Cala il sipario nella meravigliosa cornice di Anfield, il Milan esce sconfitto al debutto in Champions ma i segnali sembrano essere incoraggianti per la squadra di Pioli. Il Diavolo entra in campo un po’ troppo impaurito e nei primi 30 minuti di gioco subisce la qualità e l’intensità del Liverpool. La squadra di Klopp trova il gol del vantaggio al decimo del primo tempo con una percussione di Alexander Arnold che, nel tentativo di crossare, trova la fatale deviazione di Tomori che mette fuori causa il portiere rossonero. Giusto 3 minuti più tardi, rigore per il Liverpool: sul dischetto si presenta Salah ma Maignan lo ipnotizza, mantenendo ancora in piedi il risultato.

Sul finire della prima frazione di gioco, succede l’impensabile: il Milan tira fuori gli artigli e in 2 minuti ribalta il risultato con Rebic e Brahim Diaz, al termine di due grandi azioni in velocità. Il primo tempo si chiude nel migliore dei modi per la squadra di Pioli che va al riposo sorprendentemente in vantaggio. Anche la ripresa sembra iniziare bene: Kjaer trova il terzo gol che viene però annullato per la posizione irregolare di Theo Hernandez. Da quel momento in poi, il Liverpool torna nuovamente padrone del campo trovando subito il gol del pareggio con Salah e il gol del controsorpasso con Henderson che sigla un goal magistrale da fuori area. Il Milan prova,  senza riuscirci, a riacciuffare il pareggio nel finale, dimostrando grande cuore contro un avversario di primissimo livello.

Nonostante la sconfitta, la prima notte europea della stagione porterà sicuramente grandi spunti di riflessione: il ritmo e l’intensità dovranno crescere perché sono fondamentali in partite come queste. Bisogna anche considerare che negli 11 schierati dal primo minuto, ben 6 giocatori erano al loro personale debutto in Champions League. Servirà sicuramente tempo per far acquisire a questi giocatori maggiore personalità e cattiveria agonistica anche in campo internazionale ma, essendo tutti molto giovani, sono certo che ci riusciranno. Il divario tecnico tra le due squadre era palese prima del match e lo è ancor di più a partita finita, ma la tenacia del Milan fa davvero ben sperare in vista delle prossime partite contro Atletico Madrid e Porto che peraltro, nella sfida del Wanda Metropolitano, non sono riuscite ad andare oltre il pareggio. Giocare in uno stadio così importante avrebbe potuto mettere in difficoltà qualunque avversario e “You’ll Never Walk Alone”, cantata da tutto lo stadio, mette sempre i brividi. La bravura del Milan è stata quella di essere riuscito a rimanere sempre in partita soffrendo nei momenti più difficili e sfruttando al massimo le disattenzioni difensive dei Reds.

Nelle prossime ore si ritornerà nuovamente al lavoro in vista della sfida di Serie A di domenica sera contro la Juventus, match nel quale Pioli spera di poter ritrovare Zlatan Ibrahimovic, alle prese con un’infiammazione al tendine d’Achille. I Bianconeri sono a caccia della prima vittoria in campionato ed il risultato di Malmoe dovrebbe aver ristabilito, almeno in parte, l’umore nello spogliatoio. Allegri potrà contare sul recupero di Federico Chiesa che nella partita dello scorso anno aveva creato molti grattacapi alla retroguardia rossonera. Il mese di settembre sta regalando un calendario difficile ma allo stesso tempo stimolante: nella partita di Anfield il Milan ha dimostrato di saper soffrire ma soprattutto di potersela giocare con chiunque. Il big match di domenica sarà inoltre importante per capire quali potranno essere le ambizioni del Milan in campionato: le prime tre partite hanno dato delle risposte importanti e fare punti con un avversario di spessore come la Juve potrebbe dare nuova linfa vitale tra le fila rossonere.