Clima pesante in casa Napoli dopo il rocambolesco pareggio in casa con l’Atalanta. Al danno procurato da Giacomelli per il mancato calcio di rigore per fallo su Llorente nel finale di gara, si è aggiunta la beffa della squalifica per un turno a Carlo Ancelotti, che domani non potrà essere in panchina all’Olimpico a guidare i suoi ragazzi.

Non sarà facile resettare a Castelvolturno quanto è accaduto mercoledì sera al San Paolo. Vergogna, scandalo e morte del calcio. Questo quanto è rimbombato tra le mura del vetusto impianto di Fuorigrotta. La mancata vittoria sui nerazzurri bergamaschi, vittoria che il Napoli avrebbe ampiamente meritato per il gioco espresso durate i 90 minuti, ha portato un mix tra rabbia e delusione, che gli azzurri, immaginiamo, avranno difficoltà a smaltire nel breve.

Purtroppo per il Napoli non c’è tempo per piangere sulle ferite lasciate dall’arbitraggio di metà settimana. Una direzione di gara che, a sentire prima De Laurentiis e poi Ancelotti, ha condizionato l’esito finale della partita. Il Napoli ha alzato la voce, denunciando quello che non funziona a livello arbitrale. Sul banco degli imputati oltre a Giacomelli, anche l’addetto al Var Banti, e naturalmente i vertici dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri) Nicchi e Rizzoli.

Non le ha mandate a dire il Presidente, giustamente spalleggiato da Ancelotti, che si è sentito “attaccato personalmente”. Per De Laurentiis c’è bisogno di una urgente riorganizzazione del mondo arbitrale, che deve mettersi al passo coi tempi. Fortunatamente la parola già torna al campo. Far capire ai ragazzi che il campionato non è finito mercoledì sarà compito arduo per il tecnico emiliano. Eppure è così. Il bel Napoli visto contro l’Atalanta può recuperare punti e posizioni in classifica. Aver messo sotto la squadra che nell’anno solare 2019, prima della gara di Napoli, aveva fatto più punti di tutte, ha un significato importante.

È un’iniezione di autostima non da poco e non può essere vanificata da un errore arbitrale. Toccherà ad Ancelotti far vibrare le giuste corde emozionali di Insigne e compagni per ridare un senso al campionato. L’avversario di domani è fresco di sorpasso ai danni del Napoli. La Roma sì è andata a prendere quel tanto caro quarto posto in classifica che significa Champions League. Per gli azzurri è partita l’operazione controsorpasso.

Non sarà facile soprattutto per l’umore diametralmente opposto delle due squadre. A mille quello della Roma reduce dal roboante 0-4 in trasferta addirittura in dieci uomini; a terra, invece, quello del Napoli, colpito al cuore da Giacomelli. Gli azzurri però devono rialzarsi immediatamente. Ancelotti dovrà fare la conta con gli infortunati, ed in questo Roma e Napoli sono simili, avendo gli stessi problemi. L’ultimo a fermarsi è stato Allan. E sarà un’assenza che peserà molto nell’economia del gioco degli azzurri, anche se mercoledì sera Zielinski e Fabian hanno fatto cose straordinarie; soprattutto lo spagnolo sembra essere l’uomo in più degli azzurri in questo momento.

All’Olimpico il Napoli non avrà compagnia. Ancora una volta la trasferta è stata vietata ai nati e residenti a Napoli e provincia. Non è questo il calcio che vorremmo.