Come una bellissima signora un po’ più in là con gli anni ma capace di emanare un fascino così speciale da lasciare senza fiato. Attrazione fatale. Perché quando la Serie A (ri)chiama in pochi riescono a negarsi. Questione di cuore. Ricordi di quel vecchio amore mai del tutto cancellati, custoditi anzi gelosamente in fondo a un cassetto e sfogliati in gran segreto. Passato che ritorna, con altre nuove e affascinanti pagine da scrivere in quel meraviglioso libro intitolato campionato. Storie di cuore – spesso di riscatto per un amore concluso senza lieto fine o semplicemente terminato troppo in fretta per logiche (economiche o di semplice opportunità) che vanno ben oltre i sentimenti – che si intrecciano con il calciomercato, mix speciale capace di risvegliare Cupido e le sue frecce piene di passione, in grado di riaccendere amori e sogni. Di mercato, di campo, di nuovi successi.

Come quelli che Mario Mandzukic spera di conquistare con addosso la maglia rossonera del Milan, perché lui al fascino della Serie A proprio non è riuscito a sottrarsi ed è rientrato nel nostro campionato dalla porta principale, firmando con la prima in classifica a distanza di un anno dal suo addio alla Juventus e all’Italia, direzione Al-Duhail, Qatar. Avventura (ricca) breve. Lo svincolo a luglio 2020, le offerte sul tavolo da ogni parte d’Europa, ma la priorità data sempre alle chiamate con prefisso +39. Nei mesi scorsi ci hanno provato Benevento, Bologna e Fiorentina ma lui ha atteso qualcosa di ancora più intrigante che si è materializzata con la chiamata del Milan, dove dividerà campo e spogliatoio con Zlatan Ibrahimovic, un altro ammaliato – solo un anno fa – dalle sirene della Serie A.

Cibo, arte, clima e (secondo molti) il miglior calcio in un campionato mai competitivo come quest’anno, sia al vertice che nelle zone basse della classifica. Questi sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto Kevin Strootman a non pensarci su un attimo al momento della chiamata di Preziosi: tanti saluti alla Francia e all’Olympique Marsiglia, con la mission salvezza Genoa in cima ai pensieri. Per lui, centrocampista olandese troppo spesso limitato dai tanti infortuni, una nuova occasione per tornare protagonista in Serie A, dopo gli anni – belli – vissuti alla Roma. Fascino tricolore che sta tormentando le notti di Sokratis Papastathopoulos che, terminata l’avventura all’Arsenal, valuta il ritorno proprio in quella Genova rossoblù che lo ha accolto dalla Grecia e lanciato nel calcio italiano nel 2008. La Lazio ci ha pensato (accantonando poi l’idea), il Parma lo fa ancora. Serie A che chiama, forte.

Un suono dolcissimo per Stephan El Shaarawy, che pur di tornare a giocare in Serie A ha interrotto il legame che lo legava ai cinesi dello Shanghai Shenhua tagliandosi (di molto) l’ingaggio: ora la sua avventura alla Roma – già a un passo dal concretizzarsi la scorsa sessione di calciomercato – è quasi realtà (si attendono solo le visite mediche dopo che sarà negativo al tampone). Chi invece nel nostro campionato sarebbe tornato più che volentieri  è Mehdi Benatia, che come Mandzukic ha condiviso passato alla Juventus e trasferimento ai qatariori dell’Al-Duhail, ma che a differenza del croato ha visto saltare il suo trasferimento al Parma perché il suo attuale club non ha dato il via libera definitivo al trasferimento, nonostante i buoni propositi iniziali. Operazione nostalgia che potrebbe invece presto coinvolgere anche Franco Vazquez, ex Palermo oggi al Siviglia, che sempre il Parma pensa a riportare nel nostro Paese.

Chissà invece cosa avrà pensato Felipe Anderson, che il suo ritorno in Serie A – almeno per il momento – lo ha visto sfumare: la Fiorentina lo ha valutato e bloccato, ma alla fine ha deciso di puntare con decisione su Aleksandr Kokorin, genio e sregolatezza dello Spartak Mosca. Ma chissà che per il brasiliano ex Lazio, oggi al Porto, da qui a fine mercato non si possano nuovamente aprire le porte della Serie A.  Quella dove Alexandre Pato, oggi svincolato, tornerebbe di corsa: al Milan, suo grande amore dichiarato, o in un’altra squadra del nostro campionato capace di metterlo al centro dell’attacco e del progetto. Lui con l’Italia sente di avere un conto in sospeso da dover saldare. Tratta Cina-Italia che percorrerebbe molto volentieri anche Eder che, dopo il corteggiamento – ora sfumato – dell’Inter, piace tanto al Benevento. Storie di vecchi amori mai del tutto conclusi, fascino tricolore. Questione di cuore che batte forte per la Serie A. Attrazione fatale.