La Roma è attesa al varco dal primo “redde rationem” della stagione. Domenica 17 ottobre, alle 20:45, è in programma all’Allianz Stadium la sfida contro la Juventus, acerrima rivale di sempre. Si preannuncia non solo una gara accesa e dagli elevati contenuti agonistici, come da invalsa tradizione, ma anche cruciale sotto l’aspetto dei segnali che saranno lanciati al campionato.

Gli uomini di Allegri, dopo un inizio che definire stentato è un eufemismo, hanno fatto registrare una netta ripresa, culminata con la prestigiosa vittoria interna contro il Chelsea in Champions League. All’opposto, la Roma di Mourinho, dopo un avvio con il vento in poppa (6 vittorie consecutive tra campionato e Conference League) ha subito una brusca frenata, perdendo malamente sotto l’acquazzone di Verona e, soprattutto, soccombendo nel derby capitolino.

Benché sulla sconfitta contro i “cugini” si allunghi l’ombra delle recriminazioni, a causa delle molteplici occasioni da rete sciupate (vuoi per malasorte, vuoi per le prodezze di Reina) e dell’infelice direzione di gara, solo chi vive la quotidianità romana può comprendere quanti e quali strascichi la stracittadina sia in grado di portarsi dietro. Il quadro appena tracciato, dimostra che nessuna delle due compagini potrà permettersi il lusso di un passo falso: né la Juventus, perché sarebbe allarmante perdere ulteriormente terreno da una vetta che, già ora, dista 10 punti; né la Roma, che, nonostante il pronto riscatto casalingo contro l’Empoli, rischierebbe di avvitarsi nella stessa sindrome da “big match” che l’aveva afflitta con Fonseca al timone.

I precedenti a Torino non arridono ai giallorossi. Se è vero, infatti, che è trascorso poco tempo dall’ultima volta che i capitolini hanno espugnato l’Allianz Stadium (01/08/2020, quando una Roma corsara si impose 1-3), è altrettanto vero che, durante la gestione “americana”, su dieci incontri di campionato si contano ben 9 sconfitte. Sul fronte formazioni, è prematuro sbilanciarsi. In casa Roma, perso Smalling, l’unico dubbio pare essere legato alle condizioni fisiche di Zaniolo, vittima di noie muscolari, che gli hanno impedito di rispondere anche alla convocazione in Nazionale. Sull’impiego del talento di Massa, filtra comunque ottimismo. Anche tra le file bianconere serpeggiano dubbi: sicuramente out Morata, aleggia qualche incertezza su Kean, che ha subito un colpo alla nuca, e Dybala, reduce da un’elongazione muscolare. In una sfida come questa, all’insegna dell’equilibrio, è impossibile cimentarsi nei pronostici di rito.

I tifosi giallorossi sperano tuttavia di poter cominciare a raccogliere i frutti del martellante lavoro motivazionale condotto dallo “Special One”. Sino ad ora, invertendo una consolidata tendenza del recente passato, la Roma ha dimostrato quanto meno di saper reagire agli scivoloni, battendo l’Udinese dopo la sconfitta del Bentegodi, e inanellando un duplice successo (Zorya ed Empoli) dopo l’infausto derby. Se si intende scavare un solco rispetto alle stagioni precedenti, è il momento di iniziare a conquistare punti preziosi nei match di cartello, giocando senza timori reverenziali, sorretti dalla piena consapevolezza dei propri mezzi. In questo senso, la partita contro una nemica storica del calibro della Juventus, che è ben lungi dall’essere l’invincibile corazzata degli anni scorsi, casca a fagiolo. L’imperativo per la truppa giallorossa è scontato, ma ribadirlo non guasta di certo: vietato sbagliare!