Quattro giorni per misurarsi. Quattro giorni, due signori avversari, un futuro ancora possibile. Il Napoli, che si appresta ad affrontare in sequenza Atalanta e Roma, oltre che nutrire ancora legittime – per quanto minime – speranze di classifica, è soprattutto una squadra che vuole esplorare i propri limiti.

Andare a giocare a Bergamo, in questo momento, significa confrontarsi con il calcio più bello praticato in Italia. Anche tremendamente efficace, se pensiamo agli 80 goal realizzati a 10 giornate dalla fine del campionato. Una cifra mostruosa e tutt’altro che casuale. Roba da far perdere il sonno, ma non a Gattuso, l’uomo giusto per le sfide toste e il ruolo di underdog. Pesarsi con l’Atalanta di Gasperini non è solo affascinante, è anche necessario, pensando alla sfida di Champions League di agosto, contro il Barcellona. Non appaia una bestemmia calcistica: in questo momento, i nerazzurri bergamaschi sono una delle squadre più difficili da affrontare in senso assoluto, quindi il migliore dei test disponibili per prepararsi al sogno europeo.

In tutta sincerità, non crediamo che Rino possa nutrire reali aspirazioni di rimonta sull’Atalanta, che al momento ha 12 punti di vantaggio, ma siamo altrettanto certi che consideri la partita di domani sera uno snodo fondamentale della seconda fase del suo lavoro. Ricostruita la squadra, vinta la Coppa Italia, è il momento di gettare le basi per un futuro vincente. Si cresce confrontandosi con i migliori e, in questo momento, Gasperini e i suoi lo sono. A Bergamo, il Napoli è atteso dal test più probante a disposizione.

La Roma, poi, presenterà altre difficoltà di primissimo livello, ma di natura psicologia del tutto diversa. È la sfida classica, l’antico Derby del Sole, l’avversario di una vita. Meno efficiente e pericoloso della spettacolare Atalanta, ma altrettanto difficile da domare. Soprattutto quando dall’altra parte ci sono i colori azzurri, ancor di più se diretti concorrenti in classifica. Lunedì prossimo, insomma, sapremo certamente qualcosa in più della forza del Napoli e delle sue prospettive. Quelle più lontane e anche i sogni possibili di questa strana ed emozionante estate del pallone.