L’ottimo momento del Milan fa sorridere tutti: i tifosi, la classifica ma soprattutto le casse rossonere. Sono tanti i giocatori che negli ultimi mesi, grazie a delle prestazioni più che convincenti, hanno visto aumentare il loro valore di mercato in maniera esponenziale. Il primo fra tutti è sicuramente l’ex madridista Theo Hernandez. Acquistato dal Milan un anno e mezzo fa circa a titolo definitivo per 20 milioni di euro, oggi ne vale 50 tondi, tondi. Non so perché ma ho come la sensazione che in questo momento a Madrid, sponda Real, qualcuno ai vertici societari si starà mangiando le mani per aver svenduto – con estrema faciloneria – uno dei 5 terzini attualmente più forti al mondo, dopo Calabria ovviamente.

L’ho appena citato ed è giusto sottolineare anche l’incredibile evoluzione del nostro Davide Calabria, da me ultimamente rinominato “Davidinho”. Il motivo di questo nomignolo? Semplice, in questa stagione con i suoi continui inserimenti offensivi, sembra un vero e proprio terzino brasiliano alla Cafu. Ad onor del vero, è giusto ricordare che il suo valore di mercato lo scorso anno era crollato a 8 milioni di euro, a causa di una stagione decisamente disastrosa. La società però – che lo ha visto crescere nel vero senso della parola visto che il terzino arriva dal settore giovanile del Milan – ha deciso di credere in lui, dandogli una seconda possibilità. Dopo un anno direi che è tempo di bilanci e quella scelta societaria che inizialmente era sembrata coraggiosa e azzardata, si è rivelata vincente. Il suo valore, oggi, si aggira sui 18 milioni di euro, praticamente il doppio rispetto a soli 12 mesi fa.

Il fair play finanziario sorride. Cambiamo reparto e dalla difesa facciamo qualche passo in avanti sino ad arrivare alla linea mediana composta dal “Presidente” Franck Kessié e da sua Maestà Ismael Bennacer. Anche in questo caso il fondo Elliott ha degli ottimi motivi per sfregarsi le mani. Il primo, acquistato anni fa dall’Atalanta per una cifra complessiva di 28 milioni di euro, dopo un periodo difficile costellato da prestazioni poco convincenti, è diventato un pilastro insostituibile del centrocampo rossonero, tanto che il suo cartellino vale ben 40 milioni di euro. Stesso identico valore anche per il cartellino dell’algerino, sempre più funzionale al gioco di Mister Pioli.

Nel suo caso l’evoluzione è ancor più eclatante se consideriamo che l’investimento del Milan, per prelevarlo dall’Empoli un anno e mezzo fa (tra lo scetticismo generale…), si aggirava sui 16 milioni di euro. Possiamo dirlo: un vero e proprio affare coi fiocchi. Già che ci siamo vogliamo parlare anche di Alexis Saelemaekers? Arrivato nell’anonimato più assoluto dal goliardico campionato belga per 7 milioni di euro, oggi ne vale 18.

Sicuramente quelli che vi ho appena citato sono i casi più eclatanti ma potrei nominarvi anche altri giocatori che hanno migliorato il loro rendimento e, di conseguenza, il loro valore. Hakan Calhanoglu è passato da 30 milioni di euro a 35. L’ex esterno offensivo del Bodo Glimt Hauge è passato dai 4 ai 10 milioni di euro. Il buon Simon Kjaer da 7 a 10 milioni ed infine Matteo Gabbia (anche lui come Davidinho, proveniente dalla cantera rossonera) ha un valore di mercato che accarezza i 10 milioni di euro.

Giusto per non farci prendere troppo dall’entusiasmo, segnalo anche un calciatore che, al contrario di tutti, negli ultimi mesi ha avuto un trend negativo. Sto parlando del Dottor Antonio Donnarumma, terzo portiere della squadra, che vede il suo valore calare da 400mila a 300mila euro. A nome di tutti, lo ringrazio pubblicamente per questa sua stupenda lezione di umiltà.