Il cielo è azzurro sopra il San Paolo. Il doppio 2-0 casalingo in quattro giorni, prima alla Sampdoria in campionato e poi in Champions League ai campioni d’Europa del Liverpool, riporta il sereno in casa Napoli dopo la bruciante sconfitta di fine agosto a Torino contro la Juventus e di colpo risveglia l’entusiasmo e la passione di un’intera tifoseria.

È soprattutto il modo con il quale gli uomini di Ancelotti si sono sbarazzati prima dì Quagliarella e compagni e poi della Klopp’s band, che ha meravigliato tutti. La straordinaria compattezza del reparto difensivo, dopo i sette gol subiti nelle prime due giornate di campionato, che ha concesso poco o nulla agli avversari e la facilità continua con la quale gli azzurri trovano la porta avversaria, sono le armi che hanno permesso agli azzurri di sbarazzarsi con pieno merito degli avversari, spazzando in un sol colpo critiche e pregiudizi sul lavoro di Carlo Ancelotti.

Quella del tecnico di Reggiolo contro il Liverpool è stata una vera e propria lezione di calcio. Il suo amico Klopp al San Paolo ci ha capito poco, bissando, purtroppo per lui, la sconfitta della passata stagione. Squadra corta, grande intensità, cambi di gioco improvvisi e verticalizzazioni fulminanti. I reds, pur giocando meglio dell’anno scorso, non hanno retto l’urto di una squadra tatticamente perfetta ed in grande condizione fisica.

Al resto ci ha pensato il San Paolo, tornato a ruggire come ai bei tempi. La parola d’ordine in casa Napoli ora è resettare e pensare al campionato. Domenica gli azzurri sono di scena a Lecce. I pugliesi hanno conquistato lunedì scorso a Torino i loro primi tre punti in serie A. Al Via del Mare farà molto caldo e non solo meteorologicamente parlando.

Ancelotti ora è chiamato ad un lavoro non facile, dovrà trasformare questo straordinario entusiasmo in energia positiva, per dare continuità ai risultati, soprattutto in campionato. Non è un mistero, infatti, che per il Napoli il reale obiettivo è lottare per cercare di vincere lo scudetto dopo trent’anni di attesa, anche se ora, dopo la vittoria contro il Liverpool, cresce quello che ai piedi del Vesuvio chiamano lo “sfizio” Champions.