Se ad un periodo cupo come quello che stiamo attraversando, contrassegnato da criticità e divieti, viene a mancare anche il pallone, il week-end, da momento di svago, si trasforma in qualcosa di uggioso e dalla durata interminabile. Senza la possibilità di uscire e di assistere alle partite della propria squadra del cuore, il tempo sembra infatti sospeso, con le ore che non passano letteralmente mai. Per fortuna il “peggio” è alle spalle, perché sabato la Serie A torna finalmente in campo.

La Roma sarà impegnata alle 15.00 a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Esauriti tutti i “bonus”, per i giallorossi non sono più ammessi passi falsi. Sarà dunque fondamentale espugnare il Mapei Stadium, così da riguadagnare terreno in una classifica divenuta all’improvviso deficitaria e assicurarsi almeno la qualificazione alla prossima Europa League, una competizione che, mai come quest’anno, con i giallorossi qualificati ai quarti per la prima volta (da quando la competizione ha assunto tale denominazione), può permettere alla Roma di vivere qualche estemporaneo momento di gioia. A vantaggio dei capitolini, la formazione di De Zerbi si presenterà all’appuntamento con due titolarissimi fermi ai box: Caputo e Berardi, che da soli rappresentano metà del potenziale offensivo neroverde. Una notizia che, tuttavia, consentirà a mister Fonseca di tirare solo parzialmente un sospiro di sollievo.

Dall’infermeria giallorossa, infatti, tanto per cambiare, giungono notizie tutt’altro che rassicuranti. In questo caso, i grattacapi si concentrano in particolar modo nella retroguardia: Kumbulla è rientrato a Fiumicino dall’Albania lamentando un problema al ginocchio destro che si è procurato con la Nazionale a causa del terreno sintetico. Il responso degli esami strumentali cui è stato sottoposto l’ex calciatore del Verona ha evidenziato una distorsione del ginocchio con lieve lesione meniscale. Scongiurata, per ora, l’ipotesi dell’intervento chirurgico, il giocatore dovrà comunque osservare un programma di recupero individuale che lo terrà lontano dai campi di gioco per almeno un mese. Nella lista degli assenti, là dietro, bisogna annoverare anche Ibañez, out per squalifica, mentre restano da appurare le condizioni di Cristante e quelle di Smalling, che potrebbe essere disponibile per sabato, benché, come logico, non al pieno della forma. Sotto osservazione, per quel che riguarda il centrocampo, anche Veretout, che già aveva provato un recupero in extremis per la partita contro il Napoli.

Gli allenamenti intanto sono ripresi ieri, ma non per il lungodegente Zaniolo che, proseguendo nel percorso riabilitativo personalizzato, si vede costretto a sudare anche di domenica, come lo stesso gioiellino giallorosso non manca di rendere noto attraverso il proprio profilo Instagram, dove, tra una foto e l’altra insieme alla nuova fiamma, si fa immortalare durante defatiganti sedute in campo e in palestra che sembrano preludere ad un pronto rientro sul rettangolo verde. Quando? Al momento non è dato sapersi. Forse contro la Fiorentina: prima, però, Zaniolo dovrà mettere minuti nelle gambe giocando qualche partita nella Primavera di Alberto De Rossi. A proposito, si ventila che sia l’ultima stagione in cui vedremo il papà di Daniele guidare la seconda squadra della Roma. Una notizia che mette un sincero velo di tristezza addosso, e non solo per le innumerevoli soddisfazioni che in questi anni De Rossi senior si è tolto sulla panchina giallorossa, ma anche per l’indiscussa competenza che lo ha sempre contraddistinto in quel ruolo. Per fortuna, a quanto pare, presto sentiremo parlare di nuovo di un “De Rossi” che allena: questa volta più giovane, ma non per questo meno capace.