Ci siamo, i maggiori campionati europei hanno ufficialmente riacceso i motori e sono pronti a ripartire per una stagione calcistica che si preannuncia bollente un po’ ovunque. Tutti ai nastri di partenza: dalla Liga Spagnola – oramai orfana di Lionel Messi – alla Bundesliga, passando per la sempre affascinante Premier League. La Ligue 1 è già iniziata la scorsa settimana mentre, per la nostra amata Serie A, ci sarà da attendere ancora qualche giorno. Grazie alle varie amichevoli estive, abbiamo iniziato a notare pregi e difetti di ogni singola squadra del nostro campionato: alcune come la Roma di Mourinho sono apparse abbastanza nervose, altre come la Juve di Max Allegri, ancora in fase di rodaggio. Il Milan, secondo voi, come mi è apparso? Ad oggi, sono felice o deluso? Mettetevi comodi, vi dico la mia…

Premessa: dopo il doppio colpo basso firmato Donnarumma e Calhanoglu, la società si è subito messa al lavoro per garantire già da luglio qualche certezza a Mister Pioli: Maignan, Tomori, Tonali, Brahim Diaz e Giroud ne sono la dimostrazione lampante. Non è mia intenzione usare alibi – anche se probabilmente lo sto già facendo – ma che la squadra necessiti ancora di ulteriori innesti credo sia un dato di fatto. Lo sa bene il mister, lo sappiamo noi tifosi e lo sa soprattutto la società che, non a caso, sta continuando a muoversi nell’ombra in attesa di qualche occasione low cost interessante. Il riferimento al calciomercato è inevitabile in quanto, per forza di cose, ha inciso in maniera importante sulle varie prestazioni estive del Milan. Vien da sé che, con una squadra al completo in ogni reparto, avremmo sicuramente avuto indicazioni diverse e probabilmente più convincenti.

Tornando alle amichevoli rossonere, è evidente come la fase difensiva (1 goal subito in 5 match) si sia comportata decisamente meglio di quella offensiva. In realtà nei primi due test il numero dei goal all’attivo del Diavolo è stato convincente anche se, va detto, affrontavamo squadre decisamente più abbordabili come Pro Sesto e Modena. Quando il tasso tecnico delle avversarie è aumentato, è aumentata anche la nostra difficoltà nel trovare la via del goal e, in generale, a creare azioni potenzialmente pericolose. Non è un caso che – tra Nizza, Valencia e Real Madrid – l’unica marcatura rossonera all’attivo nei 90 minuti regolamentari, sia stata quella di Giuoud, di testa, contro la squadra francese.

Un’altra considerazione che ha tutto il retrogusto di un’alibi, è che l’assenza dei vari Ibrahimovic, Bennacer e Kessié, in questo Milan, si fanno sentire sempre tantissimo.

Tralasciando le statistiche non entusiasmanti, voglio essere ottimista e positivo in quanto ho comunque visto un Milan maturo, compatto e desideroso di fare bene. La necessità di aumentare il tasso tecnico dalla trequarti in su è lampante e sono sicuro che la società, prima della fine del calciomercato, riuscirà a colmare questo deficit con un trequartista di qualità ed un esterno destro di sostanza che riesca a portare bonus con goal e assist. I giocatori che mi hanno sorpreso maggiormente in queste prime uscite sono stati: Tomori, già in grandissimo spolvero, Rafa Leao che quando gioca da esterno sinistro sembra completamente un altro giocatore e Mike Maignan che contro il Real Madrid si è tolto anche la soddisfazione di parare un rigore a Bale.

Tra 10 giorni esatti il Milan darà il via alla sua stagione, affrontando la Sampdoria di Roberto D’Aversa. La speranza è che i ragazzi possano conquistare i primi 3 punti, per dare continuità a quanto di buono fatto lo scorso anno. Bisogna riprendere a macinare punti sin da subito anche perché poi, a maggio, questi peseranno terribilmente. E noi del Milan lo sappiamo benissimo…