Tanti carissimi saluti al mercato estivo 2019. È durato poco, solo 2123 mesi. Speriamo cambino idea perché sarà anche bello raccontarsi boiate, ma a un certo punto viene la pellagra. Dicevamo, è finito il mercato estivo e in contemporanea è iniziato quello invernale. Fateci caso, c’è già chi dice “Per gennaio si pensa a…”. La gente è malata. Ma andiamo al grande classico di fine mercato: il pagellone.
Il pagellone è quella cosa senza senso secondo cui alcuni sedicenti esperti dicono se questa o quella squadra ha agito bene oppure no. Il pagellone in assenza del risultato ha la stessa utilità di Renato: zero. Ma fa niente, procediamo rapidamente e in ordine sconclusionato.

INTER: 8
Alla fine Icardi ha detto addio all’Inter (e viceversa) e così facendo ha incoronato il re di questo mercato, che poi è Giuseppone Marotta, capace di portare a termine le operazioni che aveva in mente (quasi) nella sua interezza. Non è arrivato Dzeko, è vero, ma davvero questa volta nessun tifoso nerazzurro può sentirsi “tradito”. Soprattutto, sono arrivati i giocatori selezionati ad aprile da mister Conte, la qual cosa conta più di ogni “sì ma bisognava prendere anche Rakitic, Milinkovic-Savic, Vidal, tutti!” urlato al bar.

JUVE: 7
Si è lamentato qualche tifoso della Juve, questo sì. Poi vai a vedere il primo tempo contro il Napoli e ti viene da pensare “ma davvero c’è chi pensa che questa sia una squadra incompleta?”. È vero, Paratici sul finire di mercato si è un po’ incartato, non è riuscito a prendere l’attaccante che aveva in testa (sì, il “parigino”), non ha realizzato le plusvalenze reclamate da chi comanda (questo sì è piuttosto grave), ma Ramsey, Rabiot, De Ligt, Danilo son colpi da leccarsi i baffi e chi è rimasto (Higuain, Dybala e gli altri pseudo-esuberi) sono tutto tranne che zavorre, diciamolo chiaramente.

NAPOLI: 7
Al sottoscritto, per quel che vale, è piaciuto assai il mercato del Napoli che sì, è vero, è uscito con le corna rotte da Torino, ma più per una questione di “ingranaggi da oliare” che di “potenziale”. De Laurentiis per una volta ha seguito le indicazioni del suo tecnico, un inedito se vogliamo. Lo ha fatto e finalmente ha dimostrato di avere intenzioni serissime: non più “facciamo il nostro, ma tanto gli atri sono imprendibili” semmai “proviamo davvero a dare fastidio”.

MILAN: 6
E il Milan? Per i rossoneri è stato un mercato complicato, lo capisce anche il mio gatto. Questione di Uefa che ha puntato le antenne, questione di idee chiare, ma non fino in fondo. Alla fine Rebic è arrivato a Milano, pareva destinato all’Inter (se fosse uscito Politano) e invece no, completa l’attacco del Diavolo. Un buon colpo, forse improvvisato ma certamente utile a dare sostanza alla rosa. Il resto è nella testa e nelle idee di Giampaolo, chiamato a conquistare un quarto posto tutt’altro che facile da raggiungere (come lo è stato per Gattuso, del resto).

ROMA: 6.5
Sono successe talmente tante cose nella Capitale che è difficile dire dove arriveranno i giallorossi, ma quello che all’inizio sembrava uno smembramento senza senso (o meglio, col senso del portafoglio), alla fine si è trasformato in qualcosa di interessante: direttore sportivo nuovo, tecnico nuovo, rosa nuovissima con la chicca nel finale (Mkhitaryan). Ipotizzare un risultato finale è complicatissimo, ma può venire fuori qualcosa di interessante.

CAGLIARI, BRESCIA, SASSUOLO: 7
Provinciali con ambizioni.

LAZIO: 6.5
Pronto a diventare un 8 quando ci accorgeremo che anche quest’anno Tare ci ha fregato tutti.

FIORENTINA: 6
La media tra il 7 per il mercato e il 5 per la scelta di andare avanti con una guida tecnica che a Firenze al momento ne ha azzeccate pochissime.

TORINO E ATALANTA: 5.5
Una (Verdi a parte) non ha fatto mercato, l’altra sì (Muriel ottima scelta), ma confermarsi senza buttare miliardi non sarà semplice.

GENOA: 6.5
Ottime scelte, al punto che il tifoso genoano deve augurarsi di andare bene ma non benissimo, altrimenti Preziosi a gennaio vende mezza squadra.

SAMP: 5
Squadra e proprietà in confusione.

VERONA E UDINESE: 6
Scelte “ordinate”, senza strafare.

LECCE: 6
Tanti cambiamenti. Pure troppi.

BOLOGNA, PARMA, SPAL: 6
Squadre in cerca di “continuità”, termine abusatissimo.

A settimana prossima per il mercato invernale, nevicherà a giorni.