Balbetta in Armenia, domina largamente in Finlandia. Sei punti d’oro che ci portano con un piede e mezzo verso la qualificazione.

Inizio settembre e pronti via, il solito balletto delle qualificazioni per qualcosa. Mondiali, Europei, se serve ci mettiamo pure la Nations League – che ha acceso i cuori di pochissimi tifosi, non diciamo buco nell’acqua ma ci siamo andati decisamente vicini – e, ci fosse la possibilità, chissà cos’altro si potrebbe inventare.

Stavolta l’esito del doppio impegno è positivo. Certo, non affrontavamo Francia, Spagna o chi altro preferite. Armenia e Finlandia, sulla carta, erano ostacoli di poco conto per una Nazionale che, parole di Mancini, mira a tornare tra le prime cinque d’Europa dopo il vuoto cosmico della passata gestione, dove abbiamo davvero toccato il fondo con la mancata qualificazione a Russia 2018, ma attenzione ai luoghi comuni.

L’Armenia domenica ha strapazzato la Bosnia, ritenuta la nostra antagonista principale per il predominio nel girone e finita lontano assai dalle zone alte della classifica con pochissime probabilità di giocarsi l’Europeo. E la Finlandia, che vanta nei confronti del calcio italiano una vera e propria maledizione (ha vinto una sola volta nel 1912 dopodiché il nulla) era comunque la nostra più immediata inseguitrice, a soli tre punti, dopo aver inanellato una serie di quattro successi consecutivi.

Bilancio positivo dicevamo; non esaltante, ma positivo. Noi ci siamo divertiti a dare i voti a questa settimana tinta d’azzurro, considerando entrambi gli impegni.

Donnarumma 6: sufficiente in entrambe le circostanze. Niente di che ma nemmeno errori da sottolineare.

Florenzi 6-: indietro di condizione, stecca a Erevan e fa qualcosa di meglio in Finlandia (dove entra per l’infortunato Emerson Palmieri). Lontano dal capitano giallorosso che conosciamo.

Izzo 6,5: Mancini lo schiera a sorpresa, lui non delude. Timoroso all’inizio, si riprende col passare dei minuti.

Bonucci 6: capitano in attesa del rientro di Chiellini, macchia un doppio impegno di buon livello con la simulazione in Armenia. Peccato. Sarebbe ben oltre la sufficienza, ma quelle mani al volto gli tolgono almeno un punto.

Romagnoli 6: senza infamia e senza lode. Può e deve fare meglio.

Acerbi 6+: inizia col freno a mano tirato, poi si scioglie e torna ad essere il centrale difensivo visto alla Lazio.

Emerson Palmieri 7: migliore in campo in Armenia, frenato da un infortunio a Tampere dopo pochi minuti.

Barella 6.5: malino a Erevan, dove la squadra ha stentato in generale, finisce alla grandissima con la Finlandia, reggendo per l’ultima mezz’ora praticamente da solo il centrocampo azzurro.

Sensi 7-: è un talento che va aiutato a sbocciare, un diamante grezzo da lavorare. In Armenia entra e cambia la partita, con i finlandesi domina e prende per mano i compagni, salvo perdere un pallone inutile e regalare il rigore agli avversari in un secondo tempo sottotono. Potenzialità enormi.

Verratti 6: compitino svolto. Ma lui ha nei piedi ben altro.

Jorginho 6+: corre sempre, motorino perpetuo del centrocampo azzurro. Funziona a singhiozzo in Armenia, freddo quanto basta per segnare il rigore che ci regala tre punti importantissimi a Tampere.

Chiesa 6-: davvero male con gli armeni, un pesce fuor d’acqua, si riscatta in parte nel secondo e più difficoltoso incontro; il cross con cui manda in gol Immobile, se non rappresenta la perfezione, ci va molto vicino.

Belotti 7- : il Gallo non tradisce. Puntuale a timbrare il cartellino in un caso, nell’altro dà nuova linfa ad una Nazionale stanca, battendosi come un leone.

Immobile 6.5: finalmente, ti viene da dire. Finalmente, perché l’Immobile della Lazio è sbarcato in Nazionale.

Bernardeschi 5.5: come Chiesa stecca la prima. Entra a Tampere per tenere palla, recita il copione e nulla più.

Lorenzo Pellegrini 7: stoccatore, corridore, attaccante, centrocampista, difensore. Lo trovi dappertutto.

Mancini 7+: benino la prima, davvero bene con la Finlandia. Indovina i cambi, domina in lungo e in largo a Tampere, molto diplomatico sull’affaire Bonucci, come è giusto che sia. Inutile lavare i panni sporchi in pubblico, sicuramente avrà parlato col difensore a tu per tu.