Battesimo vincente per la Roma in “Conference League” (a beneficio dei più pignoli: “Uefa Europa Conference League”), la terza competizione europea per club che, da quest’anno, è andata ad affiancarsi alle più note “Champions League” ed “Europa League”. Ora, per accedere alla fase a gironi, i giallorossi dovranno respingere gli assalti del Trabzonspor anche al ritorno, vincendo o pareggiando la sfida dell’Olimpico. Non un sorteggio felice, diciamolo. Forse più un preliminare di “Champions”, che non di “Conference”.

La compagine di Trebisonda, infatti, lo abbiamo visto ieri, annovera tra le proprie file diverse vecchie conoscenze del campionato italiano (dagli ex giallorossi Bruno Peres e Gervinho, fino a Hamsik e Cornelius) e si candida come quarta forza del campionato turco, dopo i soliti “colossi” di Istanbul (Fenerbahce, Galatasaray e Besiktas). Buona la prima, comunque, per la nuova Roma di José Mourinho. Questo è ciò che conta. I giallorossi scendevano in campo orfani di Smalling, alle prese con una lesione al flessore della coscia sinistra che il centrale britannico si è procurato nella presentazione all’Olimpico contro il Raja Casablanca. Al suo posto, Ibañez, alla fine il migliore del pacchetto arretrato, autore di un’eccellente prestazione. Roma che nei primi 15’ patisce il ritmo sostenuto impresso al match dai padroni di casa, più avanti nella condizione, visto che sono già alla quarta partita ufficiale. C’è da dire che l’atteggiamento guardingo dei giallorossi potrebbe essere stato dettato da una scelta deliberata di Mourinho, consapevole che, alla distanza, i suoi si sarebbero potuti ritrovare in debito d’ossigeno.

Prima frazione avara di emozioni, con un goal annullato a Mkhitaryan (tocco di braccio nell’addomesticare uno spiovente da destra scodellato da Karsdorp), ed una ghiotta occasione sciupata dallo stesso olandese che, nel complesso, ha presidiato affannosamente la corsia di competenza, soffrendo oltre il lecito le incursioni di Nwakaeme. Nella ripresa, la Roma preme sull’acceleratore e passa dopo 10’ minuti. Slalom di Zaniolo (in ombra nel primo tempo) e apertura sulla sinistra per Mkhitaryan: l’armeno alza la testa e recapita a Pellegrini, appostato sul secondo palo, un assist col contagiri che taglia in due la difesa turca. Per il capitano giallorosso è un gioco da ragazzi ribadire in rete di prima intenzione. Nemmeno dieci minuti e il Trabzonspor trova la via del pari. L’ex di turno Bruno Peres (in sospetta posizione di fuorigioco, ma nella “Conference League”, vai a capire perché, l’ausilio del VAR è previsto solo per la finale) elude la sorveglianza di Viña e pennella un traversone all’indirizzo di Cornelius, appena subentrato al posto di un evanescente Gervinho, che si produce nell’incornata vincente, sovrastando un sorpreso Mancini. In passato, probabilmente, la Roma si sarebbe disunita, con il concreto rischio di mettere a repentaglio le sorti dell’incontro. Invece i giallorossi, ad eccezione di un passaggio a vuoto che ha consentito allo scatenato Nwakaeme di scaldare i guantoni di Rui Patricio da distanza ravvicinata, riprendono a macinare gioco e prendere campo. Finché, a nove minuti dal termine, si riportano in vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Zaniolo, Mancini si fa perdonare l’incertezza in marcatura su Cornelius, anticipando tutti di testa sul secondo palo. La palla carambola sulla traversa: Shomurodov è il più lesto ad avventarsi sul pallone, insaccando con un tap-in da pochi passi.

Prima vittoria ufficiale, dunque, per la Roma targata Special One. Il ritorno è in programma giovedì prossimo alle 19:00. Sarà più incerto di quanto non reciti il punteggio, dal momento che la regola del goal in trasferta, che era in vigore sin dal 1965, è stata abolita. A parità di differenza reti, infatti, avranno luogo i tempi supplementari ed eventualmente i calci di rigore. Vogliamo fare un esempio? Nella malaugurata ipotesi di una sconfitta di misura per 0-1 all’Olimpico, se in passato la Roma si sarebbe ugualmente qualificata in virtù delle due segnature nella gara di andata, da quest’anno dovrà giocarsi il passaggio del turno ai supplementari. Ma non è certo questo il momento dei calcoli. Prima, non dimentichiamolo, c’è la Fiorentina da affrontare in casa domenica alle 20.45. La stagione europea è iniziata nel migliore dei modi. Ci auguriamo di poter dire lo stesso per l’esordio in campionato.