Continua a viaggiare il Milan che, anche a Bologna, acchiappa al volo i tre punti: ma, siamo sinceri, non è stato un bel Diavolo. Ottima la partenza poi, pian piano, i rossoblù di Mihajlovic hanno preso campo, fiducia e coraggio tanto da impegnare severamente Gigio Donnarumma in un paio di circostanze, coi rossoneri letteralmente salvati dall’estremo difensore in odore di rinnovo. E, anche dopo il due a zero firmato Kessié su calcio di rigore, i felsinei non hanno tirato i remi in barca, riducendo lo svantaggio e rischiando di pareggiare, con la capolista a chiudere lingua a penzoloni. Milan promosso? Dal punto di vista del mero risultato sì, senza ombra di dubbio: il gioco, al contrario, pare legnoso nelle ultime uscite. I rossoneri corrono da mesi e mesi senza soluzione di continuità, un piccolo appannamento ci può stare. Certo che se il piccolo appannamento viene accompagnato da vittorie, allora per chi insegue il problema si ingigantisce.

Un po’ tutte tengono il passo del Diavolo, in primis i cugini nerazzurri. L’Inter vince, anzi stravince, il derby con Pippo Inzaghi. Benevento evanescente, poco incline a sacrificio e corsa, quasi svagato. Lo dicevamo di recente: 22 punti in classifica non possono e non devono essere un traguardo, ci vuole un attimo per precipitare inconsapevolmente nelle zone calde. Anche se, in tutta onestà, molto è dipeso dall’atteggiamento degli uomini di Antonio Conte. L’esperimento Eriksen vertice basso è stato un successo: il danese ha distribuito palloni ai compagni quasi sempre giocando di prima e, in un paio di circostanze, regalando vere delizie pallonare. Ora la curiosità è capire se il tecnico leccese riproporrà l’ex Tottenham in partite più impegnative o se, opinione diffusa, Eriksen resterà un cambio di lusso per la linea mediana nerazzurra.

Vince anche la Juventus, in tranquillità, a Genova. Ranieri prova a riproporre l’atteggiamento tenuto dai blucerchiati con l’Inter ma, stavolta, non viene graziato dai bianconeri campioni d’Italia i quali non sprecano le occasioni gettate al vento dai nerazzurri poche settimane fa. È una Juventus che sta ritrovando il bandolo della matassa, la fiducia smarrita qua e là nel corso del girone d’andata, quell’unità di intenti che l’ha portata a dominare i campionati recenti. In tal senso il rientro di Chiellini pesa, neanche poco.

Vincono Roma e Napoli. I giallorossi puniscono un Verona stranamente con la testa tra le nuvole, chiudono la pratica a metà del primo tempo con tre reti in nove minuti scavalcando la Juve e rimanendo prima inseguitrice delle milanesi, seppur a distanza. Ma, non dimentichiamolo, i bianconeri debbono recuperare la gara col Napoli che ieri ha vinto e convinto contro un Parma drammaticamente penultimo. Gattuso si è levato qualche sassolino, o macigno, dalle scarpe. La realtà è sotto gli occhi di tutti: vincendo a Torino i partenopei raggiungerebbero la Roma al terzo posto e, a quel punto, potrebbero diventare la vera mina vagante del campionato, sia per qualità che per profondità ed equilibrio della rosa.

Dopo essere stata eliminata in coppa Italia la Lazio si prende una bella rivincita sull’Atalanta. Simone Inzaghi vince la partita non solo sotto l’aspetto del risultato ma, soprattutto, tatticamente, gestendo la gara senza mai dare l’impressione di essere in difficoltà o soffrire la fisicità e la corsa della Dea.
Interessantissima la lotta per non retrocedere. Del Parma abbiamo detto: oltretutto i ducali hanno dato cenni di ripresa giocando a Napoli una partita discreta. Non finisce di stupire il Genoa gestione Ballardini che strapazza in trasferta il Crotone lasciando l’ultima piazza ai calabresi, comunque a tre soli punti dalla quart’ultima, e sale a quota 21, ritrovando il bomber perduto Mattia Destro.

Cagliari beffato in pieno recupero dal Sassuolo, ormai i sardi si sentivano tre punti pesantissimi in saccoccia, e Torino che non riesce a vincere neppure in undici contro nove: anzi, a momenti i granata riescono nell’impresa di perdere una partita raddrizzata in extremis dal “Gallo” Belotti. L’Udinese vince a La Spezia, tira una bella boccata d’ossigeno e lascia i ragazzi di Italiano a quota diciotto, tre punti sopra la salvezza. Domenica, anzi venerdì e sabato prossimi, Fiorentina-Inter e Juventus-Roma ci racconteranno nuovi episodi di un campionato davvero esaltante.