circuito del Sachsenring: un labirinto anti-orario unico nel suo genere

Il Sachsenring non è un circuito come gli altri. È un nastro d’asfalto con un’anima, un tracciato che affonda le sue radici nella storia del motociclismo e che ancora oggi rappresenta una delle sfide più tecniche e affascinanti del calendario.

Dalla strada alla pista permanente: una storia di velocità e trasformazione

La leggenda del Sachsenring nasce nel 1927, su un temibile circuito stradale di 8,618 km. Durante gli anni della Guerra Fredda, dal 1961 al 1972, divenne la casa del Gran Premio della Germania Est. Nel 1998, dopo anni di assenza, la MotoGP è tornata in Sassonia su un tracciato permanente, più corto e sicuro, ma che ha saputo conservare il suo carattere unico.

Analisi tecnica: 10 curve a sinistra, 3 a destra e la sfida delle gomme

Il moderno Sachsenring misura 3,671 km, il che lo rende il tracciato più corto del mondiale. La sua caratteristica più distintiva è il layout anti-orario, con una sproporzione estrema tra le curve: ben 10 a sinistra e solo 3 a destra. Il rettilineo più lungo misura 700 metri. Questa peculiarità crea un’anomalia critica per la gestione degli pneumatici. La lunga sequenza di curve a sinistra mantiene costantemente in temperatura il lato sinistro della gomma, mentre quello destro si raffredda progressivamente.

Questo squilibrio termico raggiunge il suo apice alla Curva 11, la “Cascata” (Waterfall). Si tratta di una velocissima e cieca curva a destra in discesa, che i piloti affrontano dopo quasi 31 secondi passati a piegare solo a sinistra. Arrivare a quella velocità su un lato dello pneumatico relativamente freddo aumenta esponenzialmente il rischio di perdere aderenza. Il record assoluto del circuito appartiene a Francesco Bagnaia, che nel 2022 ha fermato il cronometro su 1:19.765, mentre il record ufficiale in gara è di Jorge Martín (1:20.667), stabilito nel 2024.

“Sachsen-King”: il dominio di Marc Márquez e gli sfidanti al trono

Parlare del Sachsenring significa parlare di Marc Márquez. Il legame tra il pilota spagnolo e il tracciato tedesco è uno dei più solidi e duraturi nella storia del motociclismo moderno.

L’incredibile record di Marc Márquez

I numeri sono eloquenti: 11 vittorie consecutive al Sachsenring dal 2010 al 2021, ottenute in tutte e tre le classi (125cc, Moto2 e MotoGP). Nella classe regina, la striscia è di otto successi di fila, dal 2013 al 2021. In pratica, Márquez non è mai stato battuto in una gara di MotoGP che ha iniziato e concluso su questo circuito. La ragione di questo dominio risiede nella perfetta simbiosi tra il suo stile di guida e le caratteristiche della pista. Quest’anno, in sella a una Ducati dominante e in uno stato di forma eccezionale, si presenta come il favorito d’obbligo.

Gli sfidanti: chi può detronizzare il re?

Nonostante il pronostico sembri chiuso, la storia recente ha dimostrato che il trono del “Sachsen-King” non è inespugnabile. Francesco Bagnaia ha trionfato qui nel 2024 e Fabio Quartararo nel 2022. Bagnaia ha il precedente dalla sua parte, ma i problemi di feeling con la GP25 potrebbero rappresentare un handicap. Le KTM potrebbero essere le vere sorprese: Maverick Viñales ha mostrato un ottimo passo gara nelle ultime uscite e Pedro Acosta è sempre un candidato al podio. Da tenere d’occhio anche l’Aprilia di Marco Bezzecchi, in costante crescita.

Ultime dal paddock: infortuni e voci di mercato

Il weekend tedesco sarà pesantemente condizionato dalle notizie provenienti dall’infermeria e dalle voci di mercato che continuano a tenere banco nel paddock.

Bollettino medico: assenze pesanti e recuperi incerti

Il paddock arriva in Germania con alcuni dei suoi protagonisti principali ai box o in condizioni precarie.

  • Jorge Martín (Aprilia Racing): Il campione del mondo in carica è ufficialmente fuori gioco per il GP di Germania. Le fratture allo scafoide e alle costole non sono ancora completamente consolidate. Al suo posto correrà il collaudatore Lorenzo Savadori.
  • Alex Márquez (BK8 Gresini Racing): Le condizioni del secondo in classifica sono il grande punto interrogativo del weekend. La frattura del secondo metacarpo della mano sinistra, subita ad Assen, ha richiesto un intervento chirurgico. La sua partecipazione è in forte dubbio.
  • Somkiat Chantra (Idemitsu Honda LCR): Il pilota thailandese salterà sia la Germania che la Repubblica Ceca a causa di un infortunio al ginocchio rimediato in allenamento.

Voci e scenari: la sfida tecnica di Bagnaia e il mercato 2026

Oltre agli infortuni, a tenere banco è la situazione tecnica in casa Ducati e il mercato piloti per il futuro. La difficoltà di Francesco Bagnaia nell’adattarsi alla Desmosedici GP25 sta diventando un caso. Le sue recenti dichiarazioni, in cui ha ammesso di aver cambiato approccio, rivelano un problema più profondo di un semplice setting. Questo scenario crea una narrazione interna affascinante: mentre il pilota di punta del team ufficiale fatica a domare l’ultima evoluzione della moto, Alex Márquez, con la GP24 dell’anno precedente, si trova secondo in campionato. Sul fronte mercato, le voci per il 2026 continuano a circolare, con la saga contrattuale tra Jorge Martín e Aprilia e il futuro del team Tech3 con KTM che rimangono tra i temi più caldi.

Programma e orari TV (Sky e TV8)

L’intero fine settimana del Gran Premio di Germania sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky Sport MotoGP (canale 208) e in streaming su NOW. Le Qualifiche del sabato, la Sprint Race e tutte le Gare della domenica saranno visibili anche in chiaro e in diretta su TV8.

Venerdì 11 Luglio (orari CEST)

  • 09:00 – 09:35: Prove Libere 1 Moto3
  • 09:50 – 10:30: Prove Libere 1 Moto2
  • 10:45 – 11:30: Prove Libere 1 MotoGP
  • 13:15 – 13:50: Practice 1 Moto3
  • 14:05 – 14:45: Practice 1 Moto2
  • 15:00 – 16:00: Practice MotoGP

Sabato 12 Luglio (orari CEST)

  • 08:40 – 09:10: Practice 2 Moto3
  • 09:25 – 09:55: Practice 2 Moto2
  • 10:10 – 10:40: Prove Libere 2 MotoGP
  • 10:50 – 11:30: Qualifiche MotoGP
  • 12:50 – 13:30: Qualifiche Moto3
  • 13:45 – 14:25: Qualifiche Moto2
  • 15:00: Tissot Sprint MotoGP (15 giri)

Domenica 13 Luglio (orari CEST)

  • 09:40 – 09:50: Warm Up MotoGP
  • 11:00: Gara Moto3 (23 giri)
  • 12:15: Gara Moto2 (25 giri)
  • 14:00: Gara MotoGP (30 giri)