E così, dopo qualche mese di risate di antijuventini e dei soliti juventini pronti a denigrare la società per cui fanno il tifo, alla fine Locatelli è arrivato a destinazione. Destino strano, il nostro: beffati quando non riusciamo a perfezionare i nostri colpi, in crisi da tempo per il centrocampo scadente, la difesa vecchia e l’attacco egoista, in un paio di giorni ci ritroviamo di nuovo arroganti padroni del mercato e superfavoriti per lo scudetto, così se non vinciamo è fallimento e siamo tutti felici.
Partiamo da Locatelli. Anzi, dalle voci su Cristiano Ronaldo, che lui spegne con un post in cui non ci nomina mai ma mette a tacere la troppe voci. E io non so cosa farà, non so se davvero vuole andare via, non ho la più pallida idea di come questa storia andrà a finire, ma di certo se stiamo ancora a parlarne il 20 agosto c’è da fare in fretta, se davvero c’è qualcosa di concreto nell’aria. Altrimenti, e saremmo tutti felici, che si riparta convinti tutti insieme per un’ultima stagione di passione in cui provare a tornare a vincere insieme.
Staremo a vedere, così come per il fondamentale rinnovo di Dybala che pare sempre cosa fatta (lui vuole restare a tutti i costi, la società e Allegri lo hanno messo al centro del progetto) eppure chissà come mai non arriva, dopo mille chiamate e diversi incontri. Prima la quarantena, a breve l’incontro, poi un altro ancora ma il contratto scade ancora a fine giugno del 2022.
Ed eccoci a Locatelli, l’attesissimo nuovo acquisto destinato a fare rinascere quel centrocampo un po’ così degli ultimi tempi: italiano, juventino, talentuoso e dotato di personalità, l’identikit perfetto anche se ormai quasi non ci credevamo più. Arriva, viene annunciato come si deve e dichiara subito che è un sogno che si realizza, proprio come fosse uno di noi che un giorno si trova lì alla Continassa, per una festa e una gioia personale ancora prima che professionale. In bocca al lupo, Manuel: ci saranno momenti difficili quando le cose non gireranno (e i primi critici saranno alcuni dei nostri), ma le attese sono tante e saprai ripagarle. Pagarle, appunto, ed ecco il tema che infiamma il Paese ancora più dei disastri di politica internazionale di cui leggiamo con angoscia tutti i giorni. Come lo paga lo Juve? In quante rate? Da quando?
Sì, perché la tragicomica e inquietante ossessione per i bianconeri che attanaglia da tempo molti nostri connazionali, dalle prime eroiche e valorose battaglie legate agli stoici nomi di Turone e Muntari, si sono pian piano ridotte alla contestazione della formula di pagamento del pur ottimo Manuel Locatelli.
E lasciamo perdere come sempre i soliti noti disperati e a caccia di like: anche giornalisti e media di valore si sono mostrati increduli e sospettosi di fronte all’ultimo ingresso bianconero per il pagamento triennale a partire dal 2023 (nulla di particolarmente sconvolgente, in un mercato in cui i pochissimi che comprano saldano con i “pagherò”, ma tanto basta per fare finalmente nuovamente impazzire mezza Italia).
Ronaldo e Dybala in posizioni ancora da chiarire, Locatelli in, attesa per qualche out, ma il bello di questa squadra è che sa passare in poche settimana da formazione disastrata, con “difesa ormai anziana, centrocampo carente, attacco egoista” e tutte le critiche che ci sentiamo legittimamente fare da tempo, al ruolo di superfavorita, perché è arrivato Allegri. E poco importa se ci sono stati solo due acquisti, se gli esuberi sono ancora qui, se la squadra non pare così migliorata rispetto a quel quarto posto miracoloso conquistato all’ultimo secondo per puro caso: a quanto pare basta Max, criticatissimo fino a qualche tempo fa per il suo gioco sparagnino eppure ora considerato la certezza assoluta che ci rende non favoriti, ma superfavoriti, altrimenti in caso di secondo posto che fallimento sarebbe?
E così, mentre la Juve è già superfavorita e mezza Italia si dispera per la formula di pagamento di Manuel Locatelli, si capisce subito che l’estate è finita, il campionato sta per iniziare e l’entusiasmo per gli Europei è già finito. Finalmente, a quanto pare, la Juve è di nuovo arrogante, il Sassuolo si scansa, se non vinciamo è fallimento e così via. Finalmente sta tornando tutto nella norma, proprio come piace a noi.