Non è realmente possibile che una squadra dalle ambizioni, dalle tradizioni e dalla storia del Milan schieri un attacco al sedicesimo posto nella classifica delle reti segnate, solo undici in undici partite. Sette i gol su azione, quattro su calcio piazzato. Troppo poco, troppo poco! Avrebbe potuta essere accampata come scusa la filosofia tattica di Marco Giampaolo, ma, sotto l’aspetto della prolificità, della concretezza, della pericolosità, pur, notando qualche passo avanti, anche sotto la guida di Pioli i risultati appaiono ancora insufficienti. Differenti le ragioni, legate alla manovra e al rendimento dei singoli.

Con Giampaolo in panchina, la manovra è spesso apparsa lenta, legata, scontata, facilmente decifrabile dagli avversari, che hanno sempre avuto tutto il tempo di chiudere ogni varco sia sulle rare incursioni dei centrocampisti che sui tentativi degli attaccanti. In questo senso, è apparsa intelligente la mossa di inserire Bennacer, come regista della squadra , perché “Lo Sceicco Bianco” punta sempre a velocizzare il passaggio, evitando banali tocchi arretrati e cercando sempre gli attaccanti.

Anche l’avanzamento del raggio d’azione di Calhanoglu ha portato qualche indubbio vantaggio e offerto qualche variazione agli schemi offensivi, che paiono più propositivi ed efficaci. Come detto, però, non è che la tabella dei gol realizzati stia crescendo come sperato dai tifosi rossoneri. Arriviamo così al punto dolente, il rendimento totalmente insufficiente degli attaccanti. A partire proprio da Kris Piatek, che non riesce nemmeno a sfiorare la qualità del suo gioco, apparsa straordinaria nella scorsa stagione almeno fino ad aprile.

Già nelle ultime fasi del campionato scorso la sua forma, la sua convinzione, la sua fiducia ha cominciato a regredire, continuando, purtroppo per il Milan, sia nelle amichevoli estive, che in questi primi mesi della stagione. Uno solo il gol su azione, contro il Lecce, ma soprattutto raramente il polacco si è presentato davanti al portiere. Non regge nemmeno la scusa che non venga servito con efficacia. Piatek stenta infatti nel dribbling, nella conclusione dal limite, spesso in difficoltà nello scontro fisico con il difensore avversario o nella elevazione di testa.

Insomma la crisi del “Cacciatore di Taglie“ ha avuto riflessi fondamentali anche nel numero delle reti realizzate. Se a queste difficoltà aggiungiamo il rendimento altalenante di Suso, condizionato da qualche problema fisico, oltre che la poca esperienza di Leao, non ancora in grado di sorreggere da solo il reparto, soprattutto contro le difese italiane, facile spiegare gli scarsi risultati delle punte milaniste.

Risultati che avrebbero potuto essere mascherati da qualche conclusione vincente dei centrocampisti, grazie a inserimenti pericolosi, ma il solo Calhanoglu, due le reti realizzate, è stato efficace con un colpo di testa, avversario il Brescia, e con un tiro spettacolare e vincente, che ha battuto il portiere del Lecce, Gabriel. Contro la Juventus, Pioli sembra che voglia cambiare l’assetto, dopo la positiva, per lunghi tratti, partita contro la Lazio.

Rientra Suso, al posto di Castillejo, autore, domenica scorsa, della prova più convincente della sua carriera milanista, ma fermato da un guaio muscolare. A Torino, però, i problemi non saranno legati alla fase offensiva, ma al rendimento della difesa in considerazione delle ultime prove incerte di Calabria e Duarte. Proprio per questo motivo, a sorpresa, potrebbe essere schierata una difesa a tre, con il ritorno di Ricardo Rodriguez, affiancato da Romagnoli e Duarte.

Theo Hernandez giocherebbe quinto di sinistra, libero di effettuare le sue progressioni spettacolari, senza l’ossessione di recuperare la posizione in difesa. A destra tornerebbe nel ruolo, che lo ha visto protagonista nell’Atalanta, Andrea Conti, che nei cinque di centrocampo, ha esaltato e si è esaltato in maglia nerazzurra. Insomma Pioli sta studiando una formazione equilibrata, con la speranza di conquistare il primo risultato positivo nel nuovo stadio bianconero. Per il Milan, fin qui, una maledizione!