Ci siamo, agosto è oramai alle porte e il profumo della prima giornata di Serie A è sempre più intenso. Come ogni inizio stagione che si rispetti, gli obiettivi delle singole squadre iniziano a delinearsi sempre di più, soprattutto in base all’importanza del calciomercato effettuato: c’è chi punta al tricolore, chi spera nel piazzamento europeo e chi lotta a denti stretti per non retrocedere nella serie cadetta.

L’Inter, nonostante abbia perso in un colpo solo un grande calciatore come Hakimi e un top allenatore come Mister Conte, resterà la squadra da battere. La sua rosa rimane di primissimo livello e in panchina c’è Simone Inzaghi, che proprio con il 3-5-2 tanto bene ha fatto con la Lazio negli ultimi anni.

Luci e ombre anche in casa bianconera: se da un lato la Vecchia Signora non ha ancora fatto nessun acquisto degno di nota, dall’altro lato il ritorno in panchina di Mister Massimiliano Allegri, resta comunque una garanzia.
A livello qualitativo, un passo dietro queste due squadre ci metto il mio Milan, l’immarcescibile Atalanta di Gasperini, il Napoli di Luciano Spalletti e le due romane guidate da due grandi allenatori: Mourinho per la Roma e Sarri per la Lazio.

Per quel che riguarda il Milan, dopo una stagione importante come quella dello scorso anno, le aspettative sono molto alte; c’è da capire se la squadra lotterà nuovamente per conquistare un posto in Champions League oppure se addirittura alzerà l’asticella delle ambizioni, provando a conquistare il tricolore. Il mio pessimismo cosmico che modestamente mi accompagna da quando sono nato – sommato ad una buona dose di scaramanzia che non guasta mai – mi suggerisce che lo scudetto anche per quest’anno sarà fuori dalla nostra portata.

I rossoneri, orfani di Donnarumma e Calhanoglu, dovranno ripartire da quanto di buono fatto nella scorsa stagione, dallo spirito di squadra e dalla voglia di stupire tutti, ancora una volta. La squadra non è ancora pronta, mancano tasselli importanti in punti nevralgici del campo come la linea mediana, la trequarti e l’attacco.

A proposito di linea mediana, la notizia positiva di questa settimana è che, dopo tante chiacchiere da bar, si è finalmente concretizzato l’atteso incontro tra Frederic Massara e George Atangana, agente del “presidente” Kessie. Frank, peraltro, nei giorni scorsi ha giurato amore eterno al Milan con una dichiarazione che lascia poco spazio all’interpretazione: “Ora i Giochi ma quando torno dalle Olimpiadi sistemerò tutto. Non ci saranno problemi, io mantengo sempre la parola. La società ha sempre saputo che la mia volontà è quella di restare in rossonero. Voglio solo il Milan.

Parole importanti dette in un periodo molto delicato in cui tanti tifosi rossoneri, viste le ultime vicende, sono un po’ diffidenti. Resta comunque una bella dichiarazione d’amore che, almeno nel breve/medio periodo, dovrebbe farci stare tranquilli. “Dovrebbe”, uso volutamente il condizionale che non si sa mai. Per quel che riguarda le operazioni in entrata, la sensazione è che il Milan aspetterà gli ultimi giorni di calciomercato per approfittare di eventuali occasioni last second, senza svenarsi economicamente.

In uscita, Conti e Caldara sono già con le valigie in mano, si aspetta solo la soluzione migliore: sul terzino ci sarebbero la Sampdoria ed il Verona mentre sul difensore centrale il Torino di Mister Juric. Poco chiara anche la situazione di Samu Castillejo, Jens Petter Hauge e Rafael Leao, la società sta facendo della valutazioni e non è escluso che ne possano partire 2 su 3. Dipendesse da me, cederei a titolo definitivo Castillejo, darei in prestito secco Hauge per farlo crescere in una piazza con meno pressioni addosso e terrei Leao, sperando sia l’anno della sua esplosione.