Due sfide di alto livello in 24 ore nello stesso stadio (l’Olimpico come nel 1989 e nel 1955) e una potenzialmente decisiva per assegnare il titolo di Campione d’inverno già questa sera a San Siro. E’ la sintesi di quanto sta per materializzarsi nella diciannovesima e ultima giornata del girone d’andata.
Si parte con Lazio-Napoli alle 18 e la squadra di Inzaghi netta favorita rispetto al derelitto Napoli. Dopo l’illusorio successo sul campo del Sassuolo Gattuso si è ripresentato al San Paolo a gennaio perdendo 1-3 contro l’Inter, dopo quasi 23 anni.

Il Napoli è una squadra spaccata al suo interno, un pubblico disaffezionato, in aperto contrasto con un presidente che, a sua volta, deve affrontare una gestione complicata con i giocatori.
La Lazio al contrario ha vinto l’ultima in casa del Brescia, pur giocando male una gara disputata in superiorità numerica per un’ora. Resta il fatto che Inzaghi ha lavorato con un gruppo che si conosce a memoria e lo ha reso sorprendentemente feroce.
Impensabile che il Napoli accetti di fare la vittima sacrificale, ma le voci di mercato che prevedono l’uscita di Fabian Ruiz e l’arrivo di Lobotka, non aiutano a dare serenità all’ambiente.

In serata va in scena Inter-Atalanta che mette a confronto due allenatori con un percorso differente ma il comun denominatore di una rigorosa disciplina tattica e un’attenzione maniacale ai particolari. Due elementi che hanno permesso all’Inter da una parte di crescere smodatamente in una sola stagione, al punto da essere considerati l’alternativa più credibile alla Juventus per questo e i prossimi anni nella lotta scudetto, dall’altra l’Atalanta è passata da rivelazione a realtà consolidata in Italia e ora anche in Europa.

Il miglior attacco (Atalanta) del torneo contro la miglior difesa in uno stadio che negli ultimi anni ha premiato l’Inter, anche se la scorsa stagione si è registrato uno 0-0 davvero opaco. I concetti di gioco dei bergamaschi passano attraverso una presenza massiccia di giocatori nell’area avversaria e tante alternative nelle linee di passaggio a disposizione dei portatori di palla. Se poi sono il Papu Gomez o Ilicic ad avviare l’azione c’è anche la forte probabilità che possano andare via all’uomo, rendendo l’iniziativa ancora più imprevedibile. La squadra di Conte ha le sue armi nel grande equilibrio e, se riesce ad essere corta, si rende inespugnabile e pericolosa in avanti, grazie ad una coppia gol assortita oltre ogni più ottimistica aspettativa. C’è tuttavia il problema di due assenze pesanti come quelle di Skriniar e Barella, mentre i bergamaschi arrivano al completo.

Si annuncia un match equilibrato ed esageratamente tattico.

Chiude il circolo dei match più significativi: Roma-Juventus. I giallorossi nelle ultime stagioni hanno dato parecchi dispiaceri ai bianconeri con tre successi e due pareggi su cinque sfide all’Olimpico. Questa volta però la squadra di Fonseca si presenta con diversi problemi legati agli infortuni e una formazione obbligata.

La Juventus è invece reduce dalla prestazione più convincente allo Stadium, la quale rappresenta il segnale di crescita su cui Sarri puntava nel momento decisivo. Anche Ronaldo è apparso in netta crescita e la Roma, per quanto solida, rischia di subire la seconda sconfitta consecutiva da una squadra di Torino in una settimana.
Completa il quadro dei match più interessanti: Cagliari-Milan, primo anticipo di questo sabato, con i sardi in una mini crisi caratterizzata da tre sconfitte consecutive e i rossoneri che stanno correndo ai ripari con un calciomercato che ha suscitato qualche polemica. Dopo Ibra è stato chiuso Kjaer e lasciato in prestito Caldara all’Atalanta, suo ex club. Politano è un possibile arrivo dall’Inter ma anche Kessie potrebbe partire proprio verso i nerazzurri. Tutte voci che non aiutano Pioli a preparare la sfida di oggi.