Di Gabriele Borzillo
Aggiornato: 26 Settembre 2019
La quarta giornata di serie A inizia con il Cagliari che sfata finalmente il tabù Sardegna Arena, tre a uno al Genoa di Andreazzoli apparso a tratti fin troppo rinunciatario e prosegue raccontando la terza sconfitta consecutiva dell’Udinese. Tudor ha smarrito completamente la via dopo l’esordio vincente col Milan, ora deve disperatamente cercare punti a Verona, ospite di un Hellas reduce dall’aver messo alla frusta altri bianconeri, stavolta di Torino.
La Juventus continua a vincere senza esaltare; e, se da un mero punto di vista del gioco, questo potrebbe essere il famoso campanello d’allarme che alla fine non suona mai, l’undici di Sarri porta a casa tre punti pesanti in un pomeriggio che sembrava poco più di un semplice allenamento e si stava trasformando in un incubo, calcistico s’intende.
Ma l’incubo vero e proprio lo ha vissuto il Milan insieme ai suoi tifosi. I rossoneri di Giampaolo giocano alla pari con l’Inter per una quindicina di minuti circa, dal trentesimo minuto al termine della prima frazione di gioco, dopodiché vengono sistematicamente pressati, anticipati e dominati in lungo e in largo dai nerazzurri. Conte, pensate, c’è ancora qualcuno tra i sostenitori interisti che riesce a metterne in dubbio l’operato, roba da non credere ma il mondo e il calcio soprattutto è bello perché vario, tiene a rapporto la truppa dopo il mezzo passo falso di Champions e la squadra, sul campo, risponde al proprio tecnico da grande. Il due a zero finale, se possibile, sta perfino stretto all’Inter che ha trovato sulla sua strada, pali e traverse a parte, le manone di Gigio Donnarumma, di gran lunga il migliore tra i suoi, autore di perlomeno tre interventi da campione. Insomma, l’Inter continua a guidare il gruppo e lo fa, in questo caso, offrendo una prova di forza e carattere non indifferente, dopo i balbettii che ne avevano contraddistinto il successo ai danni dell’Udinese.
Il mezzogiorno di domenica ci presenta un Sassuolo superstar; schianta la Spal e dimentica la parentesi terribile dell’Olimpico. De Zerbi torna a sorridere e ritrova bomber Ciccio Caputo, doppietta e prestazione di livello. Poi, nel pomeriggio, sottolineerei la prima vittoria di Di Francesco e della Sampdoria, che supera il Toro di Mazzarri al secondo ko consecutivo; e l’infrasettimanale ci propone un Torino-Milan rovente. Perdere potrebbe significare staccarsi in maniera importante dal gruppetto in fuga, pur se siamo soltanto alla quinta giornata e il cammino è ancora lungo, tortuoso e ricco di insidie per tutti.
Ancelotti non perde colpi e gli azzurri napoletani passeggiano a Via del Mare sul Lecce; troppo il divario tecnico tra le due formazioni, anche se i giallorossi di Liverani offrono qualche spunto di buon calcio. Non basta per impensierire un Napoli che non ha la minima intenzione di mollare la scia di Inter e Juventus. E, sempre a proposito di giallorossi, vittoria pesantissima della Roma sul campo del Bologna, in grande forma. Vittoria ottenuta in inferiorità numerica dopo essere stati in vantaggio, recuperati e, col guizzo finale di uno Dzeko straordinario, tornare nella capitale con autostima accresciuta in maniera esponenziale; occhio ai giallorossi.
Spettacolo vero sul neutro di Parma, tra Atalanta e Fiorentina. I viola dilapidano il doppio vantaggio ottenuto grazie a Federico Chiesa e Ribery. Montella decide, mah, di sostituire il giovane gioiello gigliato, fin lì vera spina nel fianco della difesa orobica, la Viola si chiude a testuggine e i neroblù bergamaschi dapprima accorciano le distanze a cinque dalla fine pareggiando sul gong, minuto novantasei; ma resta la sensazione di un cambio frettoloso e penalizzante per i toscani.
Chiude il fine settimana di pallone nostrano Lazio-Parma. Cioè, tradotto, una partita a senso unico coi biancazzurri capitolini in vantaggio dopo pochi minuti, allegra la difesa gialloblù nell’occasione, e la reazione ducale votata esclusivamente a non prendere il secondo. D’Aversa ha da lavorare, tanto; pure troppo.
Alla prossima, turno infrasettimanale che propone un Inter-Lazio incredibilmente non sotto Natale, la Juve a casa Balotelli e Roma-Atalanta. Ottimo menù.
Nato a Milano, giornalista, scrittore, speaker radiofonico ed opinionista televisivo, laureato in Marketing e Comunicazione d’Impresa.