C’era una volta il leader calmo. Al suo posto è comparso l’Ancelotti furioso. Questa metamorfosi napoletana di “mister Champions League” è figlia di una situazione diventata oramai insostenibile. All’ombra del Vesuvio non si pronuncia più da tempo la parola vittoria e, per chi da anni era abituato a ben altra classifica, questo clamoroso ed inaspettato passo indietro diventa difficile da gestire.

L’unica soluzione al momento sembra essere solo quella del ritiro. Ad un mese esatto dalla decisione di De Laurentiis, osteggiata da Ancelotti e dalla squadra, si ritorna a stare tutti insieme a Castel Volturno dopo gli allenamenti. Stavolta a deciderlo però è stato proprio l’allenatore, che andando anche contro i propri principi, non vede altra soluzione che quella di tenere tutti sul “pezzo” e senza alcuna distrazione.

Decisione nata dopo un franco “faccia a faccia” con tutta la squadra. Ancelotti ha sottolineato le proprie colpe ai calciatori ricordando loro che le responsabilità sono di tutti, non solo sue, dato che in campo ci vanno loro, i giocatori. “Ora basta, si fa come dico io”. Non c’è altra via d’uscita, a quanto pare: tutti in ritiro. Per provare ad invertire la rotta.

Ma può un “ritiro” ridare al Napoli quella serenità e quella unità di intenti che è mancata negli ultimi tempi? Difficile dare una risposta, anche perché i problemi sono molteplici e di non facile risoluzione. A partire da un altro quesito: come si spiegano le straordinarie prestazioni in Champions League a fronte delle numerose gare abuliche e senza senso giocate in campionato?

Troppi interrogativi nel corso di una stagione che, strano ma vero, è ancora tutta da giocare. E con Carlo Ancelotti in panchina. Perché tra i tanti interrogativi c’è una sola certezza: De Laurentiis continuerà con il tecnico di Reggiolo perché sa che solo con l’esperienza di chi ha speso una vita sui campi, si può venire fuori da questa intricata situazione. Per qualcuno un azzardo, per il presidente, invece, un rischio calcolato.

Il passaggio agli ottavi in Champions, la rincorsa in campionato e la Coppa Italia sono gli obiettivi in ballo che, ad onor del vero, con la rosa a disposizione, forse sopravvalutata questa estate, ma comunque di ottimo livello, si possono ancora raggiungere.

Il cambio di rotta deve essere evidente e repentino, a partire da sabato, quando gli azzurri andranno a far visita all’Udinese. Un avversario che, seppure per motivi diversi, vive una situazione simile a quella del Napoli. Al Friuli andrà in scena una partita da “mors tua vita mea”, quanto di peggio ci si poteva aspettare.

Servono uomini veri e disposti ad onorare la maglia. Non è più tempo di moduli e tattiche, è arrivato il momento di dare risposte ai tifosi, mortificati da quanto sta accadendo. Il tempo a disposizione, di tutti, è terminato!